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Anima di cristallo

"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio" Francesco Guccini

 

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Ricordi

Post n°571 pubblicato il 17 Settembre 2015 da elisar_81

Ed eccomi ancora a sopportare il dolore che mi accompagnerà per tutta la vita.
Ma c'è dolcezza nella mia sopportazione, c'è un certo filo di felicità nel provare momenti di acuto dolore perchè mi riportano a te, ai tuoi tre mesi di patimento fisico estremo. Se penso a te, a ciò che hai provato, cos'è il mio dolore a confronto?
L'occhio sinistro mi pulsa al ritmo del cuore, ho la sensazione che stia per cadermi, i nervi del collo sono tesi e non sorreggono più la testa (ho messo il collare per reggermi seduta a letto e scrivere...perchè scrivere è la mia vocazione e vince su ogni cosa), lo stomaco è stretto su di sè e la mente gli comanda di non vomitare, le mandibole strettissime lanciano aghi al cervello.
Sto terribilmente male ma io incontro te e sento le tue braccia amorevoli su di me, come in quei giorni in cui la morte ti girava attorno e tu ti sforzavi di farmi vedere che non soffrivi e mi abbracciavi per consolarmi. Mentre io morivo di dolore per te, tu mi coccolavi e mi insegnavi a sopportare e con quel misero filo di voce che ti era rimasto mi raccomandavi di prendermi cura di me, di essere sempre felice, di pregare, di amare tutti....e intanto ti spegnevi attimo dopo attimo.
Insieme abbiamo portato la croce verso il tuo Golgota e mentre ti consumavi sotto quel peso io strisciavo ai tuoi piedi impotente e cercavo di trattenerti accanto a me ma Dio aveva ormai deciso che ti avrebbe finalmente spalancato le tanto attese porte di Casa in quella domenica Gaudete. E' certo, ha scelto proprio il giorno che più ti rappresentava: la domenica della Gioia. 
E c'era nebbia quel giorno ma alle 8:00, quando disperata e distrutta sollevai gli occhi per cercarti, un raggio di Sole spaccò la nebbia e in poco tempo la dissolse nel nulla. Eri tu, lo so.

E io ora, spalanco le porte del mio dolore fisico per meglio comprendere il mistero della morte e per offrire ogni attimo alle anime di tutte quelle persone che sono destinare a vivere in un corpo malato. Possa io condividere parte della loro sofferenza così come ho condiviso la tua agonia, cara zia.
Se puoi portami una carezza e un bacio. 

 
 
 
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INQUIETA E' L'ANIMA

CHE NON RIPOSA NELL'AMORE.

Ritael

 

NELLE TUE MANI

Nelle tue mani
io metterei le radici
e da te mi farei portare
in ogni angolo della terra,
non ho certezze
ma ho l'amore
tutto quell'amore necessario
per deporre la mia vita
in mano a te.


Ritael
(settembre 2017)

 

A TE SOLO

A Te solo
confluiscano i miei pensieri,
come torrenti impetuosi
si gettino insieme liberi
nella cascata del Tuo amore.

A Te solo 
io elevi la mia lode gioiosa,
come un fiore tra le rocce
le mie parole nel vento
solitarie e nascoste.

Lavami il cuore 
toglimi ogni desiderio umano,
rendimi capace di amare
ogni creatura allo stesso modo,
ch'io non ami più un'anima soltanto.

Te solo Signore!

Ritael

 

 

 

 

NESSUNO LO SA

Mentre sorrido
piango
e mentre di gioia danzo
muoio.

Ritael 

 

ETTY HILLESUM

 

TU

 
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