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Gli italiani sono deficienti e ignoranti, lassi e incapaci di cambiamenti, masochisti clinici e ignavi a dismisura?!?!?!?

Post n°6199 pubblicato il 06 Aprile 2012 da cile54

CERBERA FORNERO E SATANASSO MONTI: 15 SUICIDI SULLA COSCIENZA

Ma i poveri Cristi, quelli che sulla croce ci sono davvero, non hanno nomi importanti: non sono né Previti tantomeno Dell’Utri, Lombardo o Belsito, Lusi o Ballusconi... sono appunto un niente nulla, un numero di matricola da elaborare con i terminali dei ministeri.

I disperati non hanno vite o dignità sociale, sono carne da macellare in nome e per conto di Caste e Cricche, professori cinici e spavaldi, ladri di Stato e truffatori delle Istituzioni.
I non garantiti anziani poi, valgono meno che una bistecca, poco graditi a questo sistema nazista, dimenticati, abbandonati, umiliati e insultati e se muoiono fanno un piacere a questo Stato assassino; si tolgono dalla palle, così i contributi che hanno versato per una vita intera di sudore posso essere adoperati meglio per ristrutturare qualche villa di senatore, comprare la Porche al tangentista di turno, offrire ai politicanti & gregari soggiorni in isole esotiche, ostriche, champagne e puttane.
A Nunzia andavano bene quegli 800 euro, all’INPS no.
Così l’altro giorno le tagliano 200 euro dall’assegno mensile che si riduce a 600.
Lei già depressa non sopporta la notizia.
La paura di non farcela ad arrivare a fine mese con 600 euro diventa terrore ed angoscia, così, lei che non poteva fare le scale, sale al quarto piano della palazzina dove viveva, esce sul terrazzo e si lancia di sotto, 12 metri, uno schianto e muore sul colpo.
Per Nunzia non ci saranno funerali solenni, anche se è vittima assassina dallo Stato, Roma farà finta di nulla.
Nunzia era solo una vecchia, ora è una vecchia in meno, un suicidio, un piccolo sgravio per il bilancio del welfare.
A Bologna, prima di lei, un 58enne si era arso vivo nella sua auto davanti alla sede di Equitalia.
Ha lasciato tre lettere, chiedendo scusa anche agli strozzini di Stato per non essere riuscito ad onorare tutti i suoi debiti, poco prima la Banca gli aveva negato un prestito di 1.300 euro, a lui che era un piccolo imprenditore ferito a morte dalla crisi.
Una vita in Italia vale questo: 1.300 euro se sei lavoratore ancora attivo, 200 euro se anziano pensionato.
Per gli amministratori dei partiti, gli Scajola, i Bossi vari, gli inquisiti alla Regione Lombardia, i grandi evasori fiscali, i corruttori e i collusi, e chi più ne ha ne metta, più noi si crepa e ci si ammazza, meglio è per le loro vite da nababbi pagate di tasca nostra.
 
Il primo aprile un artigiano di 57 si è impiccato all’interno della sua bottega di cornici a Rome, causa: problemi economici.
Il 27 marzo scorso, Giuseppe Pignataro, 49 anni di Trani, si è ammazzato lanciandosi dal balcone, faceva l’imbianchino, non riusciva a trovare il lavoro stabile che potesse permettere alla sua famiglia di vivere dignitosamente.
La Dignità, ormai, vale per i comuni mortali italiani, neppure una manciata di euro.
La Dignità nostra, quella che caimani e squali di governo, passati e presenti, da due decenni ci stanno divorando.
Il 23 marzo un imprenditore quarantaquattrenne di Cepagatti (Pescara) si è impiccato nella sua azienda. Strozzato dai debiti, non ha retto alla vergogna di non poter pagare gli stipendi ai dipendenti e all’incertezza sulla sua capacita’ di garantire un futuro al figlio e alla compagna.
Il 21 marzo un uomo di 47 anni che gestiva un’attività commerciale, ma da due anni era senza lavoro,si è ucciso con un colpo di pistola nella sua automobile nel cosentino.
Sempre il 21 marzo un imprenditore edile, di 53 anni, in crisi da tempo per i crediti che non riusciva a riscuotere e che vantava nei confronti di pubbliche amministrazione e di privati, si e’ tolto la vita impiccandosi in una baracca dietro casa nel bellunese, mentre i familiari lo aspettavano a cena.
Il 20 marzo un giovane artigiano di 29 anni si è impiccato a Scorano (Lecce). L’uomo ha lasciato un biglietto spiegando che non riusciva a trovare un altro lavoro e che era disperato.
Il 9 marzo Vincenzo Di Tinco, titolare 60enne di un negozio di abbigliamento si è impiccato ad un albero a Ginosa Marina (Taranto). In pochi giorni si era visto addebitare, forse per errore, 4.500 euro di commissioni bancarie e rifiutare un prestito di poco piu’ di mille euro.
A febbraio un elettricista di Sanremo, 47 anni, si è suicidato sparandosi al capo con una pistola. L’uomo era stato licenziato qualche settimana fa dalla ditta nella quale lavorava da molti anni.
Un imprenditore 64/enne si è impiccato nello stesso mese all’interno del capannone della sua azienda, nel fiorentino. All’origine del gesto motivi economici.
A Paternò (Catania) un altro imprenditore di 57 anni ha posto fine alle sue ansie con il suicidio: si è impiccato, in un deposito di proprietà della ditta della quale era titolare, in preda alla disperazione a causa dei debiti contratti dalla sua azienda
Mentre scrivo, le cronache, senza darne troppa evidenza, altrimenti la coalizione nazional/europea per Monti fa brutta figura, informano che ieri, in un solo giorno, altre tre persone si sono suicidate per disperazione economica.
Proprio ieri, nel bel mezzo di queste tragedie volute dal governo Monti, che ha voluto Napolitano, la Coccodrilla Cerbera Fornero e il suo Magnifico Rettore se ne stavano sotto i riflettori, in diretta TV, davanti ai giornalisti, sorridenti e vittoriosi, ad annunciare l’Epopea della Riforma del Lavoro e dell’Articolo 18.
Si esibivano splendidi e spocchiosi come li conosciamo, assolutamente disumani, attori diligenti agli ordini della regia BCE, lontanissimi dal Paese Reale, a braccetto con i potenti che stanno sempre di più garantendo e difendendo.
Dovevano stare in Parlamento, dove si dibatteva proprio della Riforma Epocale, partorita a suon di littorio dalla Confindustria e allattata dalla satanassa ministra del welfare, ma hanno preferito disertare [Ballusconi docet] e andare allo spettacolo mediatico per imbonire i polli.
Questi due signori, se signori si possono chiamare, non solo impongono leggi incostituzionali, spingono la povera gente ad ammazzarsi, affamano di più chi non ce la fa già di suo grazie ai ladri che li hanno preceduti, ma non riferisco al Parlamento di loro provvedimenti vitali per il Paese.
Eleggono la platea dei pennivendoli di Stato a Senato della Repubblica e Camera dei Deputati, a Napolitano va bene pure questo, non ha esternato alcun bla bla bla.
C’è da chiedersi davvero se Monti e Professori suoi Associati ci siano o ci facciano.
No, non sono scemi, sanno perfettamente quello che stanno facendo, contigui ai fascisti che li hanno preceduti, mano nella mano con la trimurti Alfano, Casini, Bersani, abbracciati a Ballusconi, prendono ordini ed eseguono pedissequamente, applicano le richieste mortali per la sovranità dell’Italia imposte dalla BCE e banchieri internazionali.
Se ne fottono di noi, dei lavoratori, dei licenziati, dei precari e rovinati dalle loro pazzie [li chiamano esodati].
Cannibali che si cibano delle nostre carni, non hanno finanziato alcun progetto di rilancio dell’occupazione, non un solo centesimo per il sostegno del sociale, anzi: ghigliottinano e tagliano a più non posso.
Buttano fumo negli occhi con i blitz fiscali nelle località del turismo ricco, ma poi decidono, su richiesta di Ballusconi, di non mettere in atto alcuna black list per chi non emette scontrini; non attivano gli strumenti per fare rientrare in Italia i 160 miliardi di euro sottratti dai grandi evasori alle casse dello Stato e nascosti nelle banche svizzere; non ci pensano minimamente a verificare quanti ladroni hanno i loro tesori protetti in paradisi fiscali... colpiscono solo i lavoratori dipendenti, rubano dalle nostra buste paga, si accaniscono sulla benzina verde, oggi è la più cara d’Europa, forse del mondo, ci costringono a non andare in pensione e a morire lavorando, nessun investimento per la scuola pubblica...
Era solo l’articolo 18 che interessava loro.
Quello che "non permetteva agli stranieri di investire in Italia".
Bugiardi!
Lo stesso Barilla, oggi vi dice che non è vero!
Barilla non è Marchionne e neppure Bonanni, non lecca il deretano neppure alla Mercecagna.
Sono gli stessi industriali, quelli che hanno cervello, che stanno dicendo quanto siete incompetenti e in mala fede.
Comunque, dall’inizio dell’anno ad oggi, questo governo "tecnico", Monti e Fornero in prima linea, hanno sulla coscienza 15 persone che si sono suicidate per disperazione economica, il doppio di tentativi di farla finita andati male.
Dovreste andarvene via tutti, per prima quella tizia di Torino, così tanto fedele e amica dei preti e delle loro Madonne, che si batte il petto davanti all’ostia consacrata col mea culpa, ma è demoniaca perché persevera nel peccato di odiare il prossimo suo.
Gli italiani sono deficienti e ignoranti, lassi e incapaci di cambiamenti, masochisti clinici e ignavi a dismisura: non vi manderanno via, non vi si solleveranno contro.
Lo sapete bene, per quello approfittate e imponete la morte, in nome e per conto dei ricchi borghesi.
Uno scrittore non può molto, ha solo le parole da usare.
Io da non credente, spero solo che la giustizia del vostro dio vi colpisca duramente per come spiegano le pagine del catechismo che tanto fate finta di amare.
Che vi terremoti nel cuore e nelle menti.
Che vi faccia finire.
Che vi spazzi via.
Maledetti!
Lucio Galluzzi
5 aprile 2012
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Roma, 12 maggio 1977

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