SUPPOSED TO BE WHITE

ACQUA IMBOTTIGLIATA

Quando l'azienda dove lavoro ha istituito la mensa, sono stato oggetto di molta curiosità da parte dei miei colleghi. Infatti giungevo al desinare accompagnato da una graziosa sportina, dalla quale emergevano (e tutt'ora emergono) posate, bicchiere e bottiglia d'acqua.
Se le posate e il bicchiere si potevano a prima vista giustificare con la scomodità di quelle di plastica usa e getta fornite dalla mensa, la bottiglia d'acqua si configura veramente come una singolarità, dato che la mensa regala bottiglie d'acqua (sia naturale che frizzante).

Sollecitato con il dovuto tatto a fornire spiegazioni (... immaginate una trentina di operai che lavorano in una officina meccanica e che notano un qualcosa a prima vista strano in un loro collega che lavora negli uffici e che dovrebbe essere pensante... non so se rendo il quadro...) , ho esplicitato il mio punto di vista.
Che è il seguente. Si pensi ad una azienda di cinquanta persone, come la mia. Due bottiglie d'acqua al giorno per persona. Sono 500 bottiglie alla settimana. Quindi ci vuole un furgone alla settimana per portare l'acqua alla mia azienda. Nella sola provincia di Treviso ci sono circa 148 mila dipendenti di aziende analoghe. Quindi, presumibilmente, un milione e mezzo di bottiglie d'acqua ogni settimana devono essere movimentate in questa sola provincia per i pranzi aziendali... e di conseguenza si ha un associato inquinamento, aumento di traffico, necessità di nuove infrastrutture, degrado del territorio, peggioramento in sostanza della qualità della vita.
Senza nemmeno poi contare il problema della plastica: solo in Italia 200.000 tonnellate/anno da produrre prima (e per fare un chilo di PET ce ne vogliono due di petrolio) e da smaltire poi (come? discarica? inceneritori?)

In genere si è poco abituati a pensare alle conseguenze di certe piccole azioni, e soprattutto che da consumatori si ha il potere di indirizzare il mercato semplicemente operando delle scelte all'atto dell'acquisto.

In particolare poi è proprio controproducente comprare l'acqua in bottiglia: quella dell'acquedotto è di sicuro più sana e più controllata di quella industriale, oltre che molto più economica. E parlo con cognizione di causa: lavoro da anni nel settore dell'imbottigliamento industriale, e ho amici ingegneri chimici che lavorano nella depurazione delle acque, con cui discuto di queste cose.
In più rischia di passare per sottinteso un sottile concetto, a mio avviso molto dannoso: che occorre pagare dei privati per avere l'acqua. L'acqua invece deve essere un bene comune... sì da pagare, ma pubblico, di tutti.
Per finire tale commercio è controllato da aziende multinazionali, e non occorre che aggiunga nessun altro commento alla faccenda. Tali ditte sono infatti famose per mettere al primo posto la qualità della vita delle persone e del pianeta e solo poi -a grande distanza- il fatturato...

E allora un grazie a chi mi ha fornito il link per poter aderire ad una iniziativa a mio parere intelligente: rendere illegale la pubblicità dell'acqua imbottigliata. Perchè è la pubblicità alla fine che fa sembrare a tutti che l'acqua in bottiglia sia migliore, cosa in realtà ripeto non vera.

Tanto per dire, negli Stati Uniti le aziende che imbottigliano l'acqua ammettono candidamente di attingerla dagli acquedotti (sull'etichetta tali bottiglie hanno la scritta "purified") ... qui in Italia invece ogni tanto vengono solo pescate a farlo (Acqua San Benedetto docet).

Quindi, se proprio volete chiudere il cerchio facendo una ottima cosa, oltre a firmare l'appello, smettetela di comprare acqua imbottigliata!!!