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« jazz é....Chi sono? »

il Cerchio

Post n°641 pubblicato il 03 Luglio 2019 da lorifu
 

 

Due compiti per iniziare la vita: restringere il tuo cerchio sempre più e controllare continuamente se tu stesso non ti trovi nascosto da qualche parte al di fuori del tuo cerchio. 
Franza Kafka, Aforismi di Zürau


Quante interpretazioni poter dare a una frase del genere?
L'ho letta e riletta un'infinità di volte e, nel tentativo di attribuirle un significato, ho convenuto che è il tuo quello che conta in base a quanto riesci a cogliere con la sensibilità, il vissuto esperienziale, le scelte, quello che hai fatto o quello che avresti potuto fare.
Ma cosa significa restringere il cerchio? Può essere il rendersi conto di quelle che sono le proprie possibilità e i propri limiti? Ma si può imbrigliare un sogno, quella capacità di astrazione che soprattutto in gioventù pervade ogni fibra del tuo essere e ti fa sentire padrone del mondo? 
A vent'anni non puoi sapere dove ti trovi nel cerchio, lo allarghi a dismisura in base ai progetti, le aspirazioni e ti fidi, di te stesso, degli altri, vai avanti e non vedi ostacoli alle tue proiezioni finché iniziano i primi inciampi, le prime delusioni. 
E allora incominci a restringere il campo d'azione, a ridimensionare il cerchio e a individuare e riposizionare la tua collocazione al suo interno. Spesso diventa una dolorosa presa di coscienza che ti costringe a fermarti e a riflettere.
E' in base alla tua tempra, personalità che scegli se continuare per le vie impervie e accidentate o privilegiare un cammino piano, prevedibile, senza rischio di cadute ma che ti occlude la vista di un panorama mozzafiato.
La consapevolezza non porta con sé scelte sempre felici, spesso significa rinuncia e già la parola stessa prelude a privazione.
Non è facile privarsi dello slancio vitale, quello che dà senso al tutto, quello che ti spinge ad uscire dal cerchio, a nasconderti al di fuori di esso in un tentativo estremo di sottrarti alle leggi imposte dalla ragionevolezza.

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Commenti al Post:
DoNnA.S
DoNnA.S il 03/07/19 alle 15:55 via WEB
Interessante post. E' comodo starsene nel proprio spazio e quotidianità, ma certamente preclude la scoperta del nuovo. Mentre il nuovo può riservare sorprese che siano positive o negative ma riempie la vita di esperienze.
 
 
lorifu
lorifu il 04/07/19 alle 21:44 via WEB
Grazie per il tuo commento. Non è facile imboccare la strada giusta. La vita ci si presenta come una corsa ad ostacoli e tutto dipende dalle scelte che facciamo e da quelle che non facciamo, perché anche non scegliere diventa una scelta che molte volte può danneggiarci. Credere in se stessi è l’unico modo per riuscire ad affrontare anche le avversità e le delusioni del quale è lastricato il nostro cammino, sapendo che fanno parte di quella grande avventura che è la vita.
 
acquasalata111
acquasalata111 il 04/07/19 alle 09:10 via WEB
Non e' facile commentare tutte le belle riflessioni che inserisci nell'articolo e forse non sarei neanche in grado di darne una spiegazione o risposta. Condivido comunque le considerazioni e le difficolta' di essere "cerchio" attraverso le fasi della vita. Io credo che siamo tutti "cerchio" anzi io esattamente parlerei di "ruota" siamo tutti "ruote" che girano. Il problema di base per me e' che non viene insegnato ai piccoli di essere gia' una ruota. Se i genitori, la scuola, gli insegnanti insegnassero, tra le varie e spesso inutili materie che si studiano, quella del "saper vivere come una ruota" allora credo che non ci sarabbero i problemi e le domande che ci si pone da adolescenti o da adulti di chiedersi "dove sono nel cerchio??". Nella "ruota" c'e' il centro e noi siamo sempre nel centro ma questo dovrebbe essere insegnato a noi sin da bambini mentre spesso lo impariamo troppo tardi. Se consideriamo che noi siamo sempre il centro allora possiamo girare, circolare, viaggiare, navigare, ruotare diooooo quante cose possiamo fare non pensi? Ma noi siamo sempre nel centro della ruota. Tu dirai ci fanno girare??? bene giriamo ma ricordiamoci che siamo sempre nel centro della nostra "ruota". Un sorriso.
 
 
lorifu
lorifu il 04/07/19 alle 22:21 via WEB
Bellissime osservazioni che condivido in toto. La metafora della ruota è splendida e va ad aggiungersi a quanto ho esposto dando una spiegazione chiara ed esaustiva agli infiniti interrogativi che ci poniamo da sempre. È vero che insegnare ai bambini a saper vivere come una ruota sarebbe guidarli verso la coscienza del divenire senza mai perdere la propria centralità. Ma è anche vero che essere al centro del proprio progetto di vita richiede consapevolezza e amore verso e stessi in un processo virtuoso che vede tutti impegnati verso lo stesso risultato. Grazie Chiara per il bellissimo commento.
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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