Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0licassetta2iltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Ci vogliono far finire c...Ma ci martellano per con... »

Non lasciare che siano solo le donne, singolarmente o collettivamente, a parlare. E' un compito di tutte le persone libere

Post n°6230 pubblicato il 13 Aprile 2012 da cile54

UNO SPOT SESSISTA

Lo spot che imperversa in prima serata sui vari canali televisivi a firma Dash fa venire i brividi e ci ricorda in che paese viviamo. Dove altro una simile pubblicità potrebbe andare in onda e permanere così a lungo senza generare una rivolta? Qui non si tratta di misoginia mascherata, di rimandare una immagine stereotipata femminile in modo sottile e subdolo, qui al contrario il messaggio è talmente diretto nel suo anacronismo da apparire grottesco.

Un inno alle mamme italiane di tutte le generazioni che si occupano di fare le lavatrici ai figli maschi, mamme a cui la nota marca di detersivi dedica un sito ed un profilo facebook. A tutte le mamme che sono mamme, mogli, donne, amiche. Più mamma non si può. Questo è l'inno.

Entrare nel sito pubblicizzato dallo spot è come entrare in un labirinto di deliri incrociati e il manifesto che si legge in apertura, a cui manca solo il sottofondo sonoro di un Beniamino Gigli, dal titolo "L'Italia è la patria di tutte le mamme e di mamma ce n'è una sola" francamente grida vendetta. Ci avverte della rapidità con cui sta scorrendo l'involuzione culturale nostrana. Sarebbe un errore grave sottovalutare o peggio non cogliere questi nessi.

Inutile ricordare che esiste una legge europea e nazionale contro gli stereotipi sessisti che sono riconosciuti come base che alimenta e giustifica la violenza contro le donne, e questa legge dovrebbe essere rispettata sia dai mezzi di comunicazione televisivi che dai siti internet, con tanto di commissioni elette per valutare ciò che viene trasmesso e pubblicato.

Ebbene, per sempre ora sappiamo che In Italia è possibile violare queste normative sfacciatamente, sfiorando la volgarità e perfino il ridicolo, senza che la politica prenda troppo sul serio la cosa.

Ora, considerate queste premesse, come possiamo interpretare il mese di fiction che è in corso sul tema della violenza maschile contro le donne?

Come l'apertura di uno spiraglio positivo per affrontare questo tema rilevantissimo cominciando dal mettere in discussione stereotipi fasulli figli di una cultura patriarcale radicata? Duole ammetterlo, perché le quattro fiction hanno pure provato ad incrinare false credenze sul profilo tipo del maschio assassino mostrandoci una versione più onesta dei fatti, ma viene tristemente il dubbio che da parte dei dirigenti Rai non si sia trattato di uno scatto di consapevolezza ma solo di uno sbaglio. E si conferma invece un dato: l'uso strumentale delle donne che fanno i media, lo Stato, la società permane in Italia più che altrove e ci colloca non a caso al primo posto delle classifiche in Europa. Ovviamente delle classifiche che fanno scandalo.

Di fronte al cammino che ci attende per cambiare le cose lungo una strada che è in netta salita soprattutto sul piano culturale e delle relazioni tra i generi, importante è vigilare, intervenire e soprattutto impedire che l'abnorme diventi normalità.Anche levando un grido di protesta e segnalare al Comitato di Controllo della Rai che la pubblicità di Dash deve cessare immediatamente. Sarebbe importante non lasciare che siano solo le donne, singolarmente o collettivamente, a prendere iniziativa in merito, ma che la politica, come spazio agito da uomini e donne, assuma il tema della violenza maschile seriamente come questione politica di prima grandezza.

Linda Santilli

2 Aprile 2012 www.rifondazione.it

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963