SUPPOSED TO BE WHITE

SAUDAGI

Il mio computer ormai è l'equivalente di un calderone medievale, sprizza file da ogni dove, frammenti dimenticati chissà quando e concepiti chissà perchè. Oggi è spuntato un post che avevo scritto una sera di tanto tempo fa, penso prima delle vacanze estive, e poi non pubblicato per un motivo che ora come ora non mi ricordo. Vado col post perduto.

Oggi riunione di lavoro. Protagonisti io, Brazoea e il Megaboss da una parte, tre clienti molto gentili, tranquilli ed educati di una multinazionale scandinava dall'altra.

Cominciamo pronti e via con una bella ora di ritardo, in scioltezza, perchè il Megaboss era impegnato nello "stimolare" adeguatamente alcuni miei colleghi. I tre clienti ci fanno gentilmente notare che hanno parecchie cose di cui discutere, ma Brazoea li liquida subito dicendo che avremmo poi recuperato molto in fretta (ormai sta imparando anche lui che le cose le decide solo il Megaboss, sia per noi che per i clienti... e questo di solito non richiede molto tempo...)

Poi finalmente si comincia e la mattina direi si sviluppa in maniera piuttosto professionale. Il patatrac arriva all'ora di pranzo. Brazoea sa che non deve lasciare me e il Megaboss da soli, perchè facciamo danni, ma pensava che durante il break per il lunch (scusate, ma arrivo diretto da una lunga sessione di inglisc...) la faccenda potesse considerarsi abbastanza sotto controllo.

Esattamente 16 secondi dopo che Brazoea ci aveva lasciato soli in sala riunioni con il pranzo a disposizione, il Megaboss mi guarda a e mi fa:
"Che non sia il caso di prendere anche qualche bottiglia di prosecco?!?"

Non me lo faccio ripetere due volte... accolgo subito l'input e dopo pochissimo sto già rientrando in sala riunioni con quattro bottiglie in mano. Il Megaboss stappa e mi domanda (in inglese, ma traduco per comodità del lettore):
"Akilleys, ne vuoi anche tu?"
E io : "Beh, so che se non bevo è come se avessi già perso il posto, quindi mi adeguo alle direttive aziendali..."

Lì il gruppo si scioglie in una risata, e al rientro di Brazoea (in tutto si è assentato non più di sette minuti...) siamo già avanti di due bicchieri. Questo lo scombussola un po', perchè si arrivava a quel punto non prima di metà pomeriggio di solito... al che incerto e confuso domanda se eravamo già alle firme sui contratti. Ottimo motivo per una risata (chissà perchè poi...) e per inaugurare il terzo giro.

A quel punto (nemmeno l'una del pomeriggio...) la riunione è già andata. Annoto solo alcuni momenti salienti.

ore 13.30: Brazoea comincia a dire ai clienti che è stufo di ripeter loro sempre le stesse cose, e che dovrebbero leggersi tutta la storia di questo progetto per così poter andare avanti. I clienti naturalmente sapevano la storia del cliente che ha sempre ragione, una regola non tanto apprezzata però dalle mie parti...

ore 14.10: il Megaboss si lancia in un lungo monologo e colto da un raptus di bontà insegna ai clienti come devono fare il loro lavoro, spiegando loro cosa ci devono ordinare, come, quando e quasi quasi fa annotare a Brazoea anche un costo per la consulenza che molto gentilmente e molto democraticamente sta rilasciando.

ore 14.50: Il Megaboss afferma che c'è un responsabile per il progetto, che può decidere in piena autonomia senza consultare nessuno... io guardo Brazoea... e scoppiamo in una risata, alla quale si unisce anche il Megaboss, accortosi di averla proprio detta grossa stavolta. I clienti ci guardano esterrefatti e non capiscono... in compenso bevono...

ore 15.25: mi rendo conto che stanno decidendo cose che richiedono molto più tempo di quello che abbiamo a disposizione come azienda: lo faccio notare, e il Megaboss mi risponde fresco fresco: "Embè, che problema c'è? Fai a meno di fare le vacanze estive e quelle di Natale e lì recuperiamo il tempo necessario...". Alchè mi chiudo in dignitoso silenzio, e sollecitato adeguatamente da un cliente confido che non aprirò più bocca perchè ci terrei a tornar a casa almeno di notte...

ore 15.45: spunta qualche altra bottiglia ed il Megaboss spiega una affascinante nonchè convincente teoria secondo la quale si è obbligati a berle tutte altrimenti il loro contenuto evapora, la qual cosa sarebbe oltremodo insopportabile.

ore 16.05: carichiamo di peso i clienti ormai ridotti in condizioni inaccettabili in taxi, e diciamo all'autista che punti sempre verso nord e non si fermi finchè loro non hanno smaltito la balla... fatti due conti, giusto giusto il tempo di arrivare fin lassù in Scandinavia...

Quando l'ho riletto, mi è quasi venuta nostalgia di quei tempi...
... e forse mi è anche venuto in mente perchè quella sera poi non ce l'avevo più fatta a pubblicarlo...