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« ESITAZIONIAMERICAN SNIPER »

IO NON SONO CHARLIE

Post n°507 pubblicato il 12 Gennaio 2015 da lorifu
 

 

Non è vigliaccheria, nemmeno qualunquismo, neppure contradditorietà.

È soltanto che identificarsi con Charlie non significa necessariamente pensare e agire in senso unico.

Si può affermare il proprio pensiero di uomini liberi in mille modi e se io sono  Charlie  significa rispettare il pensiero libero di Charlie espresso nelle sue modalità, che possono  anche non essere condivise, allora Io sono Charlie ma se l'identificazione serve soltanto come scontro di civiltà e linea di demarcazione ideologica,  rivendico il diritto alla mia diversità,  consapevole che non è l'uniformità che unisce ma il porsi alla pari  sullo stesso piano dialogico.

 

LIBERTÅ

Bisogna far tacere l'uomo

che dice

e che non ha paura,

l'uomo che agisce come pensa,

che  ha coltivato in seno la

parola libertà.

Libertà è una  bestemmia

per chi non sa

cosa sia accettare,

dialogare,

condividere,

rifiutare,

avere un'opinione,

dissentire,

amare...

Bisogna far tacere l'uomo

che nell'incontrarti per strada,

tu uomo oscuro

dal pensiero unico

unilaterale,

es-clusivo

ti affronterebbe senza tema,

magari girandoti le spalle

come si fa con chi ti fidi.

Bisogna far tacere l'uomo

che accetta la sfida con coraggio

e ne  mette in conto  le conseguenze.

Bisogna far tacere l'uomo

che agonizzante,

incredulo,

raccogliendo le ultime sue forze

andrebbe tentoni

scrivendo col sangue

la  parola

per la quale ha vissuto:

libertà.

 lf

 

 

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Commenti al Post:
occhi_digatta
occhi_digatta il 13/01/15 alle 08:28 via WEB
Buongiorno Loretta, condivido il tuo pensiero e non solo. Non sono di parte ma per la parte della propria libertà. Quante lotte sin dai tempi per poter ottenere questa benedetta libertà di pensiero, parola e di essere sempre se stessi nel rispetto altrui. Le lotte non avranno mai fine, finché a prevalere sarà l'esibizionismo crudele. Un abbraccio mattutino.
 
 
lorifu
lorifu il 15/01/15 alle 23:15 via WEB
Il punto è proprio questo: fino a quando la tua libertà di espressione è lecita? A questo proposito mi sento di abbracciare il pensiero di Voltaire "Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita, perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente" E’ la mia risposta alla vicenda Hebdo dove chi si è espresso a favore della libertà di espressione l’ha fatto anche pur non condividendo le scelte editoriali della rivista. Un abbraccio. :-)
 
   
lubopo
lubopo il 16/01/15 alle 16:32 via WEB
"Con l’avvento del Diritto internazionale dei diritti umani, fa per così dire irruzione sulla scena delle tipologie giuridiche la cittadinanza universale, ovvero lo eguale status di 'tutti i membri della famiglia umana’ con corrispettivi ruoli da esercitare dentro e fuori degli stati di appartenenza ‘anagrafica’. Dal punto di vista giuridico-formale e naturalmente storico, le cittadinanze nazionali precedono la cittadinanza universale. Oggi, possiamo e dobbiamo parlare di cittadinanza plurale. Questo comporta la ridefinizione, meglio la ricostruzione del concetto di cittadinanza in quanto tale." Anche Renzi ha recentemente affermato che:"l'identità è uno delle cose più belle che abbiamo e non è il contrario dell'integrazione". Il giovanotto non ha capito che è proprio dietro le identità, spesso esasperate, che si nascondono i fondamentalismi. E sbaglia anche i tempi, visto che proprio oggi è necessario ribadire che esiste una sola identità: quella umana. Grazie per l'ospitalità. Luigi
 
     
lorifu
lorifu il 16/01/15 alle 17:31 via WEB
Grazie per l’intervento che è un contributo per rimarcare ancora una volta se ce ne fosse bisogno che dietro le identità si nascondono troppo spesso rigurgiti nazionalisti che hanno come unico scopo di accentuare il clima di intolleranza nei confronti di tutto ciò che appare, è diverso, attraverso un malinteso, fraudolento senso di appartrenenza. Buona serata :-)
 
   
lubopo
lubopo il 16/01/15 alle 16:34 via WEB
Per completare il concetto di François-Marie Arouet (Voltaire), ecco l'hashtag di Dyab Abou Jahjah scrittore di origine libanese: "Io non sono Charlie. Io sono Ahmed, il poliziotto morto. Charlie Hebdo metteva in ridicolo la mia fede e la mia cultura e io sono morto per difendere il suo diritto di farlo". Scusami per l'intrusione ma sono consapevole che qualcuno andrà a spulciare nella vita di Jahjah per sostenere le proprie teorie sullo scontro tra civiltà e dar sfogo ai propri istinti xenofobi (islamofobia). A costoro, che con mio grande rammarico sono in gran numero in questa Community, voglio solo dire che la non conoscenza dell’altro può trasformarsi nella pietrificazione dei pregiudizi che preludono agli stereotipi e ai luoghi comuni parenti stretti di fenomeni razzisti e, nella traduzione più cruenta, xenofobi. Ed è per costoro che riporto uno stralcio di un ben più articolato commento all'Art. 15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, a firma del Prof. Antonio Papisca, titolare della Cattedra UNESCO "Diritti Umani, Democrazia e Pace" presso il Centro Interdipartimentale sui diritti della persona e dei popoli dell'Università di Padova.
 
     
lorifu
lorifu il 16/01/15 alle 17:32 via WEB
Grazie! Le persone di buon senso e non indottrinate non possono che condividere.
 
     
kiwai
kiwai il 27/01/15 alle 20:36 via WEB
Chiedo scusa per l’intervento, ma non mi posso esimere dal ricordare all’autore dell’alato intervento, che NESSUNA COMUNITA’ ISLAMICA HA MAI SOTTOSCRITTO la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Sarà un caso ????
“con mio grande rammarico” mi vedo costretto a sottolineare che “la non conoscenza” può trasformarsi in pietismo suicida che prelude all’accettazione imbelle delle “esibizioni umanitarie” di tanti “fratelli mussulmani” …
eppure “loro” fanno di tutto per renderci “consapevoli” …
http://www.ilpattosociale.it/immagini_news/p460x276_1409740762isis%20decapitazione.jpg
http://www.panorama.it/wp-content/uploads/2014/09/isis-massacre1-620x372.jpg
http://www.informarexresistere.fr/wp-content/uploads/2014/03/siriaesecuzionesoldati-680x365.jpg
 
ranocchia56
ranocchia56 il 13/01/15 alle 14:22 via WEB
Concordo pienamente su quanto hai scritto, semmai di può essere dalla "parte" di Charlie per evidenziare che ognuno ha diritto alla libertà, ma questa parola da troppo fastidio a chi vive tenendo prigionieri gli altri, a chi nelle tenebre tesse trame oscure verso i suoi simili. Un bacio:)
 
 
lorifu
lorifu il 15/01/15 alle 23:24 via WEB
Non è facile scegliere la strada della libertà anche perchè in questo caso la provocazione, in nome della libertà di espressione, ha provocato non pochi danni e sono molte le considerazioni da fare sulla giustezza o meno di non porsi limiti quando esiste un’incompatibilità di fondo con gli interlocutori di riferimento. Un abbraccio Rosa.
 
angiolhgt
angiolhgt il 13/01/15 alle 14:34 via WEB
penso alla parola libertà che si declina come anelito individuale o atto relativo al mondo che ci circonda. Non credo che si possa mistificarne il senso e nemmeno mitizzarlo. La Ragione, quella dei lumi ci deve guidare nel darle un significato : è soltanto una parola? Se sì dobbiamo definirla..de-finirla cercandola sul dizionario. Se è un anelito, un impulso dobbiamo reprimerlo quando irrompe nella libertà del nostro prossimo o pensiamo possa avere effetti nefasti per gli altri. Gli eroi e i martiri della libertà sono coloro che sacrificano in modo cosciente, volontario la loro vita per il prossimo, per un ideale di pace di amore. Io non sono charlie. La stupidità e/o la linea editoriale che sta regalando consensi alle destre e spingendo le masse alla islamofobia (ma saranno proprio stati così ingenui da non averlo previsto o è stata provocazione strumentale ?) non mi appartengono. Con ciò condanno senza scuse la violenza ma contemporaneamente non assolvo l'irresponsabile imprudenza, La Prudenza virtù cardinale non è vigliaccheria ma percezione razionale della realtà, è la giometria del comportamento . Le sinistre e i moderati cercano di metterci una pezza con la manifestazione parigina ma è proprio una pezza ..meglio che niente. La libertà più importante non è quella di pensiero, di espressione, di culto ma è la libertà dalla paura, dalla miseria, le altre ,come nella piramide di Maslow ,seguono.
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 13/01/15 alle 14:48 via WEB
a parte la geometria del comportamento il Pensiero è altra cosa rispetto al certe goliardate della satira e certe vignette non sono nè pensiero nè satira . Libertà di pensiero certo ma del vero pensiero :quello che sa definire i perimetri.
 
   
lorifu
lorifu il 15/01/15 alle 23:52 via WEB
Condivido le tue riflessioni anche perchè cercano di andare al di là di quello che è diventato l’unico punto focale della vicenda. Si discute solo attorno al concetto di libertà e sui possibili confini nell’esercizio della stessa. La sfilata dei capi di Stato a Parigi, come dici tu è stata una pezza necessaria che non ci esime dal mettere in evidenza le infinite contraddizioni e forme di ipocrisia apparse ai nostri occhi a partire dalla presenza dei due capi di Stato israeliano e palestinese, uniti nel solidarizzare nei confronti di una libertà che non esiste impegnati a combattere da sempre una guerra senza soluzione. E la farsa continua perchè in questo scontro di civiltà tutti hanno le loro responsabilità e non sono meno gravi quelle degli occidentali che per secoli hanno sfruttato quei popoli che ora presentano il conto.
 
woodenship
woodenship il 13/01/15 alle 18:22 via WEB
Come non dirsi d'accordo con quanto da te scritto?...Bellissima e più che mai condivisibile anche in versi..........Un fiore ed un abbraccio........W.......
 
 
lorifu
lorifu il 15/01/15 alle 23:53 via WEB
Grazie Wooden per il tuo apprezzamento. :-)
 
Vince198
Vince198 il 14/01/15 alle 10:12 via WEB
Sono avulso da questo genere di schieramenti, per lo più ideologici, preferisco fare disamine più particolareggiate.. Penso dunque, dopo averci riflettuto che, come ho scritto in altri blog, valga la pena tenere presente che i terroristi (integralisti islamici, non solo terroristi - per me è così perché costoro, sebbene in numero molto ristretto, applicano il Corano alla lettera), nel recente e doloroso episodio parigino, non se la sono presa con una testata giornalistica nazionale (dove la loro causa in qualche modo è tutelata dal solito "politically correct") e nemmeno con un sito cattolico in quanto Bergoglio è tutto proteso al dialogo con l'Islam, non con un giornale tradizionalista, conservatore, peggio ancora razzista, ecc. No, i furbi vestiti di nero hanno attaccato la stampa satirica della sinistra radical-chic. Pensa un po'..
In questo modo quei bravi ragazzi hanno raggiunto obbiettivi non da poco: hanno ghettizzato, emarginato la destra (in Francia, in Italia e in altri stati.. ) facendola passare per islamofoba quando questo non è del tutto vero e usando il solito metodo per favorire qualche ideologia che a loro conviene, ed hanno mitizzato il laicismo e il relativismo che hanno depotenziato le nostre armi per la lotta al terrorismo. Questo è il mio pensiero, ancorché nel mio blog, inusualmente, ho scritto l'altro giorno che è meglio cercare di trovare una via concordemente senza per questo schierarsi. Ovvero sedersi ad un tavolo, come suggerisce al-Sisi, presidente egiziano (musulmano) che si è rivolto ad uno dei quattro consessi più importanti del mondo islamico, l'università di Al Azhar, per rivedere certi aspetti di quella religione. Il mio augurio è che questa via venga presa sul serio in considerazione, che i fondamentalisti vengano sconfitti e che ci sia realmente accordo in questo mondo sempre più martoriato, da una parte e dall'altra. Quindi niente scontri di religione, ideologici di natura politica ancor meno.
Buona giornata Loretta ( complimenti per i bei versi ), un abbraccio ^___^
 
 
lorifu
lorifu il 16/01/15 alle 00:08 via WEB
C’è qualcuno che paventa addirittura che questi atti terroristici di Parigi non siano stata la risposta al vilipendio di Maometto da parte di Hebdo ma una forma di braccio di ferro in seno ai vari gruppi Isis che sono in lotta tra di loro per ottenere la supremazia con la formazione di un califfato. In sostanza dovremo aspettarci, se non troveremo una qualche forma di convivenza, mesi, anni difficili, soprattutto dalle conseguenze imprevedibili. Grazie per l'apprezzamento dei versi. Buonanotte Vince :-)
 
   
Vince198
Vince198 il 16/01/15 alle 10:17 via WEB
Infatti credo vi sia una faida feroce all'interno del mondo islamico: pochi fanatici che applicano il corano alla lettera, contro il resto (dicono il sia 99%, però anche fosse un misero 1% quelli dei "contestatori armati", gli islamici sono 1,6 miliardi di persone, ergo..) che vuole duttilità, libertà e serenità, pace. Il solito discorso che c'è chi vuole usare la religione per dominare e qui da noi per far lotta politica. Manica di cialtroni alla massima potenza. E poi siamo nel XXI° secolo e forse non quei fondamentalisti se ne sono accorti. La religione deve essere una scelta libera, non un'imposizione. Per questo, perché c'è chi usa per il proprio comodo questo doloroso episodio, non sto con nessuno. Ci sono troppi interessi trasversali e questo è il vero busillis (negativo) di questa triste storia. Non ti dico buona giornata perché il tempo non è l'ideale, però un abbraccio te lo lascio qui, ora.. Si, quello fa bene sempre, al cuore ^___^
 
     
lorifu
lorifu il 17/01/15 alle 23:53 via WEB
Un abbraccio anche a te Vince, di cuore e buona domenica :-)
 
gaza64
gaza64 il 15/01/15 alle 18:41 via WEB
La pluri-menzionata libertà di espressione non deve, secondo la mia opinione, essere confusa con la libertà di offesa: c'è sempre un limite alla decenza, così come la considerazione del dovuto rispetto in qualunque ambito, cultura o religione.
Questo è l'ennesimo esempio di speculazione propagandistica che tenta di far vedere, nel gravissimo fatto accaduto un solo, e demonizzabile, responsabile, cercando di rimuovere dalla coscienza collettiva le gravi colpe che l'hanno generato, sostenuto e finanziato.
Complimenti per la splendida poesia e per la saggia ed obiettiva considerazione...
 
 
lorifu
lorifu il 16/01/15 alle 00:10 via WEB
Grazie Gabry. Le tue parole non fanno che rafforzare i concetti che ho cercato di esprimere. C'é una forma di terrorismo assai più subdolo che é la manipolazione delle masse. Ti saluto e ti abbraccio, loretta
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 15/01/15 alle 20:43 via WEB
condivisibilissimo il tuo pensiero, Loretta...stupenda l'idea di libertà che riesci a trasmettere.
buona serata e complimenti!
 
 
lorifu
lorifu il 16/01/15 alle 00:11 via WEB
Grazie Elena...a presto :-)
 
ziryabb
ziryabb il 09/02/15 alle 20:32 via WEB
Concordo pienamente con te. Nel giro di pochi giorni abbiamo perso la nostra identità. Ieri Charlie poi Tsipras e infine Mattarella e io aggiungo Io sono Draghi. Ma è possibile che in un essere umano albergano idee così contradditorie? Certo che no. Sono solo slogan inventati e colpa del web diventano virali. AAA coerenza cercasi!
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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