la memoria dispersa
un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)
TEMPO
Il tempo che passa è tiranno ma è l'attimo che conta, l'attimo che ti prende, ti fa pensare, ti fa sentire, racchiude un mondo, ti fa passare oltre...
Ci sono amori che non muoiono mai, anzi traggono forza dalle rovine, così come ci sono vite che muoiono nel momento di esplodere in tutta la loro bellezza.
La vita e l'amore sono atti di coraggio.
FELICITà
MI PIACE...
- Cris: incontri con l'arte
- Il cannocchiale a rovescio
- Ring letterario
- jazz
- L'anello letterario
- PAPERBLOG
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Elogio della follia
- Stupore
- Angelo Quaranta
- il colore ametista
- kuliscioff
- il muratore
- lolablu7
- Ufficio? No, grazie
- a proposito di elliy
- gratiasalavida
- sensi & controsensi
- Almostblue2
- LOca Nera
- ZIRYABB
- La Specola
- Lettere da Lucilio
- Trixtie
- Choke
- Concept store di Less.is.more
- vibrazioneforte
- fulov
- Benvenuti! Vince198
- ILFIUMEDISUSI
- angoloprivato
- il vecchio prof
- Allegra e le nuvole
- Arte_mia di Margherita
- delirio di woodenship
- E S T R O V E R S I di betta
- donnaetempo
- PAROLE & PASTICCI
- CIVETTERIE...di lachouette
- Lo zoo
- DIALOGHI SULLARTE
- PICCOLO INFINITO
- Rete di led_61
- Pour Parler
- ogni libero pensiero di Colibrì
- antonia nella notte
- fresca rugiada di unicoamore
- Setoseallegorie di das silvia
- MUSICAEPOESIA occhi_di gatta
- Altromondo17 GAZA
- Gocce di .....
- PensieriInVolo Elena
- io istruzioni utili di marirosario
- a drop in the bucket
- Tracce di Jazz
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Vince198
il 07/10/2023 alle 17:26
Inviato da: Vince198
il 30/03/2023 alle 13:34
Inviato da: Vince198
il 21/03/2023 alle 01:01
Inviato da: Vince198
il 11/11/2022 alle 00:37
Inviato da: woodenship
il 02/11/2022 alle 02:52
« SAN VALENTINO? | E' vero? » |
Post n°278 pubblicato il 17 Febbraio 2012 da lorifu
Si può ancora parlare di gentilezza e sorriso? Oggi in cui tutto sembra essere in declino, in cui “il male di vivere” ha preso il sopravvento attraverso un dilagare di comportamenti sempre più aggressivi e prepotenti, la gentilezza, sembrerebbe a prima vista un anacronismo quasi di stampo moralistico. Le relazioni interpersonali sono sempre più improntate al “politicamente scorretto” e non stupisce incontrare persone maldisposte, incupite, estranee alle infinite possibilità del sorriso, di questa meraviglia che nasce sulla bocca ma che in realtà parte dal cuore. E’ sempre più difficile abbandonarsi con spontaneità a una vera, franca risata. Si ride per una barzelletta, per una situazione divertente, una gag ma si tratta di una risata forzata che niente ha a che fare con la naturale predisposizione all’ottimismo, alla generosità e visione positiva della vita. E’ pur vero che grossi motivi di ridere al giorno d’oggi non ce ne sono. Ristrettezze economiche, malattie, stress, lavoro che non c’è o quando c’è risulta massacrante, difficoltà di relazione e comunicazione, rifiuto e scetticismo nei confronti dello Stato e delle istituzioni tutto ha contribuito a toglierci il piacere dell’allegria, tanto che all’antico adagio: “Cuor contento, Dio l’aiuta” non ci crede più nessuno. Ma difficoltà economiche, malattie, miserie ci sono sempre state, basti pensare al periodo della guerra o dell’immediato dopoguerra, eppure nei racconti dei nostri padri o nonni c’era sempre una nota di ottimismo o episodi divertenti che lasciavano intuire gioia di vivere e serenità. Erano altri tempi, la gioia nasceva nella miseria e dalla miseria, quando bastava un niente per far scappare una risata genuina, perché il niente faceva apprezzare tutto ciò che poteva costituire un’eccezione alla monotonia. La fede poi aveva un peso non indifferente nella stoica accettazione di disgrazie e sventure che non venivano mai considerate un accidente ma sofferte e condivise dall’intera comunità. Probabilmente il sorriso è scomparso dai nostri volti e dai nostri cuori perchè abbiamo legato troppo il nostro benessere interiore al possesso di cose, ne siamo diventati schiavi e la loro mancanza o i prevedibili “tempi duri” li viviamo come un torto subito, un giocattolo a molla che senza la carica non procura più alcun piacere. Siamo diventati tutti più poveri ma non solo di beni, bensì di gesti di amore, gratitudine, disponibilità. Eppure questi non hanno risentito della crisi economica, ne abbiamo in abbondanza ma il nostro animo, per natura egoista, è molto parsimonioso nell’elargirli. E basterebbe così poco per far felice qualcuno con un semplice gesto, una parola, un diverso modo di guardare, di sentire tutti chiusi nel nostro individualismo fatto di orgoglio e vulnerabilità. Vulnerabilità sì, perché la paura di vedere scoperti i nostri sentimenti ci induce a nascondere la parte più autentica di noi, salvo volerla esprimere quando magari è troppo tardi.
|
https://gold.libero.it/Filodelricordo/trackback.php?msg=11077058
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
BURANO 2020
Tu credi di incontrare l’amore,
in realtà è l’amore che incontra te
nei modi più strani,
inaspettati, involontari, casuali.
A volte lo confondiamo col bene
e lo surroghiamo.
Spesso siamo convinti sia amore,
fingiamo sia amore,
e leghiamo noi stessi
a una indistruttibile catena
frutto dei nostri desideri mancati
dei nostri sogni sopiti
delle nostre abitudini
delle nostre paure
delle nostre comodità
delle nostre viltà
dei nostri calcoli
della nostra apatia
dei nostri falsi moralismi.
Ma quando arriva, se arriva,
lo riconosci,
come “il sole all’improvviso”
sconvolgente, coinvolgente,
totalizzante, esclusivo,
fusione di corpo e anima
osmosi perfetta.
Se finisce,
un dolore muto, senza fine.
loretta
Non si dice mai l'età di una signora, posso però e al massimo dire che è più giovane di me, che porta sempre molto bene i suoi anni, vestita con la consueta sobrietà e ricercatezza tipicamente femminile, con quel tocco nei particolari che ricordo ancora e sempre di lei, praticamente da sempre..
Quando ci siamo salutati, ho preso la sua mano e l'ho avvicinata alla bocca, come mia consuetudine per lo meno con alcune persone particolari, per me..
Lei mi ha detto.. "sei sempre caro, Vincenzo"..
Ho sorriso e son andato via, verso piazza 1° maggio dove avevo parcheggiato l'auto.
Sarà anche fuori moda fare così, anche se lo si fa convintamente e con affetto sincero come ho fatto io; però a me non interessa un bel niente: delle critiche me ne faccio due baffi (+ i.v.a ^___*)! Per me la gentilezza è ancora un valore, ma solo se è spontanea, viene da dentro, non per prassi o di facciata, manierata..
Abbraccio ^_______^
Non è solo questione di educazione , è soprattutto una questione di "forza" ,la persona "forte" è anche gentile , le persone deboli e paurose "ringhiano"!