la memoria dispersa
un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)
TEMPO
Il tempo che passa è tiranno ma è l'attimo che conta, l'attimo che ti prende, ti fa pensare, ti fa sentire, racchiude un mondo, ti fa passare oltre...
Ci sono amori che non muoiono mai, anzi traggono forza dalle rovine, così come ci sono vite che muoiono nel momento di esplodere in tutta la loro bellezza.
La vita e l'amore sono atti di coraggio.
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Post n°550 pubblicato il 29 Novembre 2015 da lorifu
Malcom Liepcke
|
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BURANO 2020
Tu credi di incontrare l’amore,
in realtà è l’amore che incontra te
nei modi più strani,
inaspettati, involontari, casuali.
A volte lo confondiamo col bene
e lo surroghiamo.
Spesso siamo convinti sia amore,
fingiamo sia amore,
e leghiamo noi stessi
a una indistruttibile catena
frutto dei nostri desideri mancati
dei nostri sogni sopiti
delle nostre abitudini
delle nostre paure
delle nostre comodità
delle nostre viltà
dei nostri calcoli
della nostra apatia
dei nostri falsi moralismi.
Ma quando arriva, se arriva,
lo riconosci,
come “il sole all’improvviso”
sconvolgente, coinvolgente,
totalizzante, esclusivo,
fusione di corpo e anima
osmosi perfetta.
Se finisce,
un dolore muto, senza fine.
loretta
In realtà l’ingenuita è una condizione che, per svariate motivazionoi, si protrae fino all’età adulta. E nasce , forse, dal desiderio di perpetuare un’immagine di sé accettabile quanto quella di un bambino, che non è in grado di fare del male, di ferire l’altro.
L’innocenza, con cui viene spesso associata, a volte confusa, è una condizione profondamente diversa: nasce dalla conoscenza, dalla consapevolezza, dal senso di sé come adulto che, intenzionalmente, si sveste di costrutti mentali e relazionali per accedere nuovamente a una condizione di purezza nei confronti del mondo, con occhi in grado di cogliere ciò che la condizione di adulto aveva sottratto: la gioia, lo stupore, il rinnovamento della vita ogni giorno.
Questo almeno ciò che ricordo dai miei studi, ma in realtà io mi sento molto vicina a ciò che hai scritto e anche da parte mia esiste la necessità di "far convivere le mie idealizzazioni con una realtà più prosaica". A presto Lory, :-)
Ho riportato questo tuo inciso perché è questo - nel tuo post - che mi ha particolarmente colpito! E' stato come se dentro me si sia aperta una porta per un improvviso "colpo d'aria", pensieri che mi hanno fatto sobbalzare, eventi che hanno risvegliato in me momenti speciali..
Si, ho rivisto una cospicua parte di me stesso quando, da giovane come all'oggi, m'era sembrato il modo più naturale di interpretare accadimenti che hanno lasciato segni molto evidenti nella mia anima.
Si, confermo: quando si è coinvolti - sia che lo si voglia o meno - storie accadute si vivono intensamente, tanto che i segni restano ben chiari, "ferite o baci" che possano essere stati, dentro noi. E non ci lasceranno semplicemente perché ci appartengono fin nel più profondo dell'anima, nella gioia e/o nella sofferenza ^____^
Perché il pregiudizio, seppur dovuto a ragionevoli esperienze, non ti permetterebbe più di scoprire e di sorprenderti positivamente delle tante "meraviglie" ancora da sperimentare.
Essere Alice o Candida non fa differenza: nemmeno essere come la Regina scaltra che, pur sapendola tanto lunga, ancora gioca ed affascina con il suo folle entusiasmo:)
Un caro ed affettuoso saluto...