Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cile54cielostellepianetiindustriametallisbaglisignoramonellaccio19cardiavincenzocassetta2nomadi50m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Quando l’imperativo è il...Se nel regno dei cieli c... »

l'Art. 18 del governo e dei sindacati complici?: ecco i fatti esposti non in linguaggio politichese e sindacalese

Post n°6151 pubblicato il 25 Marzo 2012 da cile54

Le balle del governo sull’articolo 18

Attorno alla vicenda dell’articolo 18 raccontano un mucchio di balle. La principale è che la tutela dei licenziamenti discriminatori sarebbe stata estesa a tutti i lavoratori e le lavoratrici, anche quelli che lavorano in aziende con meno di 15 dipendenti. Dipinta in questo modo sembrerebbe che l’articolo 18 sia stato addirittura migliorato. Vediamo perché è una balla:

Il governo ha deciso di togliere l’applicazione dell’articolo 18 per quanto riguarda i licenziamenti individuali motivati da ragioni economiche o tecnico organizzative. Che cosa succederà se questa norma andrà in vigore? Il datore di lavoro che vuole licenziare Paolo Ferrero che fa? Semplicemente licenzia il sottoscritto motivandolo con ragioni organizzative, ad esempio che il mio lavoro non c’è più, oppure che la mia professionalità non serve più all’azienda. Dopodiché, io faccio ricorso contro il licenziamento perché la motivazione è falsa in quanto l’azienda ha semplicemente messo un altro lavoratore a fare il lavoro che prima svolgevo io. Il tribunale verifica che ho ragione io e dichiara nullo il licenziamento ma a quel punto non può più ordinare la mia reintegrazione sul posto di lavoro ma solo condannare l’azienda a pagarmi una indennità. In quel modo io non ho più il posto di lavoro e l’azienda mi ha fatto fuori pagando una “multa” di alcune decine di migliaia di euro. Questo perché la motivazione adottata dall’azienda nel licenziarmi non sarebbe più “coperta” dall’articolo 18 che è proprio la norma che permette al magistrato di ordinare la reintegrazione sul posto di lavoro.

L’articolo 18 infatti, al contrario di quel che viene detto, non è una norma contro le discriminazioni ma una norma che prevede la reintegrazione sul posto di lavoro del lavoratore licenziato ingiustamente. Se si toglie la copertura dell’articolo 18, non è più possibile per la magistratura riportare al lavoro chi viene ingiustamente licenziato.

In queste condizioni è evidente che qualsiasi datore di lavoro voglia licenziare un dipendente perché comunista, omosessuale o perché fa rispettare la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro o si rifiuta di svolgere mansioni non previste dal contratto o perché si lamenta che il padrone non gli paga tutto lo stipendio, non dovrà far altro che licenziare questa persona per ragioni economiche o tecnico organizzative e il gioco è fatto. Quella persona non rientrerà mai più nel suo posto di lavoro.

Qualcuno potrebbe dire: ma a quel punto si fa una causa per dimostrare che il padrone ti ha licenziato non per ragioni economiche ma per ragioni politiche. Sembra facile, ma è pressoché impossibile provare questo fatto, sarebbe una specie di processo alle intenzioni, alle opinioni del datore di lavoro.

La manomissione dell’articolo 18 operata dal governo coincide quindi alla totale libertà di licenziamento da parte dei datori di lavoro in ogni azienda, grande o piccola che sia. Invece di ridurre la precarietà il governo ha reso precari di colpo tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici.

 In pratica il governo ha tolto ai lavoratori la possibilità di essere cittadini nell’ambito del rapporto di lavoro riducendoli a una merce, che ha un certo costo -la multa- ma nessun diritto. Un’altra buona ragione per mandare a casa il più in fretta possibile questo governo dei poteri forti.

Paolo Ferrero

Segretario di Rifondazione Comunista

Fonte www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/21/balle-governo

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963