Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Risalire la china è poss...Ancora un suicidio di un... »

Sull'Ilva, la fabbrica che sta uccidendo Taranto, governo e media asserviti mentono sapendo di mentire. Complici di omicidi

Post n°6827 pubblicato il 21 Agosto 2012 da cile54

Business as usual nel ventre dell'Ilva

Taranto. Il nucleo operativo ecologico registra i dati di lavorazione. Secondo la magistratura il sequestro non consentirebbe alcun utilizzo produttivo. Ispezione notturna a sorpresa nella fabbrica

 Non è stata una visita rituale perché per la prima volta i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Lecce hanno accompagnato i tre custodi giudiziari nominati dalla magistratura di Taranto nel cuore dello stabilimento Ilva, di notte. Dalla mezzanotte alle quattro di sabato mattina. Visita a sorpresa perché i militari non avevano in precedenza fornito ai responsabili dell'acciaieria un calendario dei sopralluoghi. Si sa che i controlli sono necessari perché i custodi possano consegnare la loro relazione settimanale alla gip Todisco, dunque altri ce n'erano stati nei giorni scorsi e altri ancora ci saranno. Sono «previsti ma non programmati», spiega il comandante del Noe, il maggiore Nicola Candido, perché l'Ilva non ha ottenuto di essere preavvertita. Evidentemente l'azienda non offre ancora la piena garanzia di voler collaborare con i magistrati. E infatti la situazione davanti alla quale si sono trovati gli ispettori l'altra notte è diversa da quella annunciata in conferenza stampa dal presidente dell'Ilva Ferrante venerdì pomeriggio, dopo l'incontro con i ministri: «Stiamo producendo al minimo».

 Risulta al contrario che l'ispezione notturna, condotta sia scaricando i dati dai software di gestione, sia visivamente nei reparti acciaieria 1 e 2, abbia confermato quello che il manifesto aveva raccolto (e pubblicato ieri) dalla testimonianza di diversi operai: l'Ilva continua a produrre a pieno regime. Se non straordinari, i livelli di produzione sarebbero almeno ordinari, anche perché l'azienda ha diverse commesse da rispettare. Ma se è evidente che gli altoforni non possono essere spenti - in ogni caso non in poche ore - è anche vero che l'ordinanza della gip Todisco ha stabilito che il sequestro «non prevede alcuna facoltà d'uso degli impianti a fini produttivi». L'ordinanza è pienamente valida, visto che sul ricorso presentato da Ferrante per conto dell'Ilva il riesame si esprimerà a metà settembre: i difensori infatti non hanno chiesto l'urgenza.

 Che il ritmo di produzione, dal quale dipendono le emissioni pericolose per i lavoratori e per i cittadini di Taranto, non sia stato abbassato è stato possibile verificarlo abbastanza facilmente. È vero, come spiegano dal Noe, che alcuni dati avranno bisogno di studio e che solo da domani i custodi potranno avere a disposizione tutto quello che è necessario per preparare la prima relazione. Ma questo sarebbe imputabile solo a qualche problema tecnico nel trasmettere i dati dall'azienda a chi ha effettuato l'ispezione. Anche qui la realtà si dimostra distante dalle promesse del prefetto Ferrante, che sempre venerdì aveva detto che non avrebbe ammesso «opacità nei rapporti con le autorità». L'altra notte, durante l'ispezione, i colloqui con i responsabili dei turni e i capi reparto non sarebbero stati facilissimi, come se l'annunciata volontà di collaborazione dell'Ilva non fosse ancora diventata codice di comportamento aziendale.

 Del resto i tre custodi nominati dalla gip Todisco - gli ingegneri Barbara Valenzano, Emanuela Laterza e Claudio Lofrumento - non avrebbero bisogno dei carabinieri per muoversi all'interno degli impianti. Secondo l'ordinanza sono loro i custodi, ma anche gli amministratori e hanno «accesso in tutte le aree, reparti, unità produttive e relative sale controllo». Hanno invece scelto di farsi accompagnare da tre ufficiali dei carabinieri che conoscono lo stabilimento per riuscire a essere maggiormente efficaci nel loro blitz notturno. È compito loro verificare in profondità se le dichiarazioni ufficiali corrispondono a quello che realmente accade di notte nei reparti acciaieria. E, nel caso, far cessare qualche lavorazione particolarmente inquinante.

Andrea Fabozzi

19/8/2012 www.ilmanifesto.it

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963