Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cile54cielostellepianetiindustriametallisbaglisignoramonellaccio19cardiavincenzocassetta2nomadi50m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Libri & conflitti. Un gi...Ci può essere un Preside... »

E la rabbia di educatrici, maestre e genitori è esplosa lunedì pomeriggio davanti al palazzo del Comune

Post n°6256 pubblicato il 19 Aprile 2012 da cile54

Torino, l'infanzia "esternalizzata" firmata da Fassino & Co

 

Tre settimane di attesa per avere la conferma che la giunta Fassino esternalizzerà, probabilmente a delle cooperative, la gestione del servizio educativo di quindici tra nidi e scuole materne. Venti giorni di manfrine politiche e drammoni, con l’assessore Pellerino, Sinistra Ecologia e Libertà sempre più partito di lotta e di poltrona, che ha minacciato le dimissioni con una lettera aperta al sindaco Fassino qualora vi fosse stato l’esito in essere. 

 

Dopo venti anni di mucchio selvaggio, banchieri, ex comunisti democrats dal lungo percorso, liberali, repubblicani, damazze, ruffiani di ogni risma, ex socialisti, mezzi preti, professori universitari si ritrovano assediati nel loro palazzo comunale dal debito e dai cittadini che spingono il portone d'ingresso chiuso a doppia mandata e protetto da forze dell'ordine in assetto antisommossa. Loro, la marmellata nata venti anni fa per far fuori Novelli, fanno quello che tutti i sovrani hanno fatto prima di essere buttati giù: si affacciano dal balcone e guardano la plebe che ringhia, urla da spaccare i timpani, agita pentole e padelle manco fossero sciabole. Il sindaco è dentro e si infastidisce per quella massa di umanità che “non ha rispetto per le istituzioni”. Quel volgo composto da donne, ancora una volta si conferma che l'unica vera rivoluzione possibile dovrà essere quella di genere, è veramente sgradevole assai: quelle urla sopra le righe connotate di parole irripetibili che echeggiano tra i velluti rossi, quelle casseruole così modeste, quei pugni chiusi che valenza politica non hanno più, ma roteano in cielo quasi stessero impugnando una roncola . Forse è per questo che il sindaco, e tutta la sua giunta, hanno scelto di privilegiare il debito rispetto alle persone. Il debito è molto meno volgare e sguaiato. Compagni – è il pensiero dell'ex compagno delegato alle fabbriche Fassino - non c'è più un soldo, l'ubriacatura olimpica ha scaraventato le casse del comune nelle mani di Intesa Sanpaolo e altre ventiquattro banche. Abbiamo quasi cinque miliardi di debito. Se lo chiesto è anche Lenin quindi la domanda è legittima: che fare? In nome del pragmatismo avanti con le vendite di pezzi della città.

 

Le prime a cadere saranno le combattive maestre di asili e nidi, immolate sull'altare della gestione integrata. Eufemismo neo linguistico atto a nascondere la misera veritas: la gestione sarà affidata alle cooperative. A Torino le cooperative vanno di gran moda anche se ultimamente si scopre da lettere pubblicate su Specchio dei Tempi che alcune praticano la semi schiavitù legalizzata.

 

Ma la qualità, dicono quelli che si affacciano dal balcone, rimarrà invariata. La qualità è sempre importante. Chissà cosa significa, però. Di sicuro se le maestre accetteranno di lavorare di più e sotto cooperativa, gli asili da gestire con la dieta integrale saranno meno. Insomma, care maestre, dovete piegarvi, dovete cospargervi il capo di cenere.

 

Il coraggio non manca al partito della marmellata: Fassino e Compagnia vanno alla guerra contro il nemico più agguerrito della città: povere maestre, poveri genitori, poveri bambini. La fiducia da loro riposta nella giunta Pd-Sel-Idv-Moderati ricordava la visione del mondo di Candido e Pangloss.

 

E' andata male e ancora una volta la storia insegna che al filosofo illuminista è preferibile il detto della nonna: fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.

 

Ma lassù, su quel balcone da cui si affacciano per vedere gratuitamente il grandioso spettacolo de les miserbales, le decisioni le prende chi ha in mano i cordoni della borsa: le banche. Il povero Fassino pensava di concludere la sua lunga carriera politica tranquillamente.

 

Gli è esplosa in mano la bomba del debito costruita dal trio Chiamparino, Peveraro, Passoni. Il primo anziché ritirarsi in pensione adesso andrà a fare il banchiere (presidente della Compagnia di san Poalo), il secondo forse entrerà nella stessa barca ma dalla porta di servizio. Il terzo vorrebbe, probabilmente, emigrare su alfa Cassiopea.

 

Finalmente alle sei di sera alcune rappresentanti del popolo vengono fatte entrare dentro il palazzo, sempre barricato. Possono ascoltare il mantra della gestione integrata che salva qualità e occupazione. Poi vengono rispedite là sotto dove in un minuto la folla passa dalla collera al silenzio. E poi ancora più collera. In un angolo della piazza c'è il banchetto di Rifondazione che in quattro ore raccoglie seicento firme: chiedono un consiglio comunale aperto per discutere della gestione di nidi e scuole materne. Difficilmente lo otterranno perché verrebbe fuori la verità: là dentro, magari con sfumature diverse, sono tutti concordi nell'esternalizzare il servizio, pardon: renderlo integrato.

 

E forse il problema è proprio questo: la marmellata torinese ha inglobato anche il dissenso, non da oggi, regalando briciole di prebende, comparsate tv, cene a basa di orata.

 

Così le maestre, e i genitori, ed i bambini, ed i torinesi hanno perso un'altra battaglia dentro il consiglio comunale. Rimane la piazza con la sua collera, la sua dignità e la certezza che da ora in avanti il conflitto sarà il mezzo con cui restaurare le regole minime di civiltà all'interno della degradata società torinese.

Maurizio Pagliassotti

18/04/2012

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963