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La crisi compie tre anni? No! La crisi č vecchia come il capitalismo. E questo governo di affaristi č putrefatto nel DNA

Post n°3678 pubblicato il 10 Agosto 2010 da cile54

L'Ansa oggi ci parla del terzo compleanno della crisi accendendo le candeline della torta ricostruendo in maniera abbastanza circostanziata quanto è successo dal 9 agosto 2007. Come al solito la maggioranza dei media identifica la crisi come un problema derivante dalla bolla del mercato immobiliare, per dire le cose come stanno siamo costretti a commentare una notizia che domani probabilmente tutti i giornali copieranno ed incolleranno senza pensarci molto. Per molti economisti di "regime" il problema della crisi sarebbe risolvibile con una semplice riforma sistemica del capitalismo, come ha prospettato Tremonti ci vorrebbe un'etica capitalista, mettiamo in galera i manager cattivi e ripartiamo come prima. Peccato però che il vero nodo della crisi e della finanziarizzazione che l'hanno determinata è da ricercare proprio nel funzionamento stesso del sistema capitalista, nell'economia reale. La crisi infatti si origina non tre anni fà ma molto prima, quando nello spazio dell'economia reale si è iniziato ad utilizzare il credito al consumo per i lavoratori e la finanziarizzazione come risposta alla pressione salariale ed all'eccesso di produzione. La crisi durerà nella misura in cui i soggetti a cui il sistema capitalista farà pagare la ristrutturazione con disoccupazione di massa e sfruttamento, saranno ricattati e ricattabili e messi l'uno contro l'altro. Fino a quando il capitalismo esisterà la crisi esisterà con esso, perchè la crisi serve al sistema per riaggiustare il suo fallimento. Per questo motivo non ha senso impegnarsi per uscire dalla crisi del capitalismo salvando un sistema che in Europa produce solo austerity per il popolo e salvataggio di stato per le banche. Per questo dobbiamo sapere che la crisi non è un'evento nataruale ma il frutto di un sistema produttivo che gli uomini possono e debbono modificare, per questo motivo occorre impegnarsi per uscire dal capitalismo in crisi abbandonando al più presto ogni panzana socialdemocratica o ipotesi di governo amico. Il socialismo del XXI secolo è davanti a noi non dietro di noi, ci parla di demercificare i beni comuni come l'acqua, ci dice della necessità di dotarsi di un piano della sovranità alimentare,  di costruire uno spazio pubblico dove le banche e le multinazionali non sono i padroni del nostro destino. Vogliamo un sistema in cui il lavoro, la giustizia sociale non sono slogan ma diritti e valori fondanti di un modello sociale che rende fuori legge lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.

Paolo Ferrero: " Basta con questo degrado e scuse assurde. Votare subito senza paura "

"Adesso basta con questa degradante zuffa della maggioranza e con le assurde scuse delle opposizioni: è del tutto evidente che si deve votare subito, per restituire scettro ai cittadini e sconfiggere le destre con una grande alleanza democratica". E' quanto afferma il segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero, in una nota relativa agli sviluppi della crisi del centrodestra.

"La diatriba tra Fini e Berlusconi è senza sbocchi - rileva Ferrero - Governo e maggioranza tutto fanno, salvo affrontare i problemi sempre più acuti del paese. Il che pone sotto gli occhi di tutti come questo centrodestra, che ognuno gestisce come fosse cosa e casa propria, stia demolendo la credibilità della politica e il rapporto tra politica e volontà degli elettori". Ma per il segretario di Rifondazione anche "la proposta di governo di transizione è assurda: non si capisce cosa dovrebbe fare, sulla base di quale mandato democratico, con quale maggioranza".

"Così si può andare avanti per mesi - osserva Ferrero - Ma si devasterebbero, per meri calcoli e interessi di bottega, la fiducia nelle istituzioni, nella politica e nella sovranità democratica dei cittadini". "Basta quindi con questo scempio e con le scuse - conclude il leader del Prc - La sola via è restituire lo scettro ai cittadini, cui è stato sottratto per far giochi di potere. La proposta di Rifondazione e della Federazione della sinistra è identica a quella avanzata questa mattina su un quotidiano da Ilvo Diamanti: non aver paura di votare subito e realizzare uno schieramento democratico per sconfiggere le destre".

09/08/2010

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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