Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

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« CERCANDO DI CAPIREOltre il dolore »

LE MILLE VOCI DI PASOLINI

 

"La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter essere compresi"P.P.P.

 

Nella profondità dei tuoi occhi

la grandezza dei tuoi pensieri

Nella fragiità del tuo corpo

Le frustate della vita

loretta

Mi chiedo che cosa avrebbe ancora potuto  darci P.P. Pasolini se non fosse stato barbaramente ucciso nel fior degli anni e dato che sulla sua morte  aleggiano ancora ombre e dubbi mai chiariti,  il suo omicidio appare  una violenza perpetrata ai danni di tutti noi, orfani inconsolabili di  una delle intelligenze più vive del nostro panorama letterario e artistico.

La sua omosessualità, sofferta, disperata, in tempi in cui era impensabile uscire allo scoperto, pesava sulla sua anima sensibile come un macigno ma se dovette scendere a compromessi per la sua naturale inclinazione sessuale  non lo fece mai  per le sue idee, la sua coscienza di uomo rigoroso, probo, etico, un profeta laico.

A Casarsa della Delizia, dove riposano le sue spoglie, accanto a quelle della amatissima madre mi commossi davanti a quella tomba nuda, anonima quasi a stigmatizzare una vita avara, in salita nonostante lui non finisse mai di dire:   

«Amo la vita così ferocemente, così disperatamente, che non me ne può venire bene: dico i dati fisici della vita, il sole, l'erba, la giovinezza:... e io divoro, divoro, divoro... Come andrà a finire, non lo so.»

 Parole profetiche come profetica fu la sua  lettura del presente  del quale colse i primi segni di disgregazione causato  da un industrialismo esasperato che andava stabilizzandosi con tutte le mostruose derivazioni dovute all'omologazione e al parossismo consumistico che unito  al rimbambimento televisivo e mediatico avrebbe spazzato via un'identità culturale ispirata a una scala valoriale non più punto di riferimento.

La sua capacità di dipingere una società dalle infinite  sfaccettature con parole e immagini dalle mille sfumature  gli veniva oltre che da una profonda coscienza critica, controcorrente, libera, dal suo profondo amore per la  cultura arcaica, contadina, quella delle sue origini friulane da parte di madre dove la religiosità dei luoghi si sposava magnificamente con la religiosità profonda, non confessionale dell'anima.

La sua giovane vita fu segnata dalla morte del fratello Guido, partigiano idealista e coraggioso che fu ucciso in un 'imboscata tesagli dai suoi stessi compagni appartenenti a un'altra brigata nelle malghe di Porzûs, al confine con la Slovenia.

"La disgrazia che ha colpito mia madre e me , è come un'immensa, spaventosa montagna che abbiamo dovuto valicare (...). Non posso scrivere senza piangere, e tutti i pensieri mi vengono su confusamente come le lacrime. Dapprincipio non ho potuto provare che un orrore, una ripugnanza a vivere (...)

 Reagirà Pierpaolo e quasi come atto risarcitorio nei confronti del fratello nel 1947 si iscriverà al partito comunista ma la sua,  lungi dall'essere  una militanza,  fu soltanto un'adesione ideologica e filosofica ai  principi ispiratori del marxismo.  

Di lì a poco venne espulso dal partito e dalla scuola nella quale insegnava con l'accusa di adescamento minorile e dovette abbandonare la sua amata Casarsa per dirigersi assieme alla madre, senza mezzi e alcuna prospettiva a Roma dove visse i primi anni in gravi ristrettezze economiche.

Riuscì ad emergere non senza difficoltà, erano gli anni '50 e poi fu tutto un susseguirsi di attività frenetiche che lo videro spaziare dalla narrativa, al teatro, al cinema alla saggistica senza dimenticare la poesia, forse la sua anima più vera.

Riuscì ad eccellere in ogni campo, ma fu sempre perseguitato da destra e da sinistra. L'Intellighenzia borghese cattolica non gli perdonò mai il suo genio ribelle, il suo anticlericalismo, la sua critica spietata  ai padroni e ai servi della politica e cercò di neutralizzarlo in tutti i modo intentandogli un'infinità di procedimenti giudiziari per lo più fasulli che lo videro battersi come un leone nelle aule giudiziarie

«Sono vent'anni che la stampa italiana, e in primo luogo la stampa scritta, ha contribuito a fare della mia persona un controtipo morale, un proscritto. Non c'è dubbio che a questa messa al bando da parte dell'opinione pubblica abbia contribuito l'omofilia, che mi è stata imputata per tutta la vita come un marchio d'ignominia particolarmente emblematico nel caso che rappresento: il suggello stesso di un abominio umano da cui sarei segnato, e che condannerebbe tutto ciò che io sono, la mia sensibilità, la mia immaginazione, il mio lavoro, la totalità delle mie emozioni, dei miei sentimenti e delle mie azioni a non essere altro se non un camuffamento di questo peccato fondamentale, di un peccato e di una dannazione

 Nei suoi confronti ci fu un vero e proprio linciaggio personale e mediatico. I suoi romanzi: "Ragazzi di vita" e "Una vita violenta" scritti  in dialetto romanesco come un romano non avrebbe saputo fare riuscendo a farsi aderire come una seconda pelle la vita del sottoproletariato borgataro vennero censurati, sequestrati ritenuti indegni e osceni.

I suoi film,  autentici capolavori da Mamma Roma  a Uccellacci e Uccellini, Decamerone, Accattone,  Salò ecc..subirono la stessa sorte  tra premi, denunce e aggressioni fisiche.

Indomito e indomabile quasi presagisse la fine,  intorno agli anni '70 cominciò a scrivere attraverso le colonne dei giornali e i suoi interventi poi raccolti negli "Scritti Corsari" e "Lettere luterane" sono una specie di testamento spirituale in cui i toni  provocatori sono soltanto il disperato grido di un uomo che analizza la realtà di una società che sta trovando nell'omologazione e nel conformismo  un nuovo mondo in cui specchiarsi.

La ricerca su Pasolini è inesauribile come inesauribile è  la sua  portata intellettuale e filosofica, puoi amarlo, odiarlo, mai restargli indifferente o non lasciarti travolgere emotivamente davanti alle sue poesie come il Pianto della scavatrice o Supplica a mia madre dove riesci a cogliere tutta la tragedia  di un uomo già presente nel grembo materno.


  E' difficile dire con parole di figlio
  ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.

  Tu sei sola al mondo che sa, del mio cuore,
  ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.

  Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:
  è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.

  Sei insostituibile. Per questo è dannata
  alla solitudine la vita che mi hai data.

  E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
  d'amore, dell'amore di corpi senza anima.

  Perché l'anima è in te, sei tu, ma tu
  sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:

  ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
  alto, irrimediabile, di un impegno immenso.

  Era l'unico modo per sentire la vita,
  l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita.

  Sopravviviamo: ed è la confusione
  di una vita rinata fuori dalla ragione.

  Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
  Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile...


 

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Commenti al Post:
eliantemo
eliantemo il 27/11/13 alle 13:23 via WEB
Una sensibilità estrema. Il genio è quasi sempre accompagnato da una vita difficile, il braccio verticale della croce che aiuta a comprendere le verità della vita e il rifugio nel trascendente. In supplica a mia madre c'è un'analisi cruda del rapporto totalizzante con la madre che lo ha privato di amore per se; mi ha colpito quella frase "infinita fame d'amore di corpi senza anima". Un post stupendo, grazie!
 
 
lorifu
lorifu il 27/11/13 alle 19:31 via WEB
Grazie a te Ellantemo che hai saputo cogliere la bellezza di quei versi e inquadrarli nel grande dolore di un'anima sola. Un abbraccio, loretta
 
woodenship
woodenship il 27/11/13 alle 19:14 via WEB
Cosa dire di più e meglio?Hai tracciato un profilo straordinario di una persona a dir poco straordinaria:ho visto quasi tutta la sua filmografia e letto alcuni romanzi e poesie.Quel che posso dire è che se ne è perso lo stampo,lasciandolo come rarità di essere umano,intellettuale ed artista a tutto tondo.........Grazie lori per il ricordo tanto preciso e commovente........Un abbraccio ed un bacio di stima e d'affetto.........W.... Un abbraccio
 
 
lorifu
lorifu il 29/11/13 alle 16:54 via WEB
Grazie Wooden del tuo commento che va a rafforzare il concetto positivo di quest'uomo come dici tu " a tutto tondo" che con la sua arte e i suoi saggi ha contrassegnato un'epoca. Certi suoi scritti come le "Ceneri di Gramsci" o gli "Scritti corsari" dovrebbero essere letti nelle scuole come stimolo alla formazione di una coscienza aperta e critica. Buona serata di una bella giornata di novembre. :-)
 
Pattybis
Pattybis il 27/11/13 alle 21:03 via WEB
Leggere questo post mi ha commosso profondamente. Io non conosco molto Pasolini, anche se confesso che mi ha sempre attratto la sua vita, oltre che le sue immortali creazioni. Grazie, buona serata.
 
 
lorifu
lorifu il 29/11/13 alle 16:56 via WEB
Il tuo approccio è quello di un'anima sensibile che può sentire le profonde verità racchiuse nelle sue opere. Un abbraccio, loretta
 
gtibet
gtibet il 27/11/13 alle 21:50 via WEB
...Ha lasciato un vuoto tuttora incolmabile, come poeta e come persona.
 
 
lorifu
lorifu il 29/11/13 alle 16:57 via WEB
Un vuoto che nel vuoto che ci circonda è ancora più avvertito. :-)
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 28/11/13 alle 08:08 via WEB
Una bella pagina grazie Loretta
 
 
lorifu
lorifu il 29/11/13 alle 16:58 via WEB
Grazie a te Angelo per la tua presenza. :-)
 
occhi_digatta
occhi_digatta il 28/11/13 alle 09:05 via WEB
Buongiorno Loretta, ecco un altro bel post, dove apprendere che la sensibilità di certe diversità possano ostacolare la propria vita. Pasolini ho avuto l'onore di leggere alcuni suoi scritti e visto anche il film Uccellacci e uccellini, ma nella vita di questi grandi artisti non si smette mai di capire ciò che desiderano trasmettere perchè ogni volta che si rileggono siamo pronti a cogliere altre sfumature. Le mille voci di Pasolini? bastava dare ascolto solo al suo grido silenzioso. Un abbraccio mia cara. Serenella
 
 
lorifu
lorifu il 29/11/13 alle 17:09 via WEB
E' immensa l'opera di Pasolini tra narrativa, poesia, saggistica e teatro. Ho scoperto che era persino pittore e questo la dice lunga sulla sua vocazione di artista. Ho letto la decima parte di quanto ha scritto e mi riservo di colmare le enormi lacune che ho ancora nei suoi confronti. Non ho parlato del Pasolini linguista, del Pasolini delle poesie in friulano, dell'attività teatrale anche se ho assistito alla riduzione in musica da parte di Gigi Majeron del suo stupendo: "I turcs tal Friul". E' immenso il patrimonio che ci ha lasciato , spetta solo a noi avere la voglia di entrare nel suo mondo con lo spirito di chi si avvicina a un gigante. Ciao Serenella, un bacio, loretta
 
   
occhi_digatta
occhi_digatta il 01/12/13 alle 18:43 via WEB
Ciao Loretta, cercerò di scoprire questo straordinario patrimonio.... Perdonami ma comunicare in privato è difficile...ehm messaggeria piena. Ti porgo la rosa dei venti.... un abbraccio
 
     
lorifu
lorifu il 01/12/13 alle 18:51 via WEB
Cara Serenella, grazie per la tua costante presenza e per il dono che mi fa. Libererò la messaggeria immediatamente. Un bacio :-)
 
il.cuculo
il.cuculo il 28/11/13 alle 16:12 via WEB
Letto e riletto e tutto quello che potrei aggiungere è racchiuso dentro un Grazie.
 
 
lorifu
lorifu il 30/11/13 alle 10:55 via WEB
Grazie a te per l'attenzione che sempre dedichi ai miei post. Un abbraccio di sole.
 
   
il.cuculo
il.cuculo il 13/11/16 alle 01:27 via WEB
Ritorno qui dopo tre anni, sembrano secoli e invece è solo ieri, ricordo bene questo post condensai il mio commento in un Grazie. Oggi con qualche capello in meno e qualche ruga in più mi accorgo che oltre l'apprezzamento artistico in te c'è un amore di donna verso quest'uomo che tanto grande fu quanto infelicemente umano. Chissà tra tre anni cosa noterò ancora, arrivederci allora..
 
oli.ver1960
oli.ver1960 il 28/11/13 alle 18:41 via WEB
Uno dei miei preferiti. E' vero ha anticipato gli eventi sostenendo che il consumismo avrebbe sconvolto in modo drastico il mondo reale. Un grande personaggio, eclettico, a volte difficile da gestire ma molto sensibile, sosteneva di divorare l'esistenza come un affamato insaziabile e per questo, forse, non ne ha goduto pienamente. Bello! Buona serata, un abbraccio, Oliver.
 
 
lorifu
lorifu il 30/11/13 alle 10:57 via WEB
Tipico delle anime sensibili e di chi aveva molto da dire. :-)
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 29/11/13 alle 01:04 via WEB
molto toccante questa tua riflessione, Loretta: ho imparato a stimare Pasolini da adolescente sui banchi di scuola e ora, adulta, lo risoreo ogni volta nelle righe scritte con una sensibiltà e un'acutezza che pochi hanno..'notte :-)
 
 
lorifu
lorifu il 30/11/13 alle 11:00 via WEB
La sua filmografia non è stata compresa appieno e tacciata di volgarità. Forse i tempi non erano maturi ma riletta alla luce degli avvenimenti di oggi appare in tutta la sua feroce attualità. Grazie Elena, buon sabato. :-)
 
Led_61
Led_61 il 29/11/13 alle 08:09 via WEB
Ho con me Petrolio, il suo ultimo romanzo, purtroppo incompleto e penso che se avesse avuto il tempo di finirlo ci troveremmo di fronte al migliore dei suoi lavori in prosa.
 
 
lorifu
lorifu il 30/11/13 alle 11:08 via WEB
Hai ragione. Purtroppo la morte gli ha impedito di portarlo a termine impedendogli di mettere assieme tutti i tasselli di quell'enorme materiale raccolto in tanti anni come osservatore della realtà da lui definita "mutazione antropologica" che aveva portato all'assetto della neo borghesia.
 
Vince198
Vince198 il 29/11/13 alle 18:55 via WEB
Non credo vi sia molto da aggiungere a quel che hai scritto su Pierpaolo Pasolini: un excursus vitae ben fatto e senza dubbio molto condivisibile, excursus pieno di luci ed ombre..
In particolare ricordo la splendida poesia (Vittoria) che dedicò la fratello (più giovane) Guido morto nell'eccidio alle malghe di Porzus (7.2.45) in cui vennero trucidati 22 partigiani, fra cui un ufficiale, zio del cantante De Gregori, soprannominato "Bolla", appartenenti al gruppo degli osovani (partigiani bianchi), ad opera di un centinaio di partigiani gappisti rossi appartenenti al nono corpus sloveno e comandati da tal "Giacca", cui questo nostro stato ha pure concesso la pensione..
Un grande omaggio, il tuo, a questo scrittore, giornalista, poeta e regista di gran pregio, senza alcun dubbio!
Un abbraccio, Vince ^___^
 
 
lorifu
lorifu il 30/11/13 alle 11:35 via WEB
Il figlio di Bolla era un mio amico, dico era perché purtroppo è morto di recente. Quello che dici a proposito di Guido è dolorosamente vero e aggiunge un altro elemento di sofferenza al destino di Pierpaolo. Manca oggi un intellettuale del suo calibro, la sua acutezza, il suo pensiero indipendente, la sua libertà e la capacità di analizzare, senza concessioni di sorta, le pecche della nostra società. Buon sabato caro amico. :-)
 
gaza64
gaza64 il 30/11/13 alle 10:58 via WEB
Una vita difficile che ha partorito un'estrema semplicità nell'osservazione critica di altrettanta difficoltà: come se, guardando allo specchio il suo stesso volto, avesse colto il dramma nell'altro. Splendida l'ultima immagine ad accentuare, semmai ce ne fosse stato bisogno, quell'amore grande che le sue parole hanno espresso: amore e tormento e tormentato amore...Grazie per la tua splendida ricostruzione e per il graditissimo imput ad approfondire la conoscenza di un grande uomo...Buon fine settimana, Loretta. Con affetto, Gabri...
 
 
lorifu
lorifu il 30/11/13 alle 11:54 via WEB
Grazie Gabry per le tue considerazioni. Condivido il tuo incipit. Penso proprio che il malessere che P. avvertiva intorno a sè fosse nato con il suo sradicamento da quell'isola felice identificata nella campagna friulana depositaria di valori e tradizioni in contrapposizione a quel fermento metropolitano da lui considerato l'inizio di un processo di disgregazione e di annullamento di quei valori. Buon sabato con un abbraccio, loretta
 
TOR_a1
TOR_a1 il 30/11/13 alle 11:52 via WEB
Pasolini era un mago,ha previsto tutto.C'aveva la sfera di cristallo nella testa lui...
 
 
lorifu
lorifu il 30/11/13 alle 11:55 via WEB
Grazie per il tuo contributo. Buona giornata, loretta
 
gcarlo57
gcarlo57 il 30/11/13 alle 12:30 via WEB
ciao complimenti per il post bellissimo e felice we
 
oli.ver1960
oli.ver1960 il 30/11/13 alle 16:52 via WEB
Un passaggio per una buona domenica, Oliver
 
zuaro2
zuaro2 il 30/11/13 alle 18:55 via WEB
Il video con Biagi lo avevo visto nel 71, quando avevo 16 anni, qualche flash mi è tornato. Rivedendolo oggi, ciò che più emerge ai miei occhi è l'essenzialità nuda e cruda di Pasolini e la sua straordinaria e moderna autonomia intellettuale anche se annebbiata da una terribile timidezza, tipica di coloro che interiorizzano le emozioni del mondo che li circonda. Una mia riflessione: A quei tempi un altro personaggio remava contro corrente, era meno intellettuale ,molto efficace, ma al contrario di Pasolini esternava, pur avendo entrambi una comune sensibilità....
 
 
zuaro2
zuaro2 il 30/11/13 alle 19:44 via WEB
dimenticavo, il personaggio era Lucio Dalla :-))
 
   
lorifu
lorifu il 01/12/13 alle 18:46 via WEB
Elvio hai colto molte delle peculiarità di Pasolini e anche l'accostamento a Dalla non è assolutamente strampalato. Erano due uomini veri che hanno seguito percorsi diversi facendo della coerenza uno stile di vita. :-)
 
eugenia1820
eugenia1820 il 30/11/13 alle 23:00 via WEB
Bellissimo post Loretta, ho letto tutti i commenti, mi sembra chje siano tutti d'accordo nella valutazione di Pasolini. :-))
 
 
lorifu
lorifu il 01/12/13 alle 18:46 via WEB
Ti ringrazio Eugenia. Buona domenica. :-)
 
giramondo595
giramondo595 il 01/12/13 alle 08:17 via WEB
Buon risveglio domenicale, smaCKKKKKKKKKKK
 
 
lorifu
lorifu il 01/12/13 alle 18:47 via WEB
Sei sempre gentile. Come non risponderti con un altrettanto SMACKKKKKKKK?
 
roseilmare
roseilmare il 01/12/13 alle 21:50 via WEB
Loretta, sei un' enciclopedia vivente!:-) E io, invece, ammetto la mia più crassa ignoranza non conoscendo nemmeno uno degli scritti di Pasolini e non avendo visto nemmeno uno dei suoi films. Non mi attira. Il tuo post mi ha permesso di farmi un'idea dell'uomo che è stato. In esso traspare chiara l'ammirazione che hai nei suoi confronti. Giustificata. Un bacio. Rosaria
 
 
lorifu
lorifu il 03/12/13 alle 09:55 via WEB
Grazie Rosi. Un bacio a te. Giustificato :-)
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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