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Dicevamo “figli del mondo” quando mi sono posta il problema del gambiano arrestato, dopo essersi denudato in strada e poi tentato di violentare una donna a Roma, che chiedeva asilo politico. Pensavo come è possibile un’integrazione, una “rieducazione” culturale nella distanza di secoli (mentalità e benessere) che ci divide dalle culture arabo africane, tribali e medioevali.

 Regole, istituzioni e un modello di protesta, di sindacalizzazione, di conquista di diritti che dalla Cina all’Africa vengono, pian piano, oggi acquisiti cento e più anni dopo noi, prima grezzi e violenti, sono storie del mondo.

Ma tant’è, e senza vena polemica, scrivo automaticamente  in risposta ad uno scritto letto stamane, efficace  e  colorito invito al voto per “difendere e blindare le democrazie col doveroso compito di proteggere doveroso compito di proteggere noi, i nostri figli e i nipoti”.  Perchè “Ogni altro distinguo e attenuazione ‘buonista’ è complicità”. Per contrastare il “traffico di esseri umani […] il numero di potenziali ‘soldati” con tanto di intervista  linkata di  Marc Augè, il filosofo del non luogo, rilasciata a ‘l’Espresso in cui sostiene che è guerra il riscatto operaio diventato simbolo di sconfitta per i figli degli immigrati arabi che cercano la rivincita (Francia, contro un nemico nuovo).

In partecontrariata dal pianto dei supplici politici o dal giornalismo italiano, considerato comunque di parte e provinciale dal missionario Alex Zanotelli che rilancia il suo allarme da Confessione Reporter di Stella Pende. 

La giornalista che ha realizzato un’inchiesta sullla difficile realtà quotidiana dei giovani che vivono in Africa,  nel  racconto di Confessione Reporter parte dalle loro storie, ma anche dalle parole di padre Alex Zanotelli, eroico missionario che ha vissuto per oltre 30 anni nella bidonville più grande del mondo, a Korococho, in Kenya.

Ci preoccupiamo – dice Zanotelli in sintesi –  di aspetti relativamente gravi rispetto a quello che può accadere a fine secolo con l’innalzamento delle temperature globali, se non vi si porrà rimedio. L’Africa è diventata un’immensa bidonville e discarica mondiale degli stati del benessere.  Lo sfruttamento dei minori per le miniere di Coltan,  le discariche a grave compromissione di salute e inquinamento ambientale, violenza, guerre, mancanza di diritti  e discriminazioni sessuali fanno degli africani una “bomba umana” pronta a riversarsi  a milioni in Europa. Questo il cielo nero.

Giornalisti italiani, provinciali, chiusi  e una domanda  un voto potra’ arrestare ciò.

 

 

 

 

 

 

 

Guerre latenti? Confessione reporter L’allarme del missionario Alex Zanotelliultima modifica: 2018-07-23T10:09:36+02:00da Dizzly