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Sviluppo e salute. Torino, Brescia e Milano le cittą con la peggiore qualitą dell'aria. Troppe morti causate dall'inquinamento
Post n°7492 pubblicato il 09 Marzo 2013 da cile54
Ocse: in Italia le città più inquinate d'Europa Sono italiane più di metà delle trenta città europee con la peggiore qualità dell'aria - con Torino, Brescia e Milano tra quelle più inquinate - tale da incidere direttamente sulla riduzione della speranza di vita statistica, soprattutto a Nord, con migliaia di decessi annui attribuibili all'inquinamento aereo. È quanto emerge dal "Rapporto Ocse sulle performance ambientali: Italia 2013", presentato oggi a Roma da Simon Upton, direttore del dipartimento Ambiente Ocse, alla presenza del ministro Corrado Clini, e del sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico riconosce all'Italia di aver «raggiunto tutti gli obiettivi indicati dalla Direttiva Ue sui limiti nazionali delle emissioni» realtiva ad alcuni inquinanti atmosferici. Così «nel 2009, i livelli di emissione pro-capite e per unità di Pil dell'Italia erano tra i piu' bassi dei 34 paesi Ocse», scrive il rapporto. Nonstante ciò, tallone d'Achille dell'aria italiana sono le emissioni di particolato provenienti da fonti di combustioni ridotte - ad esempio piccole fabbriche e riscaldamento domestico, climatizzatori - aumentate notevolmente: rappresentano il 45% delle emissioni totali di particolato grossolano (Pm10) e il 52% di quelle di particolato fine (Pm2,5). Ne deriva, sulla base di modelli di previsione statistica, che il livelli di Pm2,5 nel Nord Italia provocano una riduzione di speranza di vita statistica di circa un anno. Inoltre, una valutazione epidemiologica su 13 città italiane ha riscontrato che ogni anno circa 8000 decessi possono essere attribuiti alla elevata concentrazione di Pm10 e di precursori dell'ozono. Redazione 8/3/2013 www.globalist.it |
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Roma, 12 maggio 1977
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