Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Maria Bonafede, moderato...I datii Istat: l'occupa... »

Pubblichiamo una lettera inviata da un comune cittadino di Roma ai Parlamentari dell'opposizione parlamentare

Post n°4305 pubblicato il 02 Febbraio 2011 da cile54

PER CACCIARE BERLUSCONI, DIMETTETEVI TUTTI!

 

Gentile direttore, questo è il testo di un appello da me inviato a decine di parlamentari.

Spero in una sua benevola condivisione, al fine di renderla pubblica ad una cerchia più vasta dei miei pur numerosi amici

 

On. Deputato, On. Senatore,

 

il senso di disgusto che ormai si è impadronito della maggioranza del Paese e dei suoi cittadini è un dato difficilmente contestabile. Credo di rappresentare bene un comune sentire della gente se mi permetto di dire che si è superato il limite del sopportabile, del perdonabile, del tollerabile.

 

Mai la Politica istituzionale aveva toccato livelli così bassi, intossicata da una prassi indecente, da tale disprezzo per le persone, per l'onore ed il decoro delle istituzioni, per ogni cosa che non sia il proprio personale tornaconto. Si è perso il senso del limite, di ciò che non deve essere fatto, a nessun costo, per nessun motivo. Si è smarrita la distinzione tra cittadinanza e sudditanza, tra Legge e Potere, tra Bene e Male. Mai mi sarei aspettato di dover vivere, dopo i miei cinquant'anni, una fase così indegna, così insulsa, così incredibilmente negativa (mentre lo scrivo stento a crederci, mi sembra un incubo) della vita sociale e politica, individuale e collettiva di questo Paese.

 

Ho attraversato le dure e sofferenti fasi che hanno segnato, nel bene e nel male, l'Italia dagli anni sessanta alla fine del secolo. Ho vissuto con rabbia e gioia, stupore e speranza, rassegnazione e razionalità tutto quello che è successo in quasi 50 anni di vita personale e sociale.

 

Ho partecipato, come milioni di altre persone, alla vita di questo Paese, grazie alla politica, al volontariato, al sindacato, a tutto quello che di bello ho trovato intorno a me.

 

Ora mi trovo però ad interrogarmi: come è possibile tutto ciò, come è potuto accadere?

 

Non ho una risposta, e non ne vedo all'orizzonte, almeno non ne vedo nessuna di alto profilo, di sicuro spessore. Solo pezze per rattoppare uno straccio ormai lacero, nessun progetto di rifondazione, di ricostruzione di questo Paese, che pur ne avrebbe bisogno più dell'aria che respiriamo.

 

Ho però una speranza ed una proposta, che spero condividiate in molti, a livello Istituzionale: credo fermamente che sia arrivato il momento di fare un gesto di forte ed intenso Valore Istituzionale. Ormai il Presidente del Consiglio è in guerra con il Paese, con i suoi cittadini, con le sue Istituzioni. Però le Regole sono state violate, e quindi questa guerra non ha più una logica, un inizio ed una fine, un motivo conduttore, una spiegazione generale, una storia. Questa guerra è diventata autodistruzione. Questa guerra però può continuarla solo altri si prestano al suo gioco, quello del batti e ribatti, della macchina del fango, delle interrogazioni davanti ad un Parlamento deserto, dei voti di sfiducia in cui l'opposizione stranamente continua a collezionare assenze incomprensibili. Se la matematica non è una opinione 314 voti sono la metà meno 1 della maggioranza assoluta alla Camera dei Deputati, e quindi non spiega l'incapacità dei 316 ad essere presenti al momento necessario ed opportuno. Per noi normali cittadini queste assenze sono difficilmente giustificabili, non riusciamo a sapere quello che non ci viene detto.

 

Dicevo, la mia speranza la mia proposta: dimettetevi in massa, peggio di così è difficile, direi impossibile. Se non è possibile tecnicamente, materialmente o altro, allora astenetevi dal partecipare alla vita (si fa per dire) istituzionale. Presentatevi in aula e poi uscite, sempre. Disertate le commissioni, ogni volta, bloccate tutto. Smettete di fare proposte che allunghino la vita di questo Governo, non traccheggiate sulla possibilità di migliorare questo Federalismo rozzo ed egoista. Ci sarà sicuramente una prossima occasione per farne uno migliore. Lasciatelo solo! Cominciate a parlare con la gente sul futuro, iniziate a costruire una nuova idea di questa Italia senza Berlusconi ed il berlusconismo, senza escort e soldi facili, senza Bunga Bunga e nuovi oscuri Previti, una nuova Italia fatta invece di ideali e progetti, di speranze ed ambizioni positive, in cui il bene generale torni finalmente a prevalere sull'egoismo individuale, anche della Politica e dei politici.

 

La gente, i cittadini, noi tutti abbiamo bisogno di vedere che la vostra indignazione è vera, non è propaganda pre-elettorale.

 

Se riuscirete ad interpretare questo sordo brusio che viene dalla società vera, allora potremo guardare fiduciosi a domani. Se invece prevarrà la tentazione di usare la disperazione e il disgusto della gente per rafforzare il vostro piccolo o grande potere, allora ci attendono (e vi attendono ) giorni assai tristi.

 

Rispettosamente.

 

da Maurizio Buzi

Roma

pubblicata su "lettere a il manifesto.it"

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963