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Burgarella prima di morire ha lasciato la lista di tutti gli operai che sono morti in questi anni di disoccupazione
Post n°7393 pubblicato il 10 Febbraio 2013 da cile54
"Omicidi di Stato travestiti da suicidi" “Credo che oggi tutti i partiti dovrebbero parlare solo di Giuseppe Burgarella, l’operaio e sindacalista di Trapani che si è tolto la vita perché non ce la faceva più a sopportare l’umiliazione di una vita senza lavoro e non trovava altro mezzo per protestare contro uno Stato che, ogni giorno, tradisce l‘art. 1 della Costituzione”. E’ la reazione a caldo del candidato premier di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia, in un post pubblicato sul sitowww.rivoluzionecivile.it dopo il fatto drammatico accaduto a Trapani ieri. “Burgarella ha lasciato il suo messaggio disperato fra le pagine di quella Costituzione tradita, offesa, umiliata e vilipesa proprio come lui, un lavoratore onesto lasciato senza occupazione per anni, dimenticato, che si è sentito privato prima della vita, della quotidianità, poi anche della dignità. Il suo gesto racchiude il senso della tragedia contro cui noi lottiamo. Insieme ad un ultimo grido di ribellione, Burgarella ha lasciato la lista di tutti gli operai che sono morti in questi anni di disoccupazione. Non suicidi, ma vittime di omicidi di Stato travestiti”.Secondo Ingroia in questa campagna elettorale si sente parlare di tutto, tranne di chi sta subendo la durezza della crisi. “Sono stati cancellati da morti come lo erano da vivi. Invece solo di loro dovremmo parlare – aggiunge Ingroia - perché questa è la realtà fatta di carne e sangue e dolore e disperazione di questo Paese. A questa realtà bisogna dare una risposta in modo che più nessuno debba togliersi la vita per reclamare ciò che gli spetta di diritto”. Giuseppe Burgarella, 61 anni, dalla provincia di Trapani, era un operaio disoccupato ormai da tempo. Prima di togliersi la vita ha trascritto in un foglio la lista dei morti suicidi per disoccupazione degli ultimi due anni. Poi lo ha inserito nella Costituzione... Giuseppe Burgarella, operaio, sindacalista della Cgil di 61 anni disoccupato da tempo, si è tolto la vita impiccandosi a una trave sotto casa sua a Guarrato, in provincia di Trapani. Poco prima di morire l’uomo ha scritto: “dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Allora perché lo Stato non mi aiuta a trovare lavoro? Perché non mi toglie da questa condizione di disoccupazione? Perché non mi restituisce la dignità? Allora se non lo fa lo Stato lo devo fare io". Fabio Sebastiani 9/2/2013 www.controlacrisi.org |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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