SUPPOSED TO BE WHITE

QUELLA COSA LÁ CHE MI INTERESSA TANTO

Non avrei mai pensato che la ricerca di un posto dove vivere potesse nascondere tali complicazioni.
Ieri sera andavo alla ricerca del padrone di un piccolissimo rustico abbandonato (vero mio intimo desiderio: ricostruire qualcosa in prima persona secondo i miei criteri), che finora era sfuggito alla mia attenzione. Una volta trovatolo, al solito, mi ha detto che tale ammasso di macerie non era in vendita. Ho provato a supplicarlo, a smuoverlo in qualche maniera, gli ho suggerito di notare quanto fossi magro e deperito, che lui una casa ce l'aveva già, che per noi giovani è difficile trovare qualcosa di accettabile, gli ho detto che ero disperato... ma niente, non c'è stato niente da fare.

Tutto intristito e sovrappensiero allora sono ritornato presso uno degli appartamenti più interessanti che avevo visto la settimana scorsa. Avevo notato infatti che il mini accanto a quello a me proposto era già abitato: mia intenzione era capire da chi lo occupava se si fosse trovato bene con l'agenzia e con il costruttore, se lo stabile e la zona fossero soddisfacenti, o comunque carpire qualunque informazione utile. Inoltre volevo vedere che gente già ci abitava. Non sono uno che fa una spesa del genere se non son più che sicuro di tutto.

E allora arrivo là, e noto che tutte le porte e le finestre dell'appartamento occupato sono già aperte. Bene, mi dico, perlomeno c'è qualcuno in casa. Scendo dalla macchina e sento pure musica, che subito smette però appena chiudo la portiera. Mi avvicino al giardinetto, provo a gettare un'occhiata all'interno ma non vedo nessuno. Allora mi accosto al cancelletto, e comincio a cercare dove sia il campanello. Son là che non vedo alcunchè, che spunta dall'appartamento una ragazza, all'incirca sui venticinque-trent'anni.
Educatamente mi presento, e le dico che ero stato lì a vedere l'appartamento accanto la settimana scorsa, e che se possibile mi sarebbe piaciuto avere l'impressione di una persona che già ci abitava.

Così vengo a sapere che è single e che mi aveva visto la settimana scorsa, che le piace andare in discoteca e a sciare, che le piace andare in moto, le piace lo snowboard, che è uscita di recente con un ragazzo a cui lei ha dato 33 anni ed in realtà ne ha 27, e che era buffo che invece a me ne desse 26-27 ed in realtà ne ho trenta.

Allora -visto che l'appartamento viene acquistato al grezzo avanzato e poi finito secondo i gusti dell'acquirente- le domando se ci fossero problemi con i costruttori, se fossero veloci e lavorassero bene.

Mi spiega che lei lavora in una scuola, ma che talvolta ci va con tre ore di sonno e allora diventa intrattabile. Che alla domenica mattina poi le piace mettersi in costume davanti casa a prendere il sole, e che passa sempre il solito vecchio maniaco che con la scusa di far passeggiare il cane le fa i raggi x. Che sicuramente io quando andrò là ad abitare farò la stessa cosa dato che noi ragazzi siamo tutti uguali, ce l'abbiamo scritta lampeggiante in fronte quella cosa là che ci interessa tanto.

Un attimo perplesso, le domando se ha dovuto sostenere anche le spese per l'allacciamento degli impianti a parte.

E così scopro che probabilmente sono un mammone, dato che sto cercando di uscire di casa a 30 anni e non prima, e che non saprò neanche farmi le più semplici faccende domestiche. Sissì, che adesso scherzo e le dico che son capace anche di fare lavori di sartoria, ma che in realtà mi trovo sempre tutto pronto. Che lei però sarà disponibile a darmi una mano, ma che si sappia che la sua tariffa è di 14 euro l'ora, 13,5 se vado ad abitare là accanto. Ma poi ci sarà mia mamma che arriverà coi cestelli delle vivande -perchè io non mi arrangio-, e che insomma se volevo potevo dare un'occhiata a quanta luce entra nell'appartamento e a come lo ha sistemato, tanto per farmi un'idea di come potrebbe venir fuori alla fine.

Accetto di entrare, ed effettivamente l'appartamento come lei l'ha fatto sistemare è davvero molto bello. Le faccio i complimenti perchè ha avuto buon gusto nello scegliersi le finiture.

Lei mi dice che ha girato molto per trovare i mobili, ma che quando arrivano i suoi amici fa mettere loro le pattine, perchè c'è una sabbietta stupida che entra da fuori, e che va a fare la spesa poche volte, ma ci impiega molte ore quando va perchè perde un sacco i tempo a leggere tutte le etichette dei prodotti. Infatti le è sorta una intolleranza ai conservanti, e quindi deve stare attenta. Tra l'altro da quando le è sorto tale problema è dimagrita parecchio, e dato che a me piace lavorare a maglia potrei farle un vestito, bello scollato ma stretto sulle poppe, oppure potrei offrirle un caffè, oppure quando passo la domenica mattina per di là a guardarla come il maniaco mentre prende il sole avrei potuto fermarmi, dato che non beve il caffè, se non quando torna alle 4-5 di notte e poi deve andare a lavorare. E insomma lo voglio sì o no il numero di telefono? Ma quello del costruttore ovviamente, che così risparmio le spese d'agenzia, ma se voglio il suo se ne può anche parlare, insomma quale voglio dei due?

Ovviamente, le chiedo se può darmi quello del costruttore, grazie.

Mi guarda un attimo, e poi mi dice che ah sì ce l'ho proprio scritta in fronte lampeggiante quella cosa là che mi interessa tanto, ma che i ragazzi si dividono in due categorie, quelli che lo ammettono spudoratamente e quelli invece che lo nascondono. E che io probabilmente sono del primo tipo, anche se fingo di essere del secondo e probabilmente sono un mammone, ma che ne sa lei, per quello che ne sa potrei avere un sacco di ragazze in giro, ma là ci sarei venuto ad abitare da solo? Sì? E non c'hai la ragazza? No?!? Ma mi sa proprio che non me la conti giusta, tu, e che insomma ti do il numero del costruttore e poi ti do anche il mio, come non mi chiami? io te lo do, poi vedi tu! Non mi chiami? Dai insomma dammi il tuo. Ti ho fatto uno squillo, anche tu c'hai il mio adesso. Mi offrirai un gelato allora, per la consulenza.

Così alla fine sono tornato a casa, con le idee davvero poco chiare su questo benedetto appartamento. Ho telefonato al costruttore, il quale mi ha detto che ha quelli che ho già visto come possibilità di scelta. Niente altro, perchè ha smesso di costruire, in quanto c'è grossa crisi nelle vendite. Questo l'avevo già notato: telefono per un annuncio, e quando vado a visionare in loco l'appartamento ne spuntano altri 10 di liberi e disponibili. Oppure trovo palazzine completamente vuote, anche da anni. Se ci si pensa è logico, mi ricordo che alle elementari mi insegnavano che in Italia eravamo 56 milioni, adesso siamo circa 60: ma quanto è stato costruito negli ultimi anni? Qua nelle mie zone dei paesi son più che raddoppiati. E allora vado ad investire tutto quel che ho per comprarmi un mini di cui magari poi non riuscirò più a disfarmi?

Questo fatto della casa sembra essere veramente di difficile soluzione.