la memoria dispersa
un mondo di affetti perduto (ricordi, pensieri, riflessioni)
TEMPO
Il tempo che passa è tiranno ma è l'attimo che conta, l'attimo che ti prende, ti fa pensare, ti fa sentire, racchiude un mondo, ti fa passare oltre...
Ci sono amori che non muoiono mai, anzi traggono forza dalle rovine, così come ci sono vite che muoiono nel momento di esplodere in tutta la loro bellezza.
La vita e l'amore sono atti di coraggio.
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« La prossima volta | Buona Pasqua » |
Post n°557 pubblicato il 15 Marzo 2016 da lorifu
Robert Doisneau, Le Muguet du Métro, 1953
...io mi dico è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati.
Giugno ’73 F. De Andrè
De Andrè, in questa magnifica canzone conclude così questa storia d’amore, intensa e improbabile...ma ascoltandola mi chiedevo sempre se fosse possibile arrivare ad una simile affermazione, magari ancora feriti da un amore finito. Ci vuole coraggio ad accoglierla e comprenderla nella sua pienezza e occorre spogliarsi di tutta l’energia negativa accumulata. Rabbia, frustrazione, dolore formano un’incrostazione difficile da rimuovere e all’inizio l’altro/a appare un carnefice che ha appena lacerato le tue carni. Il tempo ti dà le risposte e ti accorgi che non vi può essere odio laddove c’è stato amore, i distacchi a volte sono necessari proprio per salvarlo quell’amore, per farlo risplendere di una luce unica. E allora, pur avendone nostalgia lo guardi da lontano e...sorridi.
Ricordo
quei giorni felici
quando il cuore scoppiava
al suono
della tua voce
e l’emozione
grattava in gola
e creava lunghe pause.
Sospiri,
sussurri,
tremiti
vibravamo insieme,
bevevamo lo stesso nettare,
lasciavamo le stesse orme,
morivamo sulle nostre labbra.
lf |
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BURANO 2020
Tu credi di incontrare l’amore,
in realtà è l’amore che incontra te
nei modi più strani,
inaspettati, involontari, casuali.
A volte lo confondiamo col bene
e lo surroghiamo.
Spesso siamo convinti sia amore,
fingiamo sia amore,
e leghiamo noi stessi
a una indistruttibile catena
frutto dei nostri desideri mancati
dei nostri sogni sopiti
delle nostre abitudini
delle nostre paure
delle nostre comodità
delle nostre viltà
dei nostri calcoli
della nostra apatia
dei nostri falsi moralismi.
Ma quando arriva, se arriva,
lo riconosci,
come “il sole all’improvviso”
sconvolgente, coinvolgente,
totalizzante, esclusivo,
fusione di corpo e anima
osmosi perfetta.
Se finisce,
un dolore muto, senza fine.
loretta
Splendida giornata a te, Gabri:)
Ecco, sinceramente, non trovo le parole giuste per definire quello che è stato un paradiso e allo stesso tempo un inferno che si sono azzuffati in me per anni. Ma sono ancora qui..
Alla fine di questa bellissima lettura m'è venuto spontaneo canticchiare (sono più che stonato) una vecchissima canzone di Battisti..
".. Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto .."
Bene .. Provo a godermi questo sole che oggi è più splendente che mai e tentare di svuotare la mente da qualcosa che ancora ronza intorno a me e riesce, nonostante il tempo che dicono sia un buona medicina, ad ubriacare i miei sensi, ad inebriarmi come la prima volta..
Un abbraccio a te ^________^