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Condizioni, salute e sicurezza nel lavoro in vista delle elezioni del 25 maggio per il Parlamento Europeo. Una riflessione
Post n°8859 pubblicato il 19 Maggio 2014 da cile54
Salute e Sicurezza e condizioni di lavoro in vista delle elezioni Europee.
Parliamo in questo numero della Newsletter di politica europea con franchezza, prima delle elezioni, perchè siamo per davvero preoccupati rispetto al futuro del diritto al lavoro, del welfare, delle strategie in materia di prevenzione delle malattie professionali, dei diritti sociali che i lavoratori si sono conquistati con dure lotte. Siamo in disaccordo con chi pensa che fare prevenzione voglia dire tenersi lontano dai discorsi e dagli schieramenti politici.
Il disimpegno politico e una proclamata "neutralità" tecnica sono, per chi occupa di prevenzione, una facile forma di autoinganno e di fuga dalle responsabilità.
Molti cittadini sottovalutano l'importanza di queste elezioni e si profila il rischio di una forte astensione dalle urne il prossimo 25 maggio. La Confederazione dei Sindacati europei (CES) ha lanciato un appello al voto per l'Europa sociale con indicazioni di voto abbastanza palesi per i partiti di area socialdemocratica.(1)
Si tratta di sconfiggere le politiche di austerità che hanno prodotto e stanno producendo danni enormi a livello sociale , per i lavoratori, per i giovani, per le donne come disoccupazione e impoverimento.
Le politiche della Commissione Europea tese a recuperare competitività dell'economia europea tramite la compressione salariale sono state un fallimento, mentre sono mancate le strategie di ricerca e sviluppo che sono indispensabili per la qualità e competitività dei prodotti... (2)
Il 25 maggio occorre battere nelle urne le politiche neoliberiste della Commissione UE: non dimentichiamo il Programma Refit teso deregolare il diritto del lavoro e le direttive in materia di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori. (3)
Se dovesse passare il Progetto Refit, per quanti hanno investito professionalmente nella prevenzione, si preparebbero tempi grami...
Queste elezioni sono importanti altresì perchè in ragione del Trattato di Lisbona, per la prima volta, la designazione del Presidente della Commissione Europea verrà dalle urne e non dai governi dei paesi membri.
Se si vogliono battere le politiche di austerità portate avanti da Merkel & C occorre per davvero che vi sia un segnale forte dalle urne che al tempo stesso confermi la UE come progetto politico per il futuro del continente e dall'altra parte ribalti l'impostazione delle politiche neoliberiste degli ultimi anni della Commissione Europea guidata da Barroso.
Il candidato dell'Internazionale socialista Martin Schulz è senz'altro per una mitigazione delle politiche di austerity e per una concertazione soft con il movimento sindacale europeo, ma è dubbio che possa sviluppare pienamente politiche sociali in discontinuità rispetto a quelle dell'attuale Commissione in quanto condizionato dalla Grosse Coalition in Germania e dal sostegno ambiguo e contradditorio del PD di Renzi che rispetto alle politiche sociali e alla concertazione con i sindacati, nei fatti, è allineato con il PPE.
Il voto al PD alle europee è ipotecato, per chi vuole la fine delle politiche di austerità, dal fatto che difficilmente Schulz, una volta eletto Presidente della Commissione UE, sarà poi sostenuto da un partito come il PD a direzione renziana nel quale prevale una vocazione populista e antisindacale.
Nei fatti Renzi sta usando questa campagna elettorale per sè, per rafforzarsi in Italia: non glie ne importa granchè dell'Europa e del sostegno al candidato Schulz che è peraltro portatore di un'altra visione politica e sociale.
In questo contesto si può votare PD, ben consapevoli della volatilità politica di questo partito rispetto ai diritti dei lavoratori e ben sapendo che non c'è affinità politica tra il Segretario Renzi e il candidato alla Presidenza della Commissione UE Martin Schulz. In Italia si stanno compiendo scelte , in materia di lavoro, che vanno in direzione opposta al programma di schulz...
L'altra scelta è scommettere sulla lista L'ALTRA EUROPA con Alexis Tsipras che ha molti punti condivisibili ed è orientata alla riconferma dei valori dell'Europa sociale.(4)
Si tratta ancora una volta di puntare ad avere una voce nel Parlamento Europeo che tenga aperto uno spazio per le ragioni dei più deboli, di coloro che vivono del loro lavoro. La lista L'ALTRA EUROPA con Alexis Tsipras potrebbe raggiungere l'obiettivo di essere la terza forza nel Parlamento Europeo: sarebbe la garanzia per il futuro Presidente Schulz di non dipendere, ad esempio, dalla volatilità politica di partiti come il PD di Renzi.(5)
In tal caso il destino più salutare di Progetti come Refit sarebbe quello di essere catalogati e conservati in un polveroso archivio, per il bene dei lavoratori europei. Comunque la pensiate partecipate al voto per l'Europa sociale....
Gino Rubini editor di Diario Prevenzione
Riferimenti sitografici
(1) The ETUC calls to vote for Social Europe at European elections in May https://www.youtube.com/watch?v=1gh7XsfZ0mw
(2) Cinq ans d'austérité : bilan et alternatives pour une sortie de crise
(3) ETUC says No to deregulation and attacks on worker's rights http://www.etuc.org/press/etuc-says-no-deregulation-and-attacks-workers-rights#.U2wC5Pl_srU
(4) Tsipras: all'Ue serve un nuovo patto sociale per battere la crisi https://www.youtube.com/watch?v=S0SE3ySlHRQ#t=455
(5) L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS |
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