Anima di cristallo

L'esperienza del dolore

Il dolore, quello profondo, quello che scava un fiume di tristezza dentro di noi, ci da la possibilità di scegliere se rimanere aggrappato a lui, contemplarlo e adorarlo, oppure decidere di usarlo come un fiume che oltre alla tristezza porta anche la freschezza di un'acqua nuova.

Il dolore è una grande possibilità di crescita interiore che ci permette di superare i nostri limiti umani e andare oltre questo corpo che ci imprigiona l'anima e ci rende suoi schiavi.
Al centro del dolore, dove non v'è altro che buio, oppressione e disperazione, possiamo incontrare il nostro Io interiore e interrogarci se vale la pena di soffrire per le cose che appartengono a questo mondo di sabbia che presto o tardi svanirà per far posto al nostro Spirito.

La sofferenza ci fa comprendere quanta pochezza ci sia nel nostro modo di amare gli altri poichè la causa di ogni dolore deriva sempre dalla fonte primaria dell'Amore. Noi uomini siamo incapaci di amare con la naturalezza che i grandi Maestri della storia (ad esempio Gesù o il Buddha) ci hanno insegnato. Ci inerpichiamo in montagne di complicazioni, fuggiamo all'amore, abbiamo paura di viverlo, di sentire il suo profumo, le sensazioni di grazia che ci dona.
Siamo così contorti nella mente e impauriti nel cuore che anzichè figli dell'Amore, diventiamo sue vittime.

Ecco io penso che se in un momento di profondo dolore, riusciamo a guardarci dentro e a comprendere quanto importante sia Amare l'altro, non avremo sofferto invano.

Piangere è crescere, cambiare, amare ancora di più con più volontà.