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« Mentre affonda l'italia...Questa malattia non è la... »

Ieri è stata la giornata mondiale alla memoria dei lavoratori. Un rito inutile e ipocrita se non si fermano le cause

Post n°6296 pubblicato il 29 Aprile 2012 da cile54

La strage dell'amianto.

Ogni anno il 28 aprile i sindacati di tutto il mondo organizzano eventi per celebrare la giornata internazionale alla memoria dei lavoratori - International Workers' Memorial Day. L’obbiettivo, posto dall'Ilo, è migliorare la salute e la sicurezza sui posti di lavoro per evitare gli incidenti, ma vuole anche essere anche una giornata per ricordare quanti sono deceduti sul posto di lavoro.

I dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, intanto, riportano che ci sono oggi 125 milioni di lavoratori esposti all’amianto e che molti milioni lo sono stati in passato. Senza contare i cosiddetti paesi in 'via di sviluppo'. Si stima che siano 120 mila le persone che ogni anno muoiono 'di amianto' nel mondo.

L’Organizzazione internazionale del lavoro intende promuovere la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali a livello globale attraverso una campagna di sensibilizzazione che mira a focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sulle tendenze emergenti nel settore della sicurezza e della salute del lavoro e sull’entità delle lesioni, malattie e infortuni mortali in tutto il mondo. "La celebrazione della Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro - si legge in un comunicato - costituisce parte integrante della Strategia globale sulla sicurezza e la salute sul lavoro dell’OIL e promuove la creazione di una cultura globale di prevenzione nell’ambito della sicurezza e della salute con la partecipazione di tutte le parti interessate".

Juan Somavia, presidente dell’Ilo, nel suo messaggio augurale ribadisce l’urgenza di promuovere la salute e la sicurezza come parte delle strategie del lavoro dignitoso nella transizione verso una economia più verde.

“Il vertice “Rio +20” cercherà di rispondere alla domanda – aggiunge Somavia - su come sia possibile garantire uno sviluppo sostenibile basato sulla crescita economica, sull’equità sociale e sulla protezione dell’ambiente. Per tradurre in realtà questa visione di sviluppo sostenibile c'è bisogno di politiche integrate e sinergiche in grado di combinare le esigenze delle persone con quelle del pianeta, l’equità con la crescita economica”.

28 aprile 2012

Morti d'Amianto in Italia: "Le istituzioni non possono sottrarsi"

Il 28 aprile si celebra la giornata delle vittime di amianto ma sono poche realtà, quelle colpite da migliaia di morti e ammalati a celebrare questo giorno denunciando le mancate bonifiche, le responsabilità morali, economiche e politiche della contaminazione dei territori. Stragi di operai e di cittadini , di familiari di operai a contatto con le tute intrise di amianto. Anche a Pisa non mancano le vittime e gli ammalati di amianto, sono dispersi sul territorio ma ci sono

Allora sono ncessari alcuni impegni a cui Stato, Asl, inail , Comuni, regioni e province non potranno sottrarsi

1 Data la nocività dell’amianto per l’uomo è indispensabile e urgente eliminare dall’ambiente umano qualsiasi causa di dispersione delle sue fibre sottili;

2. Bisogna migliorare la qualità e la quantità dei dati epidemiologici relativi ai paesi europei interessati negli anni passati dall’uso industriale dell’amianto;

3. È moralmente ingiustificabile l’attuale divario fra i Paesi che utilizzano l’amianto e quelli che lo hanno bandito dal proprio territorio nazionale;

4. Bisogna inserire l’amianto crisotilo nell’elenco dei materiali nocivi per l’uomo e vietarne l’uso commerciale presso le popolazioni, tenute volutamente inconsapevoli dei rischi e per questo ancora più vulnerabili;

5. Urge una mappatura mondiale delle zone più colpite da inquinamento ambientale dovuto all’amianto;

6. Sostenere la ricerca scientifica relativa alla prevenzione e alla cura delle patologie asbesto-correlate (diagnosi tempestiva, trattamento) e aggiornare i dati scientifici attuali;

7. Fare in modo che le agenzie regionali e nazionali supportino le spese di bonifica per le città colpite da inquinamento ambientale dovuto alla presenza di amianto;

8. Fare del processo di Torino, durante il quale si sono costituite oltre 6.000 parti civili contro la multinazionale Eternit, un simbolo, un esempio per tutta la lotta in nome della giustizia delle vittime dell’amianto in tutto il mondo;

9. Prendere spunto dall’esperienza francese per l’istituzione di un fondo di risarcimento per le vittime dell’amianto, a prescindere dal tipo di esposizione, e conservare il diritto di avviare azioni penali contro i datori di lavoro, anche per coloro che abbiano ricevuto un indennizzo. Tale indennizzo dovrebbe essere equo e veloce, essere elargito in maniera efficiente e giusta e il fondo essere finanziato in primo luogo dalle contribuzioni delle aziende, delle multinazionali, delle società pubbliche e private che hanno tratto un beneficio economico a danno della salute di lavoratori e cittadini.

Per non morire più di amianto!!

Cobas

28 aprile 2012

 
 
 
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G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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