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Una ragazza di 23 anni è imprigionata in un ospedale psichiatrico solo per essersi allontanata dalla comunità di recupero

Post n°6918 pubblicato il 11 Settembre 2012 da cile54

Valeria Porcheddu, internata in un Opg. La madre in sciopero della fame da 21 giorni

Valeria Porcheddu: internata in un Opg di Alghero dopo essere stata prelevata da casa nella notte del 14 agosto. Di lei non si hanno più notizie. La madre è in sciopero della fame da 21 giorni. La comunità di facebook è presente con un gruppo  a sostegno di Valeria e della signora Adriana. Da giovedì è attivo un presidio fuori l'Opg, nonostante i membri dell'ospedale psichiatrico giudiziario abbiano tolto uno striscione. La madre e i suoi sostenitori sono riusciti a spostarlo di qualche metro e a rimetterlo. Disponibile la pay pall per una donazione a sostegno di Adriana.

Una vicenda che richiederebbe l'attenzione dei media e di raggiungere l'opinione pubblica.

La protagonista è Valeria Porcheddu. Si tratta di una ragazza di 23 anni che nella notte del 14 agosto 2012 è stata imprigionata in un ospedale psichiatrico giudiziario e solo per essersi allontanata dalla comunità di recupero per tossicodipendenti di Alghero e in seguito alla scadenza dei termini della libertà vigilata.

La scadenza, occorre sottolineare, era superata da ben quattro mesi e durante il trascorrere di questi non è mai arrivata alcuna comunicazione di conferma della stessa.

Valeria era scomparsa il 4 agosto. Il 9, tuttavia, viene riconsegnata come persona libera alla madre, Adriana Zampedri, ma il 13 notte alle 3, 00 le forze dell'ordine la prelevano dalla sua abitazione.

Da allora nessuno ha più notizia di Valeria, persino la madre  perché non è in possesso di un autorizzazione del giudice di sorveglianza essendo in isolamento nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere (Mantova).

Adriana è in sciopero della fame da 21 giorni: rivuole indietro la figlia e sostiene di avere con sé della documentazione che la scagionerebbe.

Valeria, infatti, nell'ultimo periodo aveva chiesto di essere trasferita nella comunità di don Carlo Follesa a Sestu – “L'Aquilone” - dove lavorano stabilmente 13 psichiatri. "Mia figlia - dichiara la signora Adriana - ha la fedina penale pulita, drogarsi non è un reato e ribadisco che non ha mai fatto male a nessuno".

"Il vero scandalo di questa vicenda – commenta Roberto Loddo, del comitato Stop Opg – è che non si conoscono le motivazioni che hanno determinato il suo internamento. Nonostante la legge fissi tra il primo febbraio e il 31 marzo 2013 la chiusura definitiva di questi centri, dalla Sardegna continuano indisturbati gli internamenti. La Regione Sardegna e i dipartimenti di salute mentale dovrebbero attivare progetti individualizzati di cura e assistenza. Questa vicenda conferma che la legge 180 in Sardegna non è mai stata attuata realmente e la rivoluzione di pensiero dello psichiatrica Franco Basaglia non ha mai dato i suoi frutti". A differenza di altri casi analoghi, come quello del cittadino senegalese Abdou Lahat Diop, il dipartimento di salute mentale di Oristano nega ogni genere di informazione ai rappresentanti del comitato sardo “Stop Opg” adducendo motivazioni legate a privacy e segreto professionale. Il dottor Ettore Straticò, direttore dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione, ha garantito ai rappresentanti il suo impegno per il rientro di Valeria nell’isola. "Non basta sapere che Valeria potrebbe tornare – continua Roberto Loddo - Vogliamo sapere la data certa del suo rientro e il perché di questo insensato internamento. Se davvero esistono, vogliamo sapere quali motivazioni hanno portato il tribunale di sorveglianza a decidere sulla misura di sicurezza e dichiarare Valeria socialmente pericolosa e incapace di intendere e di volere. Se mai siano state immaginate, vogliamo conoscere le alternative all’ospedale psichiatrico giudiziario che la Asl di Oristano e il dipartimento di salute mentale hanno messo in campo per assistere e prendersi cura di Valeria".

Da giovedì è iniziato un presidio di fronte all'Opg. Non sono in molti e nessuno li ascoltano. L'Opg ha persino tolto uno striscione. Un gruppo su facebook che supera i duemila utenti è attivo QUI.

Info per le donazioni: NUMERO DI posta pay 4023 6005 9640 4725 - ADRIANA ZAMPEDRI - Codice fiscale ZMPDRN61C64L7360

Isabella Borghese

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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