Creato da falco58dgl il 26/09/2005

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Blog di narrativa, suggestioni di viaggio, percorsi interiori, sguardi sul mondo.

 

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"Diecimila e cento giorni" è stato pubblicato!

Post n°8 pubblicato il 23 Ottobre 2005 da falco58dgl

La prima sensazione è lo sconcerto. Guardo la copertina perplesso, come se contenesse una fotografia sconosciuta, la prua di una barca a motore sullo sfondo di acqua increspata, vegetazione tropicale esuberante e un cielo a volta dal colore intenso. Eppure l’ho vista tante di quelle volte che il viaggio sulle rive dell’Usumacinta mi appare recente, quasi non fossero passati più di tre anni da quando mio figlio e io ci siamo avventurati nel cuore segreto del Chiapas.
Guardo il dorso del libro, solido, ampio, che sembra contenere più delle 230 pagine di testo, lo giro, leggo la quarta di copertina, Apro il libro con cautela, come se temessi di trovarmi di fronte alla scrittura di un estraneo a cui ho prestato nome e cognome o a un insieme di pagine bianche beffardamente numerate.
Leggo una pagina a caso.
“Riccardo si sente male verso le quattro del mattino. Si sveglia con la sensazione di qualcosa che striscia verso di lui. Si siede sul letto, tastando con le mani la superficie del materasso. Non trova nulla, solo un lenzuolo attorcigliato dai movimenti nervosi del suo corpo durante il sonno.
Si alza, va in tinello, accende la luce, si siede sul divano. Di nuovo quella sensazione di una presenza che si muove e gli viene incontro, facendo vibrare il pavimento.
Balza in piedi, scruta per terra, non vede nulla, se non le mattonelle impolverate e lievemente incrostate dalla sporcizia rappresa. Va in bagno quasi di corsa, si chiude a chiave, prende due compresse e le inghiotte senza acqua, sforzandosi di deglutire, anche se sente la bocca arida e secca. Adesso il rumore strisciante è fuori della porta del bagno, sembra che voglia scivolare sotto e riemergere dall’altra parte.
Riccardo respira rumorosamente, cercando di inalare aria, si dice “non è nulla, non è nulla” con il tono di un bambino terrorizzato dal buio. Pensa che deve aprire la porta e uscire, si è messo in gabbia da solo. Mentre gira la chiave per mettersi in salvo, avverte che il rumore è entrato dentro di lui, gli vibra in testa con un suono simile a quello di un rettile che si muove lungo le pareti del cranio…”

Adesso non mi sento più sconcertato, leggo le pagine in modo disordinato, torno indietro, salto da un punto all’altro, balzo in avanti, leggo le epigrafi che introducono ognuna delle quattro parti del romanzo. Sento venir su un’ondata di calore che s’irradia dalla bocca dello stomaco e, all’improvviso, vengo assalito da un’assurda allegria, ho un desiderio trascinante di GRIDARE A TUTTI che il mio romanzo è uscito, esattamente un anno dopo che avevo iniziato a scriverlo, in una Torino precocemente autunnale e grigia, in un giorno identico a questo.
Mi attacco al telefono, mando una decina di mail, non riesco a stare fermo. Ho scritto il testo con un coinvolgimento violento, non potevo smettere di scrivere, continuavo fino alle tre, alle quattro del mattino, impastando fantasie, trasfigurazioni di eventi vissuti, luoghi e condizioni di vita.
E’ curioso che mi venga in mente tutto questo proprio nel momento in cui il romanzo cessa di essere mio per diventare qualcosa che ciascun lettore filtrerà attraverso la propria griglia di significati, di percezioni, di sensibilità personali.
Però, vi confesso, oggi mi sono sentito come un adolescente al suo secondo appuntamento d’amore, quello in cui scoprirà se la ragazza cui vuol bene sarà disponibile ad andare oltre un semplice bacio…

Claudio "Writer" Martini

Writer_@libero.it

http://www.writer-racconti.org/

Claudio Martini, "Diecimila e cento giorni", Besa Editrice, 228 pagine, 13 euro.

Commenti al Post:
sorgente55
sorgente55 il 23/10/05 alle 17:45 via WEB
Complimenti, falco. Sembra un libro molto interessante. Si trova già in libreria oppure come lo posso reperire?
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 23/10/05 alle 20:01 via WEB
Grazie, Sorgente. La prima edizione del libro è riservata alle prenotazioni che sono arrivate numerose. Dal 10 Novembre, il romanzo si trova in libreria a Torino, Milano, Lecce. da Gennaio, lo si trova in tutte le librerie italiane. W.
 
   
sorgente55
sorgente55 il 24/10/05 alle 01:51 via WEB
Falco, magari mandami un messaggio su digiland e spiegami come si può prenotare il tuo libro. Sarei interessato ad averlo.
 
andrealiberodgl
andrealiberodgl il 23/10/05 alle 17:59 via WEB
Hai descritto molto bene le sensazioni di un autore alle prese con il suo nuovo libro. Mi hai fatto venire voglia di comprarlo :-) Complimenti!
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 24/10/05 alle 00:38 via WEB
Grazie, Andrea. Ho scritto il testo in un momento di particolare euforia, ma devo dire che, in questi giorni, ho ricevuto dai lettori riscontri positivi. W.
 
fuoconellevene1
fuoconellevene1 il 23/10/05 alle 18:34 via WEB
In bocca al lupo per il tuo libro. Il tuo pezzo rende alla perfezione la gamma di sensazioni che una persona può provare nel momento in cui si trova davanti alla sua "creatura".
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 24/10/05 alle 00:40 via WEB
Grazie, fuoconellevene. Sono felice di essere riuscito a trasmettere questa sensazione, insieme intensa e frastornante. W.
 
isadora48
isadora48 il 23/10/05 alle 23:30 via WEB
Ora tocca a noi lettori scoprire le sensazioni che proveremo nel leggere il tuo romanzo. Ciò che hai scritto in questo messaggio mi induce a ordinare una copia del libro con grande piacere. Ti auguro il successo che meriti. Isadora
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 24/10/05 alle 00:43 via WEB
Isadora, grazie di cuore. Spero che tu possa provare le stesse sensazioni che ho provato io nello scrivere le pagine del libro. Fammi avere poi le tue impressioni quando lo avrai letto. W.
 
francesca_dgl
francesca_dgl il 24/10/05 alle 00:56 via WEB
Hai descritto le tue emozioni in modo davvero coinvolgente. Leggerò sicuramente il TUO romanzo e ti scriverò "le mie percezioni" di lettrice attenta e coinvolta: lo farò con immenso piacere. In bocca al lupo Francesca
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 24/10/05 alle 01:09 via WEB
Francesca, sono veramente contento di averti coinvolto nelle mie sensazioni. Scrivo per quello, per gettare un ponte tra il mio immaginario e quello dei lettori. Se ti va, scrivi le tue impressioni sul blog oppure nella mia mail writer_@libero.it W.
 
Ya_mina
Ya_mina il 24/10/05 alle 22:17 via WEB
Falco, ho letto "Sguardi" e tutti i racconti presenti nel tuo sito. Apprezzo molto la tua scrittura e non vedo l'ora di leggere il tuo romanzo. Il titolo è accattivante e la copertina è splendida. Sui contenuti, non ho dubbi: sarà senz'altro un piacere leggerti. Complimenti per questo messaggio dal quale si percepisce il forte coinvolgimento con cui hai scritto il romanzo. Anch'io, come qualcuno ha già detto, ti auguro il successo che meriti. Yamina
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 24/10/05 alle 23:05 via WEB
Yamina, sono felice di sapere che mi segui da tempo e apprezzi la mia scrittura. Rispetto a "Sguardi", che consiste di racconti brevi legati insieme dalla tematica dei luoghi e delle patologie quotidiane, "Diecimila e cento giorni" presenta una struttura più unitaria, sviluppa un intreccio che si protrae nel tempo e mette in relazione vicende diverse e "parallele" che trovano un punto di intesi finale. Ti ringrazio moltissimo degli auguri e ti mando un bacione rotondo. W.
 
aironeblu62
aironeblu62 il 26/10/05 alle 00:34 via WEB
Complimenti per il libro,falco :-)
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 26/10/05 alle 15:37 via WEB
Grazie di cuore, airone. W.
 
giorgio_marchesi
giorgio_marchesi il 26/10/05 alle 00:56 via WEB
Falco, mi sembra di capire, leggendo anche altri messaggi, che il romanzo si svolge in America Latina. Io ho vissuto in Argentina per un paio di anni e ne conservo un bel ricordo. Hai anche tu vissuto esperienze simili?
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 26/10/05 alle 15:35 via WEB
Sì, Giorgio. Ho vissuto in Messico per quasi sei anni ed è stato un periodo felice della mia vita. Ho con l'America Latina un rapporto intenso, di forte coinvolgimento, che si è mantenuto nel tempo. La foto di copertina è un'istantanea del fiume Usumacinta che scorre tra il sud del Chiapas e il Guatemala. Mi è sembrata un'immagine adeguata, poiché il romanzo si svolge in buona parte in quelle zone. Ciao. W.
 
isadora48
isadora48 il 01/11/05 alle 17:55 via WEB
Falco, ho letto il romanzo. Davvero bello. Mi è piciuto il modo in cui lo hai strutturato: un intreccio di personaggi, vicende, che introduci progressivamente e che catturano fino alla conclusione. Offri, oltre a una lettura densa, fluida e coinvolgente, un ottimo "gioco" di ricomposizione: la scansione temporale, il salto tra i luoghi, i personaggi tutti protagonisti, le immagini nitide, gli eventi, la cronologia diversificata, un velo di mistero iniziale che si svela progressivamente e che, in uno degli ultimi capitoli, mi ha molto coinvolto. C'è un'intera generazione, c'è anche la storia di Paesi molto diversi fra loro, ci sono approdi che aprono nuovi orizzonti. Complimenti, di cuore. E grazie. Isadora
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 01/11/05 alle 19:41 via WEB
Isadora, Il tuo commento è emozionante. Ritrovo nelle tue parole le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere il romanzo: quella voglia che mi ha incatenato al monitor per ore e ore tuttti i giorni, a dipanare le storia tra presente e passato, tra Italia, Perù, Nicaragua, Guatemala, Chiapas, Kosovo. Le sensazioni che provavo nel tratteggiare i personaggi, nel farli interagire tra di loro. Grazie di cuore, un abbraccio. W.
 
pixie30
pixie30 il 01/11/05 alle 20:24 via WEB
Anch'io ho letto il romanzo, Claudio. Mi ha praticamente "incatenata". Leggevo i capitoli e mi dicevo: "ne leggo ancora un paio". Ma non riuscivo. Volevo continuare, per sapere di più, per conoscere lo sviluppo degli eventi. Ho letto tante storie, ho visto luoghi e Paesi diversi fra loro, ho letto frammenti di storia, ho "conosciuto" e seguito il percorso di vita di persone disperate, coraggiose, deluse, tenaci, appassionate, forti. Poi, elemento importantissimo, ho sempre sentito - mentre leggevo - il tuo coinvolgimento emotivo. E' come se mi avessi guidato nella lettura offrendomi, tramite una tecnica che non percepivo predeterminata, ma piacevolmente spontanea, un insieme di emozioni che si sono scolpite nella memoria. Il risultato è stato appagante. Non ho mai saltato una riga, nemmeno provato un momento di stanchezza. Complimenti. Grazie per avermi regalato quattro piacevoli ore in una giornata grigia :-) Alessandra
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 02/11/05 alle 02:07 via WEB
Alessandra, il tuo commento mi ha veramente colpito. Sono particolarmente contento che il romanzo sia risultato avvincente, introducendoti in un flusso di storie che non volevi interrompere. Le tue notazioni sui personaggi e sul mio coinvolgimento emotivo nello scrivere il libro sono "reali" e mi motivano a continuare. Grazie. W.
 
sorgente55
sorgente55 il 02/11/05 alle 16:30 via WEB
Falco, sono arrivato alla fine della seconda parte -"immersione"- e devo dire che trovo il tuo libro appassionante. I capitoli brevi facilitano la lettura e l'alternarsi dei punti di vista rende il tutto molto dinamico e vivo. Mi piace anche la caratterizzazione dei personaggi che crescono e cambiano il loro modo di esprimersi e percepire la realtà col passare del tempo. Quando lo finisco, ti scrivo le mie impressioni per esteso. Grazie. A risentirci.
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 03/11/05 alle 01:42 via WEB
Sorgente, mi fa molto piacere la tua valutazione. Ho dato al romanzo una struttura a frammenti concatenati proprio per rendere la lettura più fruibile e avvincente. Mi sembra molto pertinente la tua osservazione sui personaggi (credo che tu ti riferisca soprattutto allo studente) che cambiano modo di esprimersi e col tempo acquisiscono una maggiore capacità di "leggere" la realtà. Grazie per l'apprezzamento. W.
 
ossimora
ossimora il 05/11/05 alle 00:43 via WEB
Mi hai immediatamente coinvolto con il racconto del tuo impatto col tuo libro..finalmente ...partorito.TI invidio!!!!E'una cosa stupenda.Lo leggerò.
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 05/11/05 alle 15:14 via WEB
Grazie, ossimora. Sono contento che tu ti sia immedesimata nelle sensazioni che ho cercato di descrivere. Se leggi il romanzo, fammi poi avere le tue impressioni. Un abbraccio. W.
 
francesca_dgl
francesca_dgl il 06/11/05 alle 18:36 via WEB
Ho letto il romanzo. Mi è piciuto molto, è corposo. I capitoli brevi regalano una lettura scorrevole e il tuo modo di scrivere è davvero avvincente. La lettura è vivace e cattura l'attenzione, anche attraverso la struttura che hai dato al romanzo. Ho apprezzato l'inserimento graduale dei protagonisti e la narrazione delle loro storie individuali, in funzione delle singole personalità e degli eventi comuni, il salto temporale, l'evoluzione interiore, le immagini, la parte dedicata ai movimenti del '77 e un frammento della storia dell'America Latina, egregiamente descritta. La conclusione è splendida: quei personaggi, ora, fanno parte del mio immaginario e mi è capitato di pensare a cosa riserveranno loro i prossimi diecimila e cento giorni. Perché le storie sono reali, vivide, coinvolgenti. Si parla della mia generazione... Complimenti, Claudio. Francesca
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 06/11/05 alle 20:27 via WEB
Francesca, il tuo commento mi sembra attento, approfondito e molto lusinghiero. Mi fa piacere che tu abbia colto la dimensione generazionale che il romanzo cerca di ricostruire e che tu abbia apprezzato il contesto dell'America Latina, che ho sempre percepito, al di là dei problemi che l'affliggono, come un territorio di libertà. Ti ringrazio di cuore, un abbraccio. W.
 
andrealiberodgl
andrealiberodgl il 07/11/05 alle 11:27 via WEB
Ho finito il tuo romanzo ieri sera. Davvero bello,è difficile staccarsi, sei quasi obbligato ad andare avanti, trascinato dalle storie che giocano tra presente e passato. La parte che mi è piaciuta di più è la descrizione del viaggio dal Nicaragua al Chiapas: bella, evocativa e intrigante. Grazie. Andrea.
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 07/11/05 alle 21:26 via WEB
Andrea, ti ringrazio molto per il tuo apprezzamento. Il viaggio che il protagonista compie è uno spostamento alla ricerca di una residenza, di una collocazione in quel continente "materno e generoso". W.
 
Ya_mina
Ya_mina il 07/11/05 alle 13:54 via WEB
Le aspettative non mi hanno deluso. Ho apprezzato le storie, i contenuti, una scrittura vivace. La struttura del romanzo, il ritmo variabile che rende le singole storie e le descrizioni interiori realistiche e coinvolgenti, offrono una lettura vivida. Mi è piciuto il modo in cui hai portato avanti le storie di Riccardo e Fatima, caratterizzate da uno stile stupendamente adeguato alle loro personalità, ai loro disagi dai quali cercano, gradatamente, di uscire. Ho trovato molto belli i discorsi interiori di Consuelo e la progressiva evoluzione dello studente (quest'ultimo narrato in prima persona; una tecnica originale e senz'altro ben riuscita). Quattro personaggi principali, molti altri che fanno da cornice al racconto di una generazione. Non credo sia facile intrecciare persone, luoghi, fatti storici, in diecimila e cento giorni senza annoiare o cadere in contenuti piatti. Gli anni di piombo, la lotta dei Paesi dell'America Latina, la "pulizia etnica", la ricerca di maggior ricchezza spirituale, il desiderio di raggiungere "un senso", quindi un approdo. Dopo un'immersione sofferta, un'emersione difficile, una navigazione tenace (intercalata da momenti di abbandono che ben descrivono conflitti interiori), concludi con l'approdo dei protagonisti. Un approdo che lascia,comunque, sia al romanzo che al lettore, la consapevolezza che mai nulla è un traguardo. La navigazione continua, anche nell'immaginario del lettore. Questo mi sembra un pregio non trascurabile. L'alta qualità del romanzo è indubbia. Ti auguro che innumerevoli scaffali possano ospitare il tuo libro...io l'ho considerato un bel "regalo" :-) Grazie, Claudio. Yamina
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 07/11/05 alle 21:31 via WEB
Ya_mina, più che un commento la tua è una recensione. Ti ringrazio infinitamente, se non ti spiace intenderei riportarla nel mio sito, perché interpreta perfettamente il processo di costruzione e le dinamiche del romanzo. W.
 
Ya_mina
Ya_mina il 07/11/05 alle 22:57 via WEB
"se non ti spiace intenderei riportarla nel mio sito, perché interpreta perfettamente il processo di costruzione e le dinamiche del romanzo" Certo, Claudio. Grazie per l'apprezzamento :-) Yamina
 
alanti
alanti il 09/11/05 alle 17:10 via WEB
Ciao !! Non ho letto il libro, ma sono contento per te e ti auguro ogni soddisfazione per questa tua nuova avventura letteraria. Un "in bocca al lupo" sincero. alanti
 
 
falco58dgl
falco58dgl il 09/11/05 alle 23:24 via WEB
grazie per i tuoi auguri, Alanti. Un abbraccio. W.
 
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(in seguito a uno spiacevole episodio
avvenuto su un blog della community)

 

LA RECENSIONE

usumacinta

DIECIMILA E CENTO GIORNI
Storie di uomini tra Italia e America Latina
di MARIA PIA ROMANO

Un tuffo che ha il colore del giallo ocra e del verde intenso, di mandorle amare, schizzi di sudore e deliri di lacrime. Di Italia ed America Latina, di viaggi e di fughe, di ritorni e di allontanamenti. Di esaltazione di popoli, di passioni e grida senza voce nella notte. Del blu e dell'azzurro di cielo e mare. Gli stessi che guardano fluire i giorni, i diecimila e cento giorni, mentre la brezza marina scuote il pino le cui radici restano annodate alla terra. All'amore, alla ricerca costante che dà un senso alle cose, alla vita che è fatta di scenari che cambiano, di sogni di libertà da
condividere con i compagni, di ansie e sconforti segreti, che si affondano nel dolore della bulimia, ingurgitando per rabbia e insoddisfazione cibi di cui non si riesce a percepire il sapore. Emersione, immersione, navigazione, approdo: in quattro sezioni si snoda avvincente la narrazione, che racchiude un arco di trentaquattro anni, dal 1970 al 2004.

E' uno di quei libri che si vorrebbe non finissero mai i "Diecimila e cento giorni" di Claudio Martini, edito da Besa. Ti capita tra le mani e lo leggi d'un fiato, perdendoti in quei nomi che diventano subito uomini e tu li ascolti e li vedi soffrire, gioire, respirare, far l'amore. Destini che s'incrociano e si salvano a vicenda, in un costrutto narrativo di suprema bellezza.

Ci sono immagini che s'imprimono nitide e vere nella mente, mentre insegui il tuo cuore rapito dalle storie. Storie di uomini. Storie che vengono fuori in una sorta di "stream of consciousness", in cui più che la cronologia conta il tempo interiore, che ti porta direttamente dentro le porte delle loro case e ti dischiude l'universo dell'anima. Fotogrammi sospesi tra un'Italia che si chiude dietro un perbenismo di facciata e cela solo irriguardose marginalità ed un'America Latina che grida la sua libertà con fierezza sconcertante, mentre è ancora oppressa da un macigno sul cuore che non la fa respirare.

Lo psicologo di origini tarantine, che ha una lunga esperienza di lavoro all'estero, proprio in America Latina, scrive di Perù, Nicaragua, Messico, Kosovo, Italia con la penna guizzante di una grande intelligenza che, come lama, squarcia la cortina dell'indifferenza dei tanti.

 

 

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