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Il capitalismo brucia la vita. In Pakistan, nella notte salito a 314 il numero degli operai bruciati in due fabbriche
Post n°6925 pubblicato il 13 Settembre 2012 da cile54
Come nell'800 strage di lavoratori nell'incendio di una fabbrica tessile E' di 289 morti il drammatico bilancio, per il momento provvisorio,dell'incendio scoppiato in una fabbrica di abbigliamento a Karachi, nel sud del Pakistan. La causa del rogo non e' ancora chiara. Probabilmente ad innescare le fiamme è stato un generatore di corrente utilizzato in questo periodo di emergenza a causa delle pioggie monsoniche. La fabbrica è stata completamente distrutta. Scene di orrore si sono presentate ai soccorritori con decine di persone che si lanciavano nel vuoto dalle finestre dell'edificio a quattro piani. I pompieri hanno scoperto decine di cadaveri "in una grande stanza nel seminterrato dell'edificio" completamente bruciata e invasa dalla cenere. Alcune finestre ai piani bassi erano protette da grate che hanno reso piu' difficile l'evacuazione. Poco ore prima, un altro incendio in una fabbrica di scarpe aveva causato la morte di 21 persone a Lahore, vicino al confine con l'India. Alla tragedia di Karachi si sarebbe aggiunto il comportamento senza scrupolo dei responsabili del personale. Dal racconto di testimoni emerge che subito dopo il divampare delle fiamme, hanno ordinato di chiudere tre delle quattro porte di ingresso per evitare possibili furti di denaro o di materiale limitando cosi' le possibilita' di fuga. Decine di lavoratori si sono gettati dalle finestre del primo e secondo piano ancora prima che arrivassero i pompieri per sfuggire alle fiamme e al fumo soffocante. Hanno riportato diverse fratture ma sono riusciti a sopravvivere. Fabrizio Salvatori 12/09/2012 www.controlacrisi.org |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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