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Messaggi del 16/04/2014

>>>> SOMMARIO INSERIMENTI 8/16 APRILE 2014 Clicca sulla presentazione del post

Post n°8787 pubblicato il 16 Aprile 2014 da cile54

16- Inps e invalidi: una sentenza mette in discussione le verifiche già realizzate, mettendo al tempo in dubbio anche quelle successive al 2012

16- Le imprese non investono o delocalizzano, lo Stato taglia la spesa, Renzi fa gli show... I bugiardi affascinano gli italiani?

15- Di fronte all'inutilità dannosa, per i neuroni dei suoi votanti e per la civiltà, del clan grillino un TSO è comprensibile

15- Malati SLA: " il 6 maggio staremo in presidio permanente, giorno e notte, in sciopero della fame totale, non ricaricheremo i respiratori"

15- Avanza la nuova Italia, da Berlusconi a Renzi. I nuovi analfabeti: usano Facebook, ma non sanno interpretare la realtà

15- Torino oscurantista. Lo sciacallaggio degli antiabortisti e lo scoop dei media, sulla morte di una donna in ospedale. Laidi!

14- Cartolina da Pompei inviata da Merkel e Renzi. Il magma del capitalismo nei Paesi PIGS ci mummificheranno in pietre?

14- Legge 194. Lo sciacallaggio degli antiabortisti, sostenuto ipocritamente dai media, sulla morte di una donna a Torino

14- Le difficoltà di applicazione della legge 194. Un libro sulla presenza di obiettori di coscienza: l'inquisizione negli ospedali

13- Alla manifestazione dei movimenti la "forza del potere" ha recitato il solito copione, con mani e piedi. Prima ancora dei fischi

13- La morte sul lavoro è prevista in questo Paese di spettacolare inadempienza civile degli impuniti poteri governanti. Lettera della madre di Matteo Armellini

13- Vogliono ridurre le aspettative generali di vita e scongiurare la jattura della longevità? E' il capitalismo bellezza!

13- Le parole e i fatti di Renzi: il governo ha deciso di spostare alcuni farmaci dalla fascia A a quella C. Alcune confezioni costan0 più di 30 euro

10- Il divieto della legge 40 di ricorrere alla fecondazione eterologa con ovuli o spermatozoi donati da terzi? abietto!

10- Concluso il processo ai responsabili dei crimini contro i malati nella clinica milanese Santa Rita. Ogni tanto c'è giustizia!

10- Matteo “mani di forbice”. La spesa sani­ta­ria si riduce? I salari del pub­blico impiego ridotti? Effetti ben mascherati dai pennivendoli sceneggiatori

8- Il bamboccione dei poteri dominanti tra il dire e il fare: straparla di 80 euro e di salario di cittadinanza ma ci regala 90 F35

8- Salute e giustizia sociale in Italia? Come i governi Berlusconi, Monti e Letta, anche questo continua con la farsa dei tagli agli sprechi

8- Carlo Giuliani senza giustizia. Processo a un avvocato che avrebbe diffamato chi archiviò il caso parlando di 'pseudoindagine'

8-  Test d'ingresso all'Università: in quale Paese un pluricondannato "dialoga" con il Presidente e con il capo del governo?

>>>> SOMMARIO INSERIMENTI 1/7 APRILE 2014

 

 
 
 

La sentenza mette in discussione le verifiche già realizzate, mettendo al tempo in dubbio anche quelle successive al 2012

Post n°8786 pubblicato il 16 Aprile 2014 da cile54

Falsi invalidi? Una sentenza storica per le persone con vera disabilità. L'Inps ha fatto controlli illegittimi e lesivi dei diritti

Una giornata “storica” il 9 aprile scorso. Il TAR del Lazio si è pronunciato, con sentenza n. 3851/2014, sul giudizio avviato da ANFFAS Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità Intellettiva e/o relazionale), con l’intervento ad adiuvandum della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) contro una serie di messaggi e circolari con cui l’INPS, fra il 2011 e il 2012, ha disciplinato i controlli dei Piani straordinari di verifica sui cosiddetti “falsi invalidi” per 500.000 persone.

La sentenza, giunta dopo ben tre anni di dura battaglia nelle aule giudiziarie, riconosce, come già ampiamente denunciato da ANFFAS e FISH, che le modalità adottate dall’INPS per le verifiche straordinarie sono state illegittimità e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità e sconfessa – ancora un volta – anche i dati forniti dall’Istituto in materia.

Infatti, a partire dal 2011, dopo aver già effettuato 300mila controlli nei due anni precedenti, l’INPS, in via unilaterale ed anche in contraddizione rispetto alle garanzie previste dalla normativa statale, ha modificato progressivamente le modalità delle verifiche straordinarie stabilendo di far rientrare, nei controlli a campione, anche gli invalidi per i quali era già stata precedentemente prevista una rivedibilità.

Così facendo il numero delle revoche, alla fine dei controlli “straordinari”, è risultato artificiosamente elevato: sono state sommate anche le posizioni comunque già considerate rivedibili e, in larga misura, in ogni caso destinate a revoca.

Senza dire che, poi, tale attività ha distolto l’impegno dell’INPS da quello che effettivamente aveva richiesto il Parlamento: controllo, in aggiunta all’ordinaria attività di revisione, delle situazioni determinate molti anni addietro.

Si sarebbero dovuti effettuare ben altri controlli, oltre che, per esempio, evitare di visitare persone da decenni ricoverate in strutture a causa della loro disabilità – sicuramente non “falsi invalidi”- con tutti i gravosi, inutili ed ulteriori costi delle visite per l’INPS, oltre ai disagi per i cittadini.

I dati finali, come pure la millantata incidenza dei cosiddetti “falsi invalidi” effettivamente individuati dall’Inps, sono risultati “gonfiati” e forieri solo di costi per l’Amministrazione, che sembrano addirittura aggirarsi intorno ai 30 milioni di euro!

Il TAR ha anche accolto gli ulteriori rilievi di ANFFAS e FISH circa la non equiparabilità tra le visite di revisione ordinaria, di competenza prioritaria della Commissione ASL (primo punto di riferimento territoriale per il Cittadino), e quelle straordinarie di competenza esclusiva dell’INPS.

Con tale modalità imposta dall’INPS, infatti, è stata impedita la visita presso le Commissioni Asl più vicine al Cittadino, costringendolo per la revisione ordinaria anche a trasferimenti di decine e decine di chilometri da casa e non garantendo quel doppio controllo che evitasse le sviste di una sola commissione.

Il TAR ha anche appurato che è mancata la tutela alle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale: infatti mentre i medici nominati da ANFFAS erano presenti nelle Commissioni ASL, questi erano esclusi dalle verifiche straordinarie dell’INPS, lasciando prive di specifica tutela le persone con tali tipologie di disabilità.

Ma non è tutto. Dal 2012 INPS ha incluso nelle verifiche straordinarie non solo le condizioni di invalidità, ma anche quelle di handicap (ex Legge 104/1992) senza averne una copertura normativa (giunta solo a fine 2012).

Anche in questo caso il TAR ha riconosciuto le doglianze sollevate da ANFFAS e FISH ed ha pienamente chiarito che si sono usate, almeno fino al 2013, le visite di verifica straordinaria per degli scopi che la norma statale non riconosceva: eliminare certificazioni per lo stato di handicap che erano e sono cosa ben diversa da quelle per riconoscere l’invalidità civile e le relative provvidenze economiche.

Inoltre, seppur non accolto con la sentenza in discorso, un importante chiarimento è stato quello relativo al riconoscimento dell’efficacia del Decreto ministeriale 2 agosto 2007 che fissa l’esenzione da visite di revisione o verifiche straordinarie in caso di patologie “stabilizzate o ingravescenti”, principio che, nel corso degli anni successivi al ricorso e proprio per impulso di questo, sembra in via di progressiva acquisizione da parte dell’INPS.

Al momento sono in corso attenti approfondimenti, da parte di FISH e ANFFAS, sulle ricadute dirette per le persone con disabilità che si sono viste revocare le provvidenze economiche in forza di quelle disposizioni amministrative dichiarate illegittime.

Si tratta quindi di un sentenza fondamentale perché mette in discussione le modalità delle verifiche già realizzate, mettendo al tempo in dubbio anche quelle successive al 2012.

L’interesse dell’Associazione e della Federazione non è certo quello di contrastare l’individuazione dei falsi invalidi, ma di fare in modo che siano rispettati i diritti fondamentali delle vere persone con disabilità e che i controlli siano condotti con le opportune garanzie, in modo efficace e mirato, evitando inutili disagi e vessazioni.

Per questo ANFFAS e FISH si augurano e richiedono con forza che Governo e Parlamento chiariscano e riformino non solo il piano di verifica sugli accertamenti, ma anche l’intero sistema di accertamento di invalidità civile, stato di handicap e disabilità che risulta ormai obsoleto, farraginoso ed inefficiente.

Tale riforma è prevista nel programma biennale d’azione che il Governo stesso si è impegnato a mettere in atto per garantire il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità.

15/04/2014 www.controlacrisi.org

 
 
 

Le imprese non investono o delocalizzano, lo Stato taglia la spesa, Renzi fa gli show... I bugiardi affascinano gli italiani?

Post n°8785 pubblicato il 16 Aprile 2014 da cile54

L’Istat fa i conti: "ma quali 80 euro..."

Renzi ci racconta palle. Vi avevamo avvertito fin dal giorno delle “slides” a palazzo Chigi, quando promise “1.000 euro per tutti in busta paga il 27 aprile”.

Poi fece slittare la scadenza al 27 maggio per “motivi tecnici”. Poi cominciarono tutti a fare un po’ di conti e a dire – Confindustria in testa – che forse la promessa era stata un po’ eccessiva.

Ora arriva l’Istat a fare i conti precisi. Spiegando che se proprio va tutto bene, e soltanto per i salari più poveri, quelli al limite dell’”incapienza” - insomma: 8.000 euro annui, soglia sotto la quale non si paga l’Irpef – ci potrebbe essere un beneficio inferiore ai 60 euro mensili.

Per i salari appena un po’ più consistenti lo sconto scende rapidamente. Quei “riccastri” che incassano quasi 25.000 euro lordi l’anno (all’incirca 1.300 euro al mese) vedranno invece entrare in tasca meno di 40 euro. Se ne andranno quasi tutti per la Tasi e qualche altra tassucola aumentata qui e là. Ma siate contenti, “questo governo redistribuisce!”.

Le misure del Def, secondo le stime dell’istituto di statistica, potrebbero comunqeu produrre un eggetto contabile positivo sul sul Pil, anche se di appena dello 0,2%. Il fisco, invece, pur incassando quasi 6 miliardi in meno di imponibile Irpef, dovrebbe incassare qualcosa di più - 11,3 miliardi all’anno – a causa della “maggiore spesa per consumi” (Iva, Irpef dei commercianti, tasse delle imprese).

Poca roba per correggere il deficit spaventoso di occupazione, in qualsiasi fascia di età. ’’Dal 2008 al 2013 – ha spiegato l’Istat nel corso dell’audizione in Parlamento sul Def - la perdita è stata di quasi 1 milione di occupati (-984.000 pari al 4,2%)’’.

Le differenze territoriali col Mezzogiorno si sono amplificate, visto che rispetto al 2008 quest’ultimo ha registrato un calo del 9% di occupati rispetto al -2,4% del Nord.

E ’’il moderato miglioramento dei ritmi di attività economica’’ - ’’nel primo trimestre 2014 il Pil è previsto in leggera accelerazione rispetto al quarto trimestre 2013 (+0,2%)’’ - non è tale da scalfire minimamente questo quadro.

Anche per la Banca d’Italia, coinvolta nella stessa occasione, ’’Il 2014 si è aperto con un quadro macroeconomico in lento miglioramento e con primi segnali di ripresa della domanda interna: consumi, investimenti. Ma la ripresa resta fragile’’. A dirlo Luigi Federico Signorini, vicedirettore di Via Nazionale. ’’Per il progressivo riassorbimento della disoccupazione, specie della componente giovanile, più colpita dalla crisi, è necessaria una crescita robusta e duratura. Bisogna che prosegua il graduale miglioramento delle aspettative delle imprese e delle famiglie’’.

Silenzio totale sul soggetto che dovrebbe produrre la “crescita robusta e duratura”. Le imprese non investono o delocalizzano, lo Stato taglia la spesa, Renzi fa gli show...

Claudio Conti

15/42014 www.contropiano.org

 
 
 
 

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Roma, 12 maggio 1977

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