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I clan fanno il loro gioco. Sono tante, svariate e di vera fantasia criminale i modi e le tipologie fare bingo. Las Italias?
Post n°5821 pubblicato il 10 Gennaio 2012 da cile54
BENVENUTI AD AZZARDOPOLI
Un paese dove si spendono circa 1260 euro procapite, neonati compresi, per tentare la fortuna che possa cambiare la vita tra videopoker, slot-machine, gratta e vinci, sale bingo. E dove si stimano 800mila persone dipendenti da gioco d'azzardo e quasi due milioni di giocatori a rischio. Un fatturato legale stimato in 76,1 miliardi di euro, a cui si devono aggiungere, mantenendoci prudenti, i dieci miliardi di quello illegale. E' "la terza impresa" italiana, l'unica con un bilancio sempre in attivo e che non risente della crisi che colpisce il nostro paese. Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie ha presentato il dossier Azzardopoli, il paese del gioco d'azzardo, dove quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare che fotografa con storie e numeri una vera calamità economica, sociale e criminale, curato da Daniele Poto e che prossimamente diventerà una pubblicazione. Numeri, storie, analisi del dossier di Libera non svelano la soluzione di un giallo perché, semmai, il colore che prende l'impresa è il nero. Per i risvolti in chiaroscuro, per le numerose zone d'ombra di un sistema complessivo, quello dei giochi d'azzardo, che, curiosamente, ma non troppo, in un paese in crisi come l'Italia, funziona e tira. E' un settore che, cifre alla mano, offre lavoro a 120.000 addetti e muove gli affari di 5.000 aziende, grandi e piccole. E mobilita il 4% del Pil nazionale. E con 76,1 miliardi di euro di fatturato legale l'Italia con questa cifra occupa il primo posto in Europa e terzo posto tra i paesi che giocano di più al mondo. Per rendere lidea- commenta Libera- 76,1 miliardi, sono il portato di quattro Finanziarie normali, una cifra due volte superiore a quanto le famiglie spendono per la salute e, addirittura, otto volte di più di quanto viene riversato sull'istruzione. E Roma è da primato nazionale: 294 sale e più di 50mila slot machine distribuite tra Roma e provincia. Con il primato di detenere il piu' grande locale d'Europa quello di piazza Re di Roma, nel quartiere Appio con 900 postazioni di gioco. E se il riciclaggio in Italia tocca il 10% del Pil (il doppio che nei paesi occidentali progrediti) non si può pensare che il gioco ne sia immune. Il 69% degli italiani che giocano on line ha subito una qualche forma di cyber crimine contro una percentuale mondiale che si attesta sul 65%. Libera, al riguardo, fa proprie le proposte avanzate al governo e al Parlamento nel dicembre del 2010 dall'Alea (Associazione per lo studio del gioco d'azzardo e dei comportamenti a rischio) e dal CONAGGA (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d'azzardo) e propone di: definire e approvare una legge quadro sul gioco d'azzardo, affinché lo Stato recuperi il governo e la programmazione politica sulle attività di gioco d'azzardo, ridefinendo le procedure autorizzatorie; limitare i messaggi pubblicitari e di marketing sul gioco d'azzardo e garantire forme di reale e corretta informazione per il pubblico; promuovere iniziative di sensibilizzazione ai rischi collegati al gioco d'azzardo attraverso campagne di informazione alla cittadinanza; recepire l'indicazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che vede nel gioco d'azzardo compulsivo una forma morbosa chiaramente identificata e che, in assenza di misure idonee d'informazione e prevenzione, può rappresentare, a causa della sua diffusione, un'autentica malattia sociale; consentire ai giocatori d'azzardo patologici e ai loro familiari (oggi abbandonati a se stessi), il diritto alla cura, diritto al mantenimento del posto di lavoro, diritto di usufruire dei benefici di legge, diritto a una parificazione tributaria e fiscale. Per quanto riguarda, invece, la prevenzione e il contrasto dei fenomeni d'illegalità nel mercato dei giochi, Libera, sollecita l'elaborazione di norme tese a rafforzare e rendere più efficaci, anche attraverso la previsione del delitto di gioco d'azzardo. Inoltre intensificare e potenziare i controlli ed il monitoraggio delle concessione licenze a società estere che organizzano e gestiscono scommesse in Italia ai controlli sulle persone degli amministratori , dei bilanci e delle rendicontazioni contabili, per scoraggiare e prevenire fenomeni di riciclaggio; l'inasprimento delle sanzioni amministrative pecuniarie (fino a 20mila euro e chiusura fino a 30 giorni dell'esercizio) per chi viola il divieto di gioco di minori; l'inasprimento delle sanzioni in funzione antiriciclaggio previste dal decreto 231 per chi gestisce attività di gioco senza autorizzazioni; la previsione di conti correnti dedicati per concorsi pronostici e scommesse; il registro scommesse e requisiti più stringenti per chi gestisce locali e attività di gioco pubblico. 09/01/2012 |
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(Gianni Rodari)
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Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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