Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cile54cielostellepianetiindustriametallisbaglisignoramonellaccio19cardiavincenzocassetta2nomadi50m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Viene il sospetto che qu...La RAI uno dei settori d... »

La politica e il sindacato fanno gli spettatori di fronte alla fine del Servizio sanitario nazionale. Complici o inutili?

Post n°6516 pubblicato il 15 Giugno 2012 da cile54

Sanità: per 6 italiani su 10 costa il 18% in più in un anno

 

 

Per il 58% degli italiani la spesa per la sanità (visite mediche, dentista, analisi e accertamenti diagnostici) è aumentata del 18% in un anno. Un aumento dovuto soprattutto ai ticket: per i farmaci (per il 65% dei cittadini),

le visite mediche specialistiche (64%), analisi e radiografie (63%). È quanto emerge dalla ricerca del Censis contenuta nel Rapporto 2012 'Il Sistema Sanitario in controluce' della Fondazione Farmafactoring.

La ricerca rivela che nelle regioni con piano di rientro sono di più i cittadini che pensano che la sanità regionale peggiorerà nei prossimi cinque anni (il 37,6% rispetto al 29,5% nelle altre regioni), che hanno fatto ricorso alla sanità privata (il 39% contro il 37%), che hanno sostenuto aumenti della spesa di tasca propria per la sanità (il 61,8% contro il 54,9%) e che hanno subito un incremento medio maggiore della spesa privata per famiglia (+20% contro il +16%). In queste regioni i cittadini che non si farebbero curare in nessun caso fuori dalla propria regione sono 'appena' il 29%, rispetto al 46% rilevato altrove.

 

E ancora, le manovre di finanza pubblica in sanità sono giudicate inefficaci e ingiuste: concepite per rendere sostenibile la spesa sanitaria pubblica, hanno prodotto diseguaglianze. Per il 77% degli italiani si poteva tagliare altrove. Il 71% pensa che le manovre accentueranno le differenze di copertura sanitaria tra le diverse regioni e tra i ceti sociali, aumentando le disparità nella tutela della salute. Il 66% ritiene che non riporteranno la spesa sotto controllo. Per il 62% in questo modo si tagliano i servizi e si riduce la qualità. Il 51% è convinto che negli ultimi due anni la copertura pubblica si sia già ridotta, perché sono aumentate le prestazioni che vanno pagate, il 44% ritiene che la copertura sia rimasta inalterata e solo il 5% che si è ampliata.

 

Infine, è concreto il rischio di fuga dalla sanità delle regioni con piano di riento. Tanto che 10 milioni di italiani residenti in queste regioni sono pronti a rivolgersi altrove nella Penisola o addirittura ad andare all'estero per curarsi. Un pericolo reale per le aree del Paese più tartassate dalle manovre: il 18% dei cittadini di queste regioni si è già rivolto a un medico, a una struttura o a un servizio sanitario di un'altra regione, o si è recato all’estero per curarsi, rispetto al 10,3% rilevato nelle altre regioni.

 

Sull'aumento dei ticket è intervenuta ieri anche Carla Cantone, segretario generale dello Spi-Cgil: “I ticket impoveriscono ulteriormente gli anziani e i pensionati di questo paese e rappresentano a tutti gli effetti una vera e propria tassa sulla salute. Così – ha continuato Cantone – non si salva la sanità pubblica ma si finisce solo per favorire lo sviluppo di quella privata, alimentando le già forti disuguaglianze sociali perché vi accede solo chi è ricco e chi può permetterselo".

 

“L’aumento della spesa sanitaria – ha concluso il Segretario generale dello Spi-Cgil – porta ad un costante peggioramento delle condizioni di vita ed economiche delle famiglie e degli anziani, ritardando di conseguenza la ripresa dalla crisi e frenando ulteriormente i consumi, anche dei beni di primi necessità”.

 

14/06/2012

Fonte: rassegna.it

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963