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Anima di cristallo

"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio" Francesco Guccini

 

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Dio sta sempre nel mezzo

Post n°681 pubblicato il 01 Giugno 2016 da elisar_81

Storia di un amore a metà (dedicata a “neimieipassi”: non è un granchè dal punto di vista letterario ma per iniziare va bene, più avanti scriverò altri racconti)

 

Tutto ebbe inizio durante il Giubileo a Roma nel lontano 2000. Chiara, seduta nel campo a Viterbo tra milioni di giovani, fu scossa dalle parole di Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura, spalancate le porte a Cristo!”. Quella che poi divenne una frase famosa, fu per Chiara una netta chiamata di Dio che la invitava a seguirlo. Tornò a casa e lasciò il suo ragazzo; stava per compiere 18 anni e pensò che la cosa più bella che potesse fare per rispondere a quell’invito, fosse partire per qualche missione e dare tutta sé stessa agli altri. 

Evidentemente Dio non aveva pensato a questo, comprese che i tempi di Chiara non erano maturi e la accompagnò su un ripido sentiero affinché ella potesse imparare ad ascoltare con il cuore la voce di quel Dio che la voleva con sé.
Ben presto Chiara si innamorò di Gian, un uomo molto più grande di lei, un massone. Grazie a lui scoprì il mondo spirituale e soprannaturale, mise in discussione la sua fede e, mentre lui la voleva convincere che Dio non esiste, Chiara gli leggeva la bibbia sdraiata sul suo letto. Gian faceva finta di non ascoltare ma Chiara era certa che attraverso le sue parole, Dio si sarebbe scavato un posto speciale anche nel cuore di Gian.
Sei anni dopo si convinse ancora di più che partire per una missione tra i poveri, era l’unica strada da seguire per essere felice. La vita quotidiana la opprimeva e pur amando quell’uomo in maniera profonda e totale, Chiara era infelice, il suo cuore piangeva di una nostalgia che ancora non comprendeva.
Lasciò Gian e cercò con determinazione una missione in Africa. In quella ricerca conobbe un ragazzo che da poco aveva lasciato il saio francescano, forse lui l’avrebbe potuta aiutare a discernere e a comprendere meglio quella chiamata forte che sentiva nel suo cuore.
Parlando con Rob, l’ex frate, le parve di capire che se Dio non l’aveva voluta in missione, forse era perché le stava preparando un posto nel silenzio di una cella. Il corpo di Chiara si fece preghiera e tutta la sua vita era diventata una lode a Dio fino a quando…Eros scoccò la sua freccia nei cuori di Rob e Chiara facendoli innamorare appassionatamente. Un amore che durò poco tempo perché Dio si infilò tra loro e chiamava entrambi con quanto più fiato avesse ma essi “hanno orecchi e non odono” come cita il salmo 115.
La loro storia durò nove lunghissimi anni, periodo in cui entrambi i giovani innamorati furono tormentati dalla voce di Dio che li chiamava a seguirlo ma essi posero sempre resistenza perché quel “Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi” (Mt 19, 21) è una frase pesante, esigente che solo i più coraggiosi e timorati di Dio riescono a far propria.
In questi anni Chiara attraversò molte notti oscure, si mise in guerra contro Dio, gli sprangò le porte del cuore e fece tutto quanto le fu possibile per rassicurare Dio del fatto che lei non sarebbe mai stata una buona serva, ne una compagna fedele. Chiara stracciò la sua anima, la ridusse a brandelli e la depose ai piedi del grande crocifisso che per anni fu il suo balsamo per molte ferite dicendo “Ecco Dio, mi hai cercata, mi hai tormentata, questo è ciò che resta di me…cenere, inutile cenere.”

“Allora il Signore Dio fece scendere un torpore” (Gen 2, 21) e una lancia trafisse il cuore di Chiara: attraverso la morte improvvisa della sua mamma, ella divenne morbida creta e si lasciò modellare dalle mani di Dio che in pochi mesi fece di quell’inutile cenere, un’opera d’arte.
Chiara lasciò Rob e finalmente trovò il coraggio di dire “Eccomi, non dove voglio io ma dove tu mi vuoi Signore.” Ed Egli la portò via con sé, la mise con i figli che più amava, con le più fragili delle Sue creature. Dio riservò a Chiara un posto non in Africa, non in terre lontane come lei sognava, bensì proprio li dov’era nata, tra i disabili: sordi, ciechi, infermi, ed ogni sorta di malattia del corpo e della mente.

 

“Non è vero che siamo noi a scegliere la strada da seguire, tutto è già scritto e noi possiamo soltanto scegliere le modalità per adempiere alla missione per la quale siamo stati inviati qui sulla terra.” Chiara. 

 
 
 
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INQUIETA E' L'ANIMA

CHE NON RIPOSA NELL'AMORE.

Ritael

 

NELLE TUE MANI

Nelle tue mani
io metterei le radici
e da te mi farei portare
in ogni angolo della terra,
non ho certezze
ma ho l'amore
tutto quell'amore necessario
per deporre la mia vita
in mano a te.


Ritael
(settembre 2017)

 

A TE SOLO

A Te solo
confluiscano i miei pensieri,
come torrenti impetuosi
si gettino insieme liberi
nella cascata del Tuo amore.

A Te solo 
io elevi la mia lode gioiosa,
come un fiore tra le rocce
le mie parole nel vento
solitarie e nascoste.

Lavami il cuore 
toglimi ogni desiderio umano,
rendimi capace di amare
ogni creatura allo stesso modo,
ch'io non ami più un'anima soltanto.

Te solo Signore!

Ritael

 

 

 

 

NESSUNO LO SA

Mentre sorrido
piango
e mentre di gioia danzo
muoio.

Ritael 

 

ETTY HILLESUM

 

TU

 
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