RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« Questa presunta crisi ne... | Riflessione su una punta... » |
La vicenda di Stefano Cucchi è stata ridimensionata a uno dei tanti casi di mala-sanità. Invece è soprattutto mala-giustizia!
Post n°7172 pubblicato il 15 Dicembre 2012 da cile54
La mia verità è la verità di Stefano, dopo la perizia Eccoci qui. Ora capite perché sostengo che sia uno scandalo che l'Italia non abbia voluto dotarsi di una legge che punisca la tortura?? Se mio fratello fosse morto in qualsiasi altro paese europeo i responsabili verrebbero puniti con pene fino a 30 di reclusione. In questo paese i medici che hanno lasciato morire così Stefano risponderanno di omicidio colposo. Gli agenti che lo hanno pestato di pene anch'esse rientranti nella sospensione condizionale. Rispetto profondamente la corte d'Assise di Roma e quindi non posso non rispettare i periti da essa nominati. Essi smentiscono la consulenza del Pm. Laddove riconoscono perfettamente compatibile con i plurimi traumi subiti da Stefano, il pestaggio. Le lesioni risalgono al 16 ottobre e si evidenziano per la prima volta nel pomeriggio. Se fosse caduto tutti lo avrebbero visto refertato e testimoniato, era sotto custodia. Non entro nel merito della consulenza, ma fatico a comprendere come si possa dire che da quelle lesioni non si sarebbe reso necessario nemmeno il suo ricovero in ospedale, quando però si riconosce che la frattura del sacro ha provocato la paralisi della vescica con apposizione del catetere. Se quelle lesioni non hanno avuto alcuna influenza sul suo stato di salute, dobbiamo capire che sarebbe morto comunque? E che quindi sarebbe morto per colpa sua? Sarebbe morto comunque anche a casa? O è rimasto per caso vittima della sua protesta? Se era così magro come si può pensare che la frattura del sacro, il dolore fortissimo, l'incapacità di urinare non abbiano avuto alcuna influenza sul suo stato? I miei consulenti hanno opinioni diverse. Tutti hanno opinioni diverse. Fatto sta che mio fratello è stato barbaramente pestato, nonostante le sue condizioni particolarmente fragili, ed era arrabbiato, voleva un avvocato per denunciare il fatto come ha testimoniato più di un agente, e per questo è morto. Poco importante. Preoccupiamoci di spread od altro, tanto era un tossico e poco importa se faceva una vita assolutamente normale fino al suo arresto. Ilaria Cucchi 14/12/2012 www.huffingtonpost.it |
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE