Sex&City 2013

Consideriamo una rottura per quello che è : la fine di un amore. Quando due persone,dopo essersi giurate amore eterno in privato o davanti a Dio e a qualche centinaio di persone, smettono di amarsi.

I fattori sono tanti.
La noia, la routine, il desiderio più o meno inconscio di qualcosa che movimenti una vita sentimentale diventata piatta.

Una terza persona che spunta,allargando crepe già esistenti.

In ogni caso, il prodotto non cambia.
C'è livore, più o meno accentuato. C'è nostalgia e senso di abbandono, almeno da una delle due parti.

Ma siamo nel mondo civile, bisognerebbe comportarsi di conseguenza.
Almeno a livello utopistico, perchè quando invece si scende a considerare la reazione terrena, il tutto si fa più difficile.

Le due persone di cui parlo sono state insieme per sei anni.
Un tempo non indifferente, visto che lei mi è coetanea.

Si sono lasciate senza un perchè:lo stesso motivo per cui si erano messe insieme,come recita il famoso aforisma. Così, di punto in bianco, una mattina si sono resi conto di volere di più dalla vita che la solita faccia dell'altro.

Io pensavo che sarebbe stata la separazione ideale: voglio dire, non c'erano stati torti e tradimenti reciproci. Avrebbero saputo gestire meglio la situazione, rispetto alle persone arrabbiate che si trovano nello stesso frangente.

Quanto mi sbagliavo..

Dopo circa tre mesi di lontananza,si sono rivisti a una festa di amici comuni.
Lei in compagnia di un nuovo ragazzo, lui da solo.

Dopo i soliti convenevoli educati, lui ha cominciato, complice l'alcool, a sputare sentenze e giudizi poco carini su di lei.
Uno su tutti, l'incapacità totale di lei di avere un orgasmo.

Al che, il nuovo ragazzo di lei, cercando di toglierla dal disagio profondo stile fossa delle Marianne in cui era precipitata, ha osservato che con lui non si era mai manifestato il problema.

Non lo avesse mai detto..

L'ex ha iniziato a insultare entrambi stile fine del mondo, e la cosa è proseguita finchè la mia amica e il suo uomo se ne sono andati, fra l'imbarazzo generale.

Ora, io posso anche capire che il tasso alcoolico abbia un'influenza.
Ma nessuno lo aveva obbligato a bere,chiaramente. E poi il guaio è che solitamente l'alcool non provoca cattivi pensieri, rende loro solo più facile uscire dalla bocca.

Perchè reagire così male al fatto che lei fosse accompagnata?
Se ci aveva ripensato, sulla separazione intendo,perchè non l'ha contattata in quei tre mesi?

E se invece era solo gelosia retroattiva, o invidia perchè lui era ancora solo.. perchè non contenersi e fare al limite qualche battutina sarcastica, senza essere così bastardo e maleducato?

E'davvero così impossibile finire una storia senza scannarsi reciprocamente e sperare che l'altro muoia fra atroci sofferenze?