Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cardiavincenzocassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Libri&Conflitti. Lo stra...I codardi media italiani... »

Le indagini sui traffici di rifiuti tossici e radioattivi nel Mediterraneo tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90

Post n°7520 pubblicato il 17 Marzo 2013 da cile54

Navi dei veleni, la relazione della Commissione parlamentare accusa i servizi segreti deviati

Silenzi, omissioni, superficialità e complicità, fino ad un ruolo dei servizi segreti “condizionati da ragioni inconfessabili”. La relazione finale della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, pubblicata ieri sul sito della Camera Dei Deputati, conferma quello che gli ambientalisti, e in particolare Legambiente, sostengono da anni: la magistratura non ha avuto sostegni adeguati nelle indagini sui traffici transnazionali di rifiuti tossici e radioattivi, che hanno interessato il Mar Mediterraneo tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta. Uno scandalo, quello delle navi dei veleni, in cui il ruolo dei servizi segreti viene stigmatizzato dalla stessa Commissione come inefficace e negligente. Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente nel commentare i risultati dell'inchiesta contenuti in più di 300 pagine di testo non usa mezze misure. Quello dei traffici dei rifiuti tossici è un altro capitolo orrendo della storia d’Italia in cui tornano tutti i protagonisti delle altre vicende: servizi segreti deviati, infiltrazioni della massoneria, faccenderie, personaggi politici corrotti, istituzioni fantasma.

Le vicende e le indagini riassunte nella relazione, che passa in rassegna tutte le inchieste e gli episodi più rilevanti, a cominciare dalla morte del capitano Natale De Grazia, fotografano una realtà che non riguarda solo il passato. E' importante il riferimento che viene fatto dalla stessa Commissione – aggiunge Cogliati Dezza - a indagini recentissime che stanno alzando il velo sui traffici internazionali di rifiuti. Quella che emerge è l'esistenza di modalità e meccanismi illeciti che richiedono una 'competenza' accumulata negli anni da trafficanti e organizzazioni criminali".

"Le vicende delle navi dei veleni ricostruite dalla Commissione - dichiara Nuccio Barillà, membro della segreteria nazionale di Legambiente - delineano un quadro complesso e per larghi tratti inquietante, dove silenzi, omissioni, superficialità e complicità si intrecciano, mettendo a nudo un periodo oscuro che ha attraversato la nostra Repubblica. Primo fra tutti la negligenza dei servizi di sicurezza e il ruolo ambiguo di altri pezzi dello Stato. Dunque è il momento che tutte le verità vengano alla luce. Per questo il lavoro della Commissione dovrà segnare un punto di ripartenza dell' impegno istituzionale e sociale in nome della chiarezza, della verità e della giustizia".

L’inchiesta della Commissione parlamentare ha preso le mosse dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che segnalò la pratica delle “navi a perdere” da parte della criminalità organizzata, ovvero l’affondamento di interi carichi di rifiuti tossici e radioattivi davanti alle coste della Calabria e della Somalia (vicenda Alpi Hrovatin). Secondo un dossier di Legambiente gli affondamenti sospetti di navi, tra il 1979 ed il 2000, sarebbero 88.

In un passo della relazione della Commissione parlamentare si scrive come Francesco Fonti, il collaboratore di giustizia da cui sono partite le segnalazioni ha sempre dichiarato, "sia pure modificando talvolta versione, che il traffico e lo smaltimento illecito dei rifiuti radioattivi venivano gestiti dalla ’ndrangheta calabrese sulla base delle indicazioni fornite dai politici, i quali rappresentavano, a loro volta, il punto di riferimento delle grosse multinazionali operanti a livello europeo. In sostanza, poiché le grosse imprese non potevano lecitamente smaltire tutti i rifiuti prodotti, in quanto parte del materiale di scarto non era riconducibile alle linee di produzione legittimamente effettuate dalle imprese, l’unica possibilità di smaltimento era attraverso canali illeciti".

Fabio Sebastiani

16/03/2013 www.controlacrisi.org

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963