Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Un prossimo governo dopo...Pochi fondi e scarsa pre... »

Acqua del rubinetto all'arsenico. Intervista al Salvagente dell'esperta dell'Associazione italiana medici per l'ambiente

Post n°4080 pubblicato il 02 Dicembre 2010 da cile54

Arsenico nell'acqua: i rischi per i bimbi e l'elenco dei 23 comuni fuori legge per loro

 

Il limite di 20 microgrammi per litro basterà pure per passare il vaglio europeo e restare, almeno temporaneamente nei limiti di legge, ma di certo convince chi si occupa di tutela della salute.

Antonella Litta, referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per l’ambiente è autrice (insieme a Gianni Ghirga e Mauro Mocci) del documento “L’arsenico nelle acque destinate al consumo umano nell’Alto Lazio”. E sul numero del Salvagente, in edicola da domani, ma in vendita già oggi nel negozio on line, lancia precise accuse.

Un testo duro

Un testo duro che senza reticenze racconta della pericolosità di questo metallo e non lascia alibi a chi in questi anni doveva intervenire e non l’ha fatto. “La nuova disciplina sull’acqua potabile è divenuta operativa solo due anni dopo la sua approvazione, ossia nel 2003, proprio per dare il tempo a Comuni e gestori di mettersi in regola con i nuovi parametri. Ma non solo non si è fatto niente in quei due anni, successivamente si è continuato a fare ricorso all’istituto delle deroghe, rendendo di fatto potabili acque che in realtà non lo sono”.

Dottoressa Litta, ci aiuti a far chiarezza. Quali rischi comporta assumere arsenico?

Molto gravi. L’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro lo classifica come cancerogeno di classe 1, ossia certo per l’uomo. Quindi è auspicabile non venirci mai in contatto, tanto che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la quantità di arsenico nelle acque dovrebbe essere pari a zero. Del resto le problematiche sanitarie determinate da questo metallo sono ben note e costante oggetto di studi e ricerche.

 

Quali sono le patologie a cui si può andare incontro?

Ci sono evidenze scientifiche che lo pongono in correlazione diretta con  il tumore al polmone, alla vescica, ai reni e alla cute. Inoltre l’esposizione all’arsenico attraverso l’acqua è stata associata al cancro del fegato e del colon. Ma non è tutto. Secondo alcuni studi svolgerebbe un’azione di interferente endocrino, ossia mimerebbe l’azione degli ormoni con conseguenze sul sistema cardiovascolare, neurologico e endocrinologico.

Eppure il professor Ottaviani dell’Istituto superiore di sanità ha detto che il consumo d’acqua con concentrazione di arsenico superiori ai limiti, se riguarda periodi limitati, non è pericoloso...

Non voglio ribattere a Ottaviani. Per me risponde il documento della Commissione europea che dispone la riduzione dei parametri di arsenico nelle acque e che ha abbassato notevolmente il limite consentito per questo metallo, perché può dare notevoli problemi di salute, soprattutto ai bambini.

Oltre alla quantità c’è anche un problema di durata dell’esposizione...

Certo, chi vive nelle zone coinvolte beve acqua all’arsenico per tutta la vita. E poi c’è anche un problema di ampiezza dell’esposizione. Perché l’arsenico lo prendiamo non solo attraverso l’acqua ma anche nei preparati alimentari: per esempio nella pasta che facciamo bollire in quell’acqua contaminata o nel pane preparato con lo stesso liquido.

 

Per i neonati e  i bambini fino ai 3 anni dovrebbe sempre e comunque valere il limite di 10 microgrammi. Che lei sappia viene avvertita la popolazione di questo?

Io faccio il medico di base a Nepi, in provincia di Viterbo, e non ho mai ricevuto una circolare o una comunicazione né dalle Asl né dai Comuni  relativamente ai danni dell’arsenico. Né una nota che informasse delle cautele necessarie per i bambini.

Barbara Liverzani

 

www.ilsalvagente.it

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963