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Con la scusa della sicurezza si terrorizza centinaia di migliaia di operai, muratori, infermieri, ecc
Post n°3951 pubblicato il 27 Ottobre 2010 da cile54
Frank, operaio, deportato nella notte in Ghana! Ecco la democrazia, ecco la legalità! Con sconcerto abbiamo appreso nella serata di ieri che Frank Agyei, operaio ghanese di 37 anni rinchiuso da un mese nel CIE di Modena, era stato trasportato all’aeroporto di Bologna (questa volta la benzina l’hanno trovata…) per essere rimpatriato, per meglio dire deportato, in Ghana. Il tutto ovviamente di notte. Complimentoni agli organizzatori. A quale tradizione vi siete ispirati in questa “eroica” e ”coraggiosa” operazione notturna? Volevate dare una dimostrazione di forza?Per noi non finisce qui. Tenteremo di capire fin nei dettagli i contorni di questa operazione per informarne puntualmente la popolazione e cercare di aprire la possibilità per Frank di tornare in Italia. Ricordiamo che Frank attendeva l’aggiornamento, previsto per il 23 novembre, del procedimento penale per violazione della (odiosa) legge Bossi-Fini. Forse avrebbe sperato di potersi presentare. Ricordiamo anche che Frank ha versato per ben 14 anni contributi all’INPS ma lo Stato italiano gli dà un calcio in culo e chissà se vedrà mai i soldi che gli spettano (e poi qualche politicante, non solo della Lega, ha pure la bronza per dire che “vengono qui e ci rubano il lavoro”). Il contenuto politico della vicenda è chiaro: la legge Bossi-Fini (Fini, lo ripetiamo, quello che ora fa il democratico) e i CIE sono razzismo di Stato. Un razzismo di Stato che con la scusa della sicurezza terrorizza centinaia di migliaia di operai, muratori, infermieri ecc. che vivono e faticano vicino o assieme a noi ma devono essere invisibili e privi di diritti.Alle persone di sinistra che, per reazione al berlusconismo, sono attratte dal discorso legalitario diciamo che anche la deportazione di Frank potrebbe essere stata legale. Ma non per questo giusta e da passare sotto silenzio. Ma questo un Di Pietro, un Grillo o un Travaglio non potranno mai dirlo. Stefano Lugli, Francesco Giliani Rifondazione Comunista, Modena 26/10/2010 |
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Roma, 12 maggio 1977
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