SUPPOSED TO BE WHITE

INTROSPEZIONE "STIMOLATA"

(Cara Antobi, utilizzo lo spunto dato dal tuo ultimo post per dar risposte a me stesso. Ma se sono dei consigli come tu chiedi, o se sono consigli validi o appropriati al tuo caso proprio non te lo so dire, per quello non inserisco questo come commento al tuo post... più che altro queste righe -alla fine- riguardano me...)

... ma che ti importa se hai voglia di sposarti o no? Se lo vorresti fare tra 1 mese o tra 10 anni? Se tua mamma ti pressa perchè ti vuole vedere accasata/o il prima possibile? Se il tuo ex spara sentenze su cosa è meglio per te? Ma che te ne importa di tutto questo?

Anch'io come te ho i miei desideri, magari certi non ben definiti, come quello del matrimonio. Anch'io ho la nonna che ogni volta che vado a trovarla mi domanda se ho conosciuto qualcuno (e ogni volta la conversazione termina con un malinconico -o pieno di speranza?  - "Vedrai che la ragazza giusta per te non te la ruba nessuno"...) e dei genitori che evitano accuratamente il discorso, e quindi -nel loro tipico modo di operare- significa che vorrebbero vedermi accasato. E ho un'ex che nel mollarmi mi ha detto che ero troppo perfetto, e che avevo bisogno di ben altro... come se potessero esistere delle persone che pensano per noi (anche se talvolta hanno l'intuizione corretta...  ). Tutte queste son cose che non importano niente, secondo me. Compresi i desideri indefiniti.

Io -come te- son sicuro di una cosa: ho voglia di innamorarmi. Di vivere questo innamoramento, di lasciarmi trasportare da esso, di alimentarlo e di non preoccuparmi di tutto il resto. Ma non parlo di una infatuazione che fa battere il cuore! Voglio una condivisione di sentimenti, di ideali, di modi di intendere la vita. Vorrei usare spontaneamente le parole che userebbe lei per descrivere qualcosa, e vorrei che lei creasse frasi che amo sentire. Vorrei che ci sapessimo godere insieme le stesse piccole cose. Vorrei poterla appoggiare in quello che fa e il viceversa: ma non perchè si necessiti di un sostegno, ma perchè si vuole condividere una vita e delle esperienze, in quanto ci si accorge che così diventa tutto migliore... e io questo voglio!

E' vero, talvolta ti assale il dubbio che magari quello che si cerca non lo si troverà mai. E ci si sente mancare una parte. Mi trovo a domandarmi se magari io non desideri troppo, in fin dei conti. Dall'altro lato, cosa è che do io? Mi comporto come vorrei che la mia partner si comportasse con me? Sono chiuso nei miei bisogni? Cerco una risposta emotiva ai miei desideri? Garantisco le sicurezze che cerco, o meglio, di cui lei ha bisogno? Ho una visione troppo unilaterale del rapporto?
Io penso che se cerco di fare del mio meglio per migliorare me stesso, se mi lascio guidare dalla semplicità e dalla schiettezza di pensiero e di azione, se trovo una spiegazione positiva di quello che di volta in volta capita, se cerco di risolvere i problemi che emergono con spirito aperto, se desidero comunicare e non chiudere porte in faccia, se porto un infinito rispetto per la mia lei e la sua vita, se le presto ogni attenzione che mi è possibile, se non mi limito (nel senso di non dire mai: "Io sono questo, prendere o lasciare") ma cerco un intelligente e continuo accomodamento di me stesso... se insomma mi concentro su quello che faccio cercando di fare del mio meglio, alla fine cosa ho da rimproverarmi o da spaventarmi?

A tutto il resto non ci penso, e non ci voglio nemmeno pensare. Mi andrà male? Soffrirò? Mi sentirò solo? I miei criticheranno le mie scelte? Gli altri non capiranno perchè mi comporti in un certo modo? Non lo so.  So però che la soluzione verrà da sè, giorno dopo giorno. E si cercherà di fare in modo che sia la soluzione migliore possibile, ogni volta. Perchè tale soluzione -ed è una certezza- esiste sempre.