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Tav: riceviamo il comunicato dei Comitati anti TAV della Val Susa

Post n°3687 pubblicato il 12 Agosto 2010 da cile54

Governo in bilico, nuova “manovra finanziaria” prevista per l’autunno, debito pubblico in costante aumento (con rischi seri per le future sottoscrizioni dei titoli di Stato). Consumi che diminuiscono, pensioni con cui non si arriva a fine mese, aumento dei cassaintegrati, centinaia di migliaia di giovani e meno giovani con occupazioni incerte o disoccupati.

La situazione e davvero grave, anche la moralità dei nostri governanti è ai minimi storici

“Una concezione padronale dello Stato ha ridotto ministri e politici in 'servitori', semplici esecutori dei voleri del capo" e "poco importa che il Paese vada allo sfascio: non si ammettono repliche al pensiero unico. E guai a chi osa sfidare il 'dominus' assoluto". Così, nell'editoriale di Famiglia Cristiana, che interviene sulla questione morale… “lo sbandierato garantismo, soprattutto a favore dei potenti, è troppo spesso pretesa di impunità totale. Bisogna avere l'umiltà e la pazienza di ricominciare. Magari con uomini nuovi, di indiscusso prestigio personale e morale. Soprattutto se si aspira alle più alte cariche dello Stato", aggiunge il settimanale.

Nel nostro piccolo, l’esperienza che abbiamo vissuto e continuiamo a vivere riguardo alla questione del TAV ci conferma che la situazione morale del Paese  è probabilmente la causa principale dello sfascio istituzionale ed economico che vediamo. Una situazione surreale nella quale si confonde lo spreco di denaro con gli investimenti e si propongono opere pubbliche senza valutarne anticipatamente il rapporto tra i costi ed i benefici. Opere dai costi esorbitanti sia rispetto ad altre simili realizzate negli altri paesi che riguardo all’utilità reale. Tav Torino-Lyon e Ponte sullo stretto gli esempi più evidenti, ma sono centinaia i casi minori, ad esempio il nuovo grattacielo della Regione Piemonte, di cui la sola progettazione affidata a Fuksas ammonterebbe a 22,5 milioni di euro. Adesso comprendiamo meglio la posizione dell’architetto del PD favorevole alla militarizzazione della valle per la realizzazione del TAV. 

Intanto la gente muore, sui treni che deragliano o nelle case ad Afragola (proprio vicino alle linee TAV), perché costruire una casa costa, ed una famiglia normale si trova subito in difficoltà, come ha detto il vescovo ausiliare di Napoli, Mons. Antonio Di Donna, celebrando le esequie delle tre vittime del crollo di Afragola.

Un paese dove crollano le case, manca l’acqua negli acquedotti, dove i treni deragliano ai 40 all’ora, un paese strano dove non si riescono (o non si vogliono?) trasportare le merci via ferro, dove il trasporto pendolari è allo stremo, ma si vorrebbe (senza avere risorse) realizzare il TAV tra Torino e Lyon, un’opera dal costo stratosferico di 24 miliardi di euro (oltre 130 milioni di euro al km), magari progettare contemporaneamente una linea TAV tra Torino e Martigny, il tutto per far viaggiare i famosi treni veloci, quelli di FS e di Montezemolo, in concorrenza tra di loro per accaparrarsi i pochi uomini d’affari disposti a pagare tanto (un biglietto di sola andata tra Torino e Milano costa oltre 40 euro!)

Un paese che non trova mai i soldi per cassaintegrati, scuole, ospedali, ricerca, agricoltura, turismo, ma che fa debiti colossali con le banche per realizzare opere tanto inutili, quanto costose. Opere di cui alla fine quasi sempre si deve occupare la Magistratura.

In tutta questa storia assurda c’è però un fatto che dovrebbe farci indignare: noi, i nostri figli ed i nostri nipoti probabilmente queste opere non le vedremo mai o non potremo mai utilizzarle, ma le paghiamo e le pagheremo per decenni. Questa è la vera truffa, ed è un tutt’uno con la storia del debito pubblico. Per questa ragione Vi chiediamo di aderire alla “Prima Barricata anti sprechi”, con la quale contiamo di fermare il TAV in Valle di Susa, evitando che qualcuno infili le mani nelle tasche dei cittadini italiani.

L’azione legale della “Prima barricata antisprechi” è collegata ad un’azione tecnica con la quale  il 15 Luglio 2010 le associazioni ambientaliste nazionali WWF, Pro Natura, Italia Nostra e Legambiente hanno presentato agli enti preposti le osservazioni al Progetto della galleria di servizio a La Maddalena di Chiomonte.

Dal documento di 56 pagine pubblichiamo un estratto contenente la lettera ufficiale ed i primi due capitoli, di carattere riassuntivo.

Da info@ambientevalsusa.it

 
 
 
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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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