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« Uno studio realizzato da...E' il segno dei tempi, ... »

Che non si pensi di far pagare ai lavoratori e ai pazienti il rialzo dell’offerta, con meno risorse e più carichi di lavoro

Post n°5829 pubblicato il 11 Gennaio 2012 da cile54

H S.Raffaele: nuovo padrone, lavoratori vigili

 

Scaduti i termini per il pareggio dell’offerta da parte di IOR e Malacalza, l’Ospedale San Raffaele avrà un nuovo padrone. Il clima che si respira tra i lavoratori è di scetticismo.

Guardando il modello sanitario del Gruppo San Donato, l’impressione è di una sanità privata che sceglie le prestazioni più remunerative e non investe sulla ricerca. Anche le condizioni contrattuali dei lavoratori sembrano essere mediamente peggiori di quelle finora applicate dalla Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor.

Come sindacato sappiamo che i diritti, i salari, la qualità dell’assistenza del San Raffaele sono stati più volte messi in discussione e i lavoratori hanno saputo salvaguardare le tutele sia per sé che per i pazienti, con le mobilitazioni.

Ci auguriamo che non si pensi di far pagare ai lavoratori e ai pazienti il rialzo dell’offerta: non sarà accettabile che il rientro dell’investimento venga fatto tagliando le risorse o aumentando i carichi di lavoro; neppure snaturando la realtà di grande Policlinico che il San Raffaele rappresenta, per la peculiarità della ricerca, dell’insegnamento e di un’assistenza di qualità e universalistica.

Come USB, continuiamo ad auspicare che in questa fase delicata ci sia un intervento delle istituzioni pubbliche: sarebbe ancora possibile una partecipazione attiva del pubblico attraverso una sperimentazione gestionale pubblico-privato o con meno sperimentali e già collaudate forme di Fondazione di diritto pubblico aperte al finanziamento dei privati. Questo sarebbe un vero segnale di discontinuità col passato, che permetterebbe totale trasparenza della destinazione degli ingenti finanziamenti pubblici (oltre 400 milioni annui dalla sola Regione Lombardia, più i rimborsi delle prestazioni dalle altre Regioni e i finanziamenti del Governo su parte della ricerca).

La prossima tappa per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori del San Raffaele è domani mattina alle 10, presso il DiBiT, dove si svolgerà l’incontro tra le parti sindacali, il cedente (Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor) e il cessionario (la new-co) per il trasferimento di tutto il personale, con l’applicazione delle condizioni contrattuali acquisite.

 

Coordinamento aziendale USB – Ospedale San Raffaele

Milano, 10 gennaio 2012

 
 
 
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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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