Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Spett.le redazione Lavor...Medici Senza Frontiere r... »

Sono quasi 5 milioni i cittadini migranti stabilmente residenti nel nostro paese. Sono parte integrante della società!

Post n°6091 pubblicato il 11 Marzo 2012 da cile54

«L’Italia sono anch’io»: una campagna che ci riguarda tutti

 

Il 6 marzo, migliaia di firme sono state consegnate alla Camera dei Deputati da parte dei promotori della campagna “L’Italia sono anch’io”, mentre siamo in piena recessione, la disoccupazione è al 9,2% (ma quella giovanile è pari al 31,2%), la scure dei tagli “tecnici” si abbatte sul welfare e sui diritti dei lavoratori, la distanza tra ricchi e poveri aumenta sempre più senza che coloro che risiedono in Parlamento sentano il bisogno di chiedersi chi rappresentano veramente. Si tratta dei “soliti antirazzisti, viziati da eccessi di autoreferenzialità e di buonismo” che vivono in un mondo a parte, incapaci di allungare lo sguardo sul contesto economico e sociale e sulla crisi della democrazia che li circonda? La nostra risposta è no, di seguito tentiamo di spiegare il perché.

 Il grande successo della raccolta di firme (di gran lunga superiori alle 50.000 richieste) su due proposte di legge di iniziativa popolare per una riforma della legge sulla cittadinanza (non solo con riferimento ai nati in Italia e ai minori) e per l’introduzione del diritto di voto amministrativo per i cittadini stranieri regolarmente residenti, merita attenzione. Va innanzitutto messa in evidenza la straordinaria mobilitazione capillare che la campagna ha saputo stimolare coinvolgendo ben oltre i soggetti promotori, associazioni territoriali, comuni piccoli e grandi, ma anche singoli individui. A differenza di quanto è avvenuto su altri temi (l’acqua, il nucleare, il sistema elettorale) al centro delle proposte di legge della campagna vi è la rivendicazione dei diritti di cittadinanza e di voto dei cittadini stranieri non comunitari: coloro che erano abilitati a firmare (i cittadini italiani) e molti di coloro che hanno raccolto le firme non costituiscono i destinatari diretti delle proposte di legge, qualora queste venissero eventualmente approvate.

 In secondo luogo il lancio della campagna ha seguito un decennio di martellamento politico e mediatico che ha scelto i migranti e i cittadini stranieri residenti come uno dei capri espiatori privilegiati del malessere sociale diffuso. Sia pure con linguaggi e accenti anche molto diversificati, il dibattito pubblico riferito ai migranti almeno dal 2002 in poi è stato caratterizzato da uno slittamento dell’ordine del discorso dalla sfera dei diritti (sia pure con non poche cadute, egemone sino agli anni 2000-2001) a quella della loro progressiva erosione. Da un lato il fantasma della “insicurezza percepita” dall’altro quello dell’insostenibilità economica e sociale dell’immigrazione hanno fatto da sfondo a discorsi, retoriche e pratiche istituzionali sicuritarie e esplicitamente discriminatorie.

 “L’Italia sono anch’io” ha lanciato un messaggio completamente diverso: vi sono ormai quasi cinque milioni di cittadini stranieri stabilmente residenti nel nostro paese che sono parte integrante della società italiana. È tempo di “vederli” e di “riconoscerli” favorendo il loro inserimento sociale non solo, ma anche grazie alla facilitazione dell’acquisizione della cittadinanza e al riconoscimento del diritto di voto. La sostituzione del binomio migranti/diritti a quelli ripetutamente riproposti in questi anni (migranti/criminali, migranti/insicurezza) è il messaggio chiave della campagna e questo “mutamento di prospettiva” è forse uno dei suoi principali contributi, indipendentemente dall’esito che le proposte di legge avranno in Parlamento.

 

La versione integrale dell’articolo su www.sbilanciamoci.info

 

Grazia Naletto

10 marzo 2012

www.ilmanifesto.it

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963