Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cile54cielostellepianetiindustriametallisbaglisignoramonellaccio19cardiavincenzocassetta2nomadi50m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« La crisi istituzionale l...Perchè il vaticano può m... »

Il minestrone ammuffito è il piatto forte dell'ideologia con la faccia di Grillo. C'è di tutto, comprese le brioches sinistre

Post n°7542 pubblicato il 24 Marzo 2013 da cile54

Bentornata Democrazia Cristiana (a Cinque Stelle)

La votavano gli operai, i coltivatori diretti, gli imprenditori piccoli e grandi, così anche gli industriali. Trasversale, di sinistra ma anche di destra. Capace di sussumere a sé le spinte al futuro e al passato, al cambiamento nella restaurazione, parlando un po’ alla testa e un po’ alla pancia. Ognuno poteva trovarci dentro cosa voleva, da Carlo Donat-Cattin (uno che oggi, per le cose che diceva, sarebbe extraparlamentare) a Mario Scelba – che se c’era da ordinare qualche manganellata non si peritava.

Anche nel Movimento Cinque Stelle ci trovi quel che vuoi. Come in un grande supermercato, con l’angolo dedicato al biologico e accanto la Nestlé. I venti punti del programma pentastellato sono così: strizzano l’occhio a sinistra, poi a destra; ma la maggioranza dei punti sono enunciazioni di buon senso, da paese mediamente civile, sui quali può convergere chiunque.

Se sei giovane eccoti il reddito minimo. Se sei un imprenditore ci sono le misure a favore di piccole e medie imprese (a proposito: quali? Non si sa). Se fino a ieri votavi Berlusconi l’abolizione di Equitalia può solo piacerti. Se il cuore batte a sinistra il «ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica» è musica per le orecchie. L’antiberlusconismo ha per sé la legge sul conflitto di interessi; il paraberlusconismo culturale (l’informazione, che schifo, che inutilità!) l’abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali. E così via, tutto equamente distribuito per solleticare le orecchie a tutti. Né destra né sinistra, perché qui c’è sia destra che sinistra.

Ciò che si propone il M5S è una nuova era, amorfa, senza colore, democristiana perché tendente a concedere un po’ a tutti; un paternalismo rassicurante, dove i tagli ai costi della politica diventano il pilastro del consenso trasversale, il mantra, l’ariete dietro al quale tutti possono ritrovarsi uniti. Una rivoluzione che cambia le facce, che (giustamente) moralizza la società, ma che non mette in discussione il problema più grande e dimenticato di questo Paese (o di questo mondo, ché noi siamo internazionalisti): le disuguaglianze e le storture di questo sistema economico.

Parallelamente il messaggio ecumenico del M5S sfonda perché negli ultimi venti anni di Seconda Repubblica le politiche di centrodestra e centrosinistra si sono somigliate molto. Declinando in modo diverso (a volte più scafato e bizzarro altre con più buongusto e moderazione) l’identica visione della società dove le uniche parole possibili – e inutili – sono state “riformismo”, “flessibilità”, “meritocrazia”, “responsabilità” e così via. Venti anni buttati via.

Matteo Pucciarelli

22/3/2013 www.micromega.it

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963