SUPPOSED TO BE WHITE

MATURA, AKILLEYS, MATURA...

TIPOLOGIA D - TEMA GENERALE
TRACCIA

COMUNICAZIONE - Comunicare le emozioni. Un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una mail. Così idee e sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni, in maniera veloce e funzionale. Non è possibile definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenza delle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini. Quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, impronte, odori e attesa, tanto quella di oggi è impersonale e immediata. Discuti la questione proposta illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze, gli aspetti che ritieni più significativi.

SVOLGIMENTO

E' fuor di dubbio che ogni innovazione tecnologica introduca dei cambiamenti nelle abitudini degli esseri, siano essi umani che non. Infatti, giusto per non avventurarsi in voli pindarici con astrusi esempi non aderenti al tema, anche nel caso dei nuovi mezzi di comunicazione questi sono andati a variare non solo i comportamenti delle persone, ma anche quelli di alcune categorie di animali, come per esempio i piccioni, i quali ora non sono più viaggiatori con il classico bigliettino attaccato alla zampa, e per di più devono guardarsi bene dall'avvicinarsi a qualche ripetitore, in quanto pare che le onde elettromagnetiche li facciano un po' sbarellare.
Ma torniamo al focus della questione, che è l'impatto che mail e sms hanno avuto nelle relazioni tra persone. Io penso che questi mezzi di comunicazione non abbiano granchè modificato la comunicazione fisica tra le persone, in quanto questa risponde a primordiali ed animaleschi istinti che non si chetano spedendo o ricevendo un sms: la forma personale e di contatto a mio parere è salva, e mi sentirei di aggiungerci pure un "per fortuna!"
Ciò che invece a mio parere è cambiato è di sicuro il tempo intercorrente tra le varie comunicazioni. Infatti in molti casi si è accorciato di parecchio quel momento di attesa tra un messaggio ed la sua risposta. Penso per esempio alla coppia innamorata di una volta, quali i miei genitori nei momenti precedenti al matrimonio (non che dopo non fossero più innamorati, è che poi vivendo insieme non necessitavano più dei mezzi di comunicazione per parlare...), i quali mantenevano una corrispondenza epistolare dato che abitavano distanti. Quindi magari mio papà scriveva una lettera, che arrivava dopo due giorni a mia mamma, che elaborava una risposta, la quale ritornava dopo alcuni giorni a mio papà. E questo processo magari durava anche 5 o 6 giorni, nei quali mio papà era giocoforza costretto a modulare tutti i suoi impulsi interiori: "Mi amerà ancora?" "Che penserà di me?" "Che starà facendo?" "Il pollastro che le fa la corte quando non ci sono sarà ancora là nei paraggi?" Tutte domande queste di cui il mio povero papà si faceva carico con la sua sola testolina, con un ovvio sovradimensionamento quindi delle sue capacità di sopportazione psicologiche.
Mentre ora non sai cosa sta facendo il tuo partner? Zac, un sms è fatta. E questo non si può non dire che sia una vera cura ricostituente per ogni sorta di nevrosi. Perchè l'essere nevrotico e senza capacità di discernimento si farà prendere la mano, comincerà a scrivere sms a raffica, anche per i motivi più banali (per la gioia dei manager della Vodafone, della Wind, eccetera...), e alla fine riterrà l'sms indispensabile per la sua esistenza, sviluppandone una vera e propria dipendenza fisico-psicologica.
E l'aspetto più significativo secondo me è proprio questo tipo di cambiamento di cultura che ci si sta portando appresso. Mentre una volta, diciamo nel 1996 tanto per dire, le persone non si scambiavano sms, la mamma ti lasciava andare a fare la spesa senza chiedere che ti facessi sentire appena arrivato, e agli esami di maturità il tema di italiano generale verteva sulla comunanza tra la matematica e la poesia -in quanto entrambe frutto dell'immaginazione umana (una traccia su cui l'Akilleys aveva dato il meglio di sè...)- ora, nel 2008, la mamma ti tartassa con gli sms ad ogni passo, la morosa pretende un aggiornamento in tempo reale del tuo grado di innamoramento, e l'immediatezza/impersonalità dell'attuale modo di comunicare diventa traccia di un esame di maturità.
Cioè gli insegnanti che compilano le tracce degli esami di maturità, che da persone già mature da un pezzo dovrebbero elevarsi dall'uso nevrotico (o poco consapevole) che alcune volte si fa di queste come di altre tecnologie, si limitano a constatare l'avvenuto cambiamento culturale senza porlo minimamente in discussione. Preferendo quindi cadere in un bel discorso generalista che sa tanto di luogo comune (come se questi fossero il nostro unico habitat), e in questo modo anche loro legittimando di fatto l'esistenza di un qualche essere che per ogni sms inviato (anche per quelli inutili) va in sfasamento se non riceve una risposta.

(prima di darmi un voto basso, leggete un altro svolgimento: eh... c'è chi si merita di meno... dai...)