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Messaggi del 10/04/2014
Post n°8773 pubblicato il 10 Aprile 2014 da cile54
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Post n°8772 pubblicato il 10 Aprile 2014 da cile54
UNA SENTENZA GIUSTA PROCESSO CONTRO BREGA MASSONE E ALTRI (EX CLINICA SANTA RITA DI MILANO) PER OMICIDIO VOLONARIO, LESIONI E TRUFFA
SI E’ CONCLUSO DAVANTI ALLA CORTE D’ASSISE DI MILANO IL PROCESSO DI PRIMO GRADO CONTRO GLI IMPUTATI DELLA EX CLINICA SANTA RITA DI MILANO. ALLE ORE 18 IL PRESIDENTE DELLA CORTE D’ASSISE DOTTORESSA INTROINI HA LETTO LA SENTENZA DOPO MOLTE ORE DI CAMERA DI CONSIGLIO: SI CONSIDERI CHE PER I PRIMI DUE E PRINCIPALI IMPUTATI PIER PAOLO BREGA MASSONE E FABIO PRECISSI IL PUBBLICO MINISTERO (DOTTORESSA TIZIANA SICILIANO E DOTTORESSA GRAZIA PRADELLA) AVEVA CHIESTO LA PENA DELL’ERGASTOLO. LA CORTE HA DECISO DI CONDANNARE PIER PAOLO BREGA MASSONE ALLA PENA DELL’ERGASTOLO, FABIO PRESICCI ALLA PENA DI ANNI 30, MARCO PANSERA ALLA PENA DI ANNI 26 LA CORTE HA RICONOSCIUTO LE RESPONSABILITA’ DEGLI IMPUTATI: LE PERSONE SOTTOPOSTE AD INTERVENTI CHIRURGICI DI CUI ALL’ACCUSA DI OMICIDIO VOLONTARIO E DI LESIONI AVREBBERO DOVUTO ESSERE SOTTOPOSTE AD ALTRE TERAPIE, APPROPRIATE ALLA LORO CONDIZIONE PATOLOGICA. SENZA PER NULLA SMINUIRE LE RESPONSABILITA’ DEGLI IMPUTATI, QUESTO PROCESSO CHE METICOLOSAMENTE HA RICOSTRUITO LE PRATICHE CUI DIVERSE DECINE DI PAZIENTI SONO STATI SOTTOPOSTI E’ UN ATTO DI ACCUSA AL SISTEMA CHE LEGA LE PRESTAZIONI AL LORO FINANZIAMENTO. PIU’ GRAVI E PIU’ NUMEROSE SONO LE PRESTAZIONI, PIU’ ELEVATO E’ IL FINANZIAMENTO CHE GLI EROGATORI RICEVONO. INEVITABILMENTE, SPECIE NELLE STRUTTURE PRIVATE, SI VA IN QUELLA DIREZIONE, ANCHE SE NON SI ARRIVA AGLI ECCESSI RISCONTRATI NEL CORSO DEL PROCESSO DI CUI SI PARLA. QUESTO SISTEMA “CHE PAGA LA MALATTIA” VA CAMBIATO CON UN SISTEMA “CHE PAGA LA SALUTE”. DIFFICILE IN UNA SITUAZIONE COME QUELLA DELLA LOMBARDIA DOVE IL PUBBLICO E IL PRIVATO SONO SULLO STESSO PIANO CON PRIVILEGIO, COME SI E’ VISTO IN NON POCHI CASI, DEL PRIVATO. NON SONO SUFFICIENTI I CONTROLLI VENISSERO ANCHE MOLTIPLICATI, OCCORRE UN NUOVO MODO DI FARE SALUTE. PIU’ PREVENZIONE, NEI LUOGHI DI LAVORO E NEL TERRITORIO, CURE APPROPRIATE E NON INUTILI E SOPRATTUTTO RELAZIONI DIVERSE – PASRTECIPATE – FRA CITTADINI UTENTI E STRUTTURE SANITARIE E SOCIALI. MEDICINA DEMOCRATICA parte civile nel processo milano, 8 aprile 2014 |
Post n°8771 pubblicato il 10 Aprile 2014 da cile54
Matteo "mani di forbici" - Effetti collaterali
Il governo Renzi odia la spesa pubblica, ama lo stato minimo, il mercato, la flessibilità e tutto l’armamentario della teoria economica liberista. Ogni misura o intervento passa dal taglio alla spesa pubblica. Volete 80 euro al mese a partire da maggio, la famosa quattordicesima? Allora taglio un valore corrispondente di servizi pubblici. La misura vale 6,6 mld di euro per il 2014, che a regime diventano di 32 mld di tagli. Quindi il governo programma un approfondimento della spendin review, cioè una ulteriore stretta della spesa pubblica. Tagli mirati e attenti ai bisogni dei cittadini? La spesa sanitaria si riduce? Gli investimenti diminuiscono? I salari del pubblico impiego non saranno adeguati? Gli incapienti? Effetti collaterali. Aspettiamo con curiosità il decreto del 18 aprile e questa volta Renzi non potrà eludere il tema come ha fatto durante la conferenza stampa. Nei prossimi giorni valuteremo meglio il Def (documento economico e finanziaria), ma il sospetto è quello di un taglio aggiuntivo di spesa rispetto a quelli già programmati. Se i calcoli sono corretti, i tagli potrebbero raggiungere i 42 mld di euro. Sotto traccia c’è il fiscal compact e la riduzione di un ventesimo del debito pubblico eccedente il 60% del rapporto debito/Pil. La recente crescita del debito è unatantum, legata al pagamento dei debiti pregressi e al contributo italiano al fondo salva stati europeo. Se il Pil crescesse del 2% risolviamo il problema (Padoan). Peccato che la crescita, per il 2014, sarà dello 0,8%. L’effetto macroeconomico delle misure, su cui il governo sta ancora ragionando come ha comunicato il presidente del Consiglio, è di qualche decimale, e non potrebbe essere diversamente. Se consolidiamo l’avanzo primario, cioè una riduzione secca della domanda effettiva, la spesa pubblica, una riduzione della domanda di servizi pubblici e di lavoro equivalente, significa ridurre la domanda aggregata di non meno di 40–50 mld di euro. Il deficit è coerente con il programma di rientro delineato dal governo Letta. Per il 2014 il deficit sarà del 2,6% e del 2% nel 2015. Nel 2016 sarà raggiunto il pareggio di bilancio strutturale, come imposto dall’infelice modifica della costituzione fatta dal Governo Monti. Nel frattempo cresce la disoccupazione. Ci vuole tempo per vedere gli effetti delle misure del job act. Immagino di quanto possa crescere il lavoro a tempo determinato. La crescita è stata del 164%, la più alta a livello europeo. In tutta onestà non vedo molti altri spazi di crescita. Un appunto. Non c’è traccia di politica industriale. Il primo job act almeno faceva finta di trattarla. Ma la realtà ha superato di molto la fantasia. Fabio sebastiani 9/4/2014 www.controlacrisi.org |
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Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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