Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Ma siamo in minoranza in...Continuano a salire i pr... »

Valerio Evangelisti scrittore, giallista autore di "Rex Tremendae Majestatis", a sostegno del quotidiano Liberazione

Post n°4184 pubblicato il 30 Dicembre 2010 da cile54

«Il futuro del giornale è tra i giovani del 14 dicembre»

Valerio Evangelisti continua a essere classificato come esponente di una "letteratura di genere". I suoi romanzi, conosciutissimi soprattutto fra il pubblico giovanile, attengono a volte ad un mondo fantastico con frequenti oscillazioni spazio temporali. In altri casi viene narrato, con forza e durezza, un mondo reale fatto di conflitti sociali e irrisolvibili. Il suo personaggio più noto, "Eymerich l'Inquisitore", è considerato uno dei più complessi e inquietanti creati in Italia ed è protagonista anche dell'ultima fatica, Rex Tremendae Majestatis.

Negli scaffali i suoi libri sono confinati alla voce "fantasy" eppure gli intrecci col presente sono ben percepibili: «Si tratta di una scelta consapevole - dice - una caratteristica di cui vado fiero. Riesco a dire in questa maniera le cose in cui credo e i lettori se ne accorgono. Ti confesso di essermi emozionato quando ho visto che fra i titoli scritti sugli scudi degli studenti dei "book block", c'era Noi saremo tutto. E' in fondo un libro che parla anche dei problemi contemporanei in Sicilia cercandone le origini. Quella, anche se romanzata, è una storia vera del conflitto fra la mafia e gli attivisti comunisti per il controllo del sindacato dei portuali».

Evangelisti racconta di essere stato molto condizionato da uno scrittore francese, J.P. Manchette, uno degli scrittori che più ha dato al noir una impronta sociale: «E' narrativa che compie l'impresa del '68 con altre armi. Io utilizzo la chiave fantastica ma cerco di rappresentare spaccati sociali. Un compito che dovrebbe spettare alla letteratura con la "l"maiuscola. Invece questa si è arresa e allora tocca a noi occuparci di farlo. I grandi scrittori del passato si occupavano del presente, oggi no, salvo rare eccezioni. Io non rivendico che un compito sostitutivo. Non mi ritengo una grande scrittore ma mi ritrovo, come voi di Liberazione, a dire cose che altri non dicono».

Valerio Evangelisti è molto preso da quanto sta avvenendo nelle piazze italiane, ha risposto, da scrittore, ad una lettera di Roberto Saviano agli studenti che non condivideva ed è infastidito da come la grande stampa sta raccontando i nuovi movimenti: «Si tratta di giornalisti ossessionati dai ricordi del passato - si infervora - tutto è filtrato con tentativi improbabili di paragone con Genova, col '77, col '68. C'è chi vede brigatisti potenziali dappertutto. Chi scrive queste cose difende la barchetta del proprio gruppo editoriale e del proprio giornale ma è anche condizionato da un approccio generazionale sbagliato. Non sono curiosi di capire. Questo è uno dei motivi per cui considero estremamente preziosa la sopravvivenza di Liberazione e di altre testate controcorrente. Dite verità piccole ed esprimete pensieri che non cadono nel vuoto. A me capita di vedere la notte le rassegne stampa televisive e Liberazione è spesso citato come giornale significativo. La prima pagina spesso invoglia, segnala qualcosa su cui puntare l'attenzione. I grandi giornali non si prestano alla rassegna stampa».

Evangelisti è preoccupato per i tagli all'editoria che rischiano di far naufragare i tentativi di fare informazione, ma è convinto che ce la si possa fare, vede più in crisi le televisioni che continuano a perdere ascolti. Il suo punto di vista è anche connesso al valore che attribuisce al Prc: «Non lo considero uno strumento per fare lezioni dogmatiche ma di organizzazione collettiva di attivisti sul territorio. Serve che vada avanti e forse non ci si rende neanche bene conto di quanto sia importante. Io ho ripreso a leggerlo quotidianamente da quando è in crisi e mi accorgo che molti fanno il mio stesso ragionamento. Il futuro del Prc e della Federazione è legato a quello che riesce a trasmettere e mi sembra di trovare oggi nel giornale compattezza e coerenza. La sinistra ha vissuto momenti difficili tanto che sembrava non esserci più spazio per garantirne l'esistenza, ma se si ha una fiaccola da tenere accesa anche quando c'è solo una fiammella, questa diventa fondamentale ora che il vento sta tornando. Liberazione non ha secondo me un futuro "istituzionale" ma culturale e di questi tempi io approvo incondizionatamente ciò che dice. A volte mi capita di leggere meglio Liberazione rispetto ad altre testate non di partito, a volte mi sembra di capirlo di più, anche se desidero che sopravvivano tutte le altre. Sono sempre in contatto con un nucleo forte dei miei lettori, molti erano in piazza il 14 dicembre. Secondo me quelli possono diventare nuovi lettori di Liberazione. Sono incazzati e hanno idee fresche».

Valerio Evangelisti si sente coinvolto in prima persona, soprattutto nel pensare ad un futuro: «Dovreste intercettarle quelle energie. Fateli scrivere, coinvolgeteli direttamente e date loro voce. Date loro modo di tirar fuori i punti di vista, le complessità, chiedete interventi, utilizzate anche lo spazio delle lettere. Mi rendo conto che si tratta di un compito pesante ma fra quei ragazzi e quelle ragazze ci sono reporter di strada capaci di raccontare ciò che vedono con un linguaggio e con uno sguardo che noi non sapremmo trovare. La manifestazione del 14, e scusate se ci torno, ha visto protagonisti tanti e tante che si astengono dalla politica, che non ci credono e che ne restano distanti. Ma i ragazzi vogliono avere organi su cui potersi esprimere e possono darci suggerimenti. Oggi non abbiamo grandi teorici di riferimento quindi dovremmo cercare di partire dal basso, dall'esperienza sul campo e dall'inchiesta in cui Liberazione può giocare un ruolo. Forse mi sbaglio ma credo che potremmo aspirare a grossi traguardi. Non enormi magari ma ad un risveglio delle intelligenze sicuramente sì».

Stefano Galieni  

29/12/2010

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963