la memoria dispersa

Non posso che sottoscrivere queste tue considerazioni, facendole mie finanche nelle virgole, mica cara Lori. Aggiungendo soltanto che"rialfabettizzarsi"comprende anche darsi una buona dose di coraggio, dal momento che è molto più difficile vivere senza schemi prefissati, con quella larghezza di vedute e di flessibilità atta a farti com-prendere l'universo, perchè è in te che esso si specchia in tutta la sua complessa semplicità ed allo stesso tempo molteplice singolarità..........Unbacio scintillante di stelle.......W......

Come sempre sai trovare le parole giuste e soprattutto, essere esaustivo. È vero che riuscire a vedere la realtà da più angoli richiede un grande sforzo, anche personale, perché ognuno di noi ha il suo vissuto e le sue esperienze che lo portano a interpretare i fatti, perché è di quello che parlo, secondo le proprie logiche. Quello che voglio dire è che quando ci si pone su un piano dialogico, bisognerebbe essere in grado di staccarsi da se stessi per provare a capire anche il punto di vista altrui, cosa che quasi mai avviene. Grazie del tuo intervento e un abbraccio forte.

Sono completamente d'accordo con te, con l'unica osservazione che molto dipende dalla capacità adattive di ciascuno di noi, fra cui l'ambiente in cui si vive, chi si frequenta, il tipo di lavoro che si svolge o che si è svolto, la duttilità del proprio pensiero, il saper osservare, cogliere sfumature che possono arricchire la propria personalità, dare validi input etc..
E, perchè no, attuare quello che la giornalista brasiliana Martha Medeiros, nel suo "Lentamente muore", ha scritto. Per nulla semplice però alcuni "consigli" recepiti in quei versi li ho seguiti ed han giovato..
Buon fine settimana, Loretta, un abbraccio ^_______^

Io penso caro Vince che la bellezza di un individuo stia nel suo evolversi , e cambiare non significa abdicare ai propri principi e convinzioni. Mi è capitato diverse volte di ritornare sui miei passi perché la vita è evoluzione e quello che può sembrarti giusto un tempo, può non esserlo più alla luce di cambiamenti che hanno modificato le cose e/o la percezione delle stesse. Questo è secondo me l’elemento distintivo tra un uomo fermo sulle proprie fissità e quello che ritiene che cambiare non significhi abiurare se stessi ma aderire a una luce nuova. Grazie caro amico di sempre e buona giornata.

Ci sono persone che "non si sforzano di cambiare il punto di vista". Si Loretta ce ne sono molte, infinite ma io ho un atteggiamento positivo di fronte a loro perche' credo che ognuno debba essere chi e'. E se si e' ottusi ok si rimanga ottusi perche' cambiare se quella e' la loro natura. Io credo che noi non abbiamo nessun diritto di far cambiare opinione agli altri credo che non dobbiamo essere "missionari" (hanno gia' fatto troppi danni!!). Chi vuole dialogare con noi bene sta con noi e chi preferisce rimanere sulle proprie posizioni va bene stia con quelli. Non siamo tutti uguali. Tuttavia e' facile che chi e' aperto andra' sempre verso persone aperte e flessibili e viceversa chi e' ottuso si trovera' a suo agio con gli ottusi. L'importante e' accettarsi per come siamo nessuno e' fatto bene o fatto male. Rimaniamo sempre noi, noi con la decisione e la volonta' di cambiare se vogliamo, ma deve essere una volonta' che viene dall'interno non dall'esterno. Un sorriso.

Mi stai dicendo quello che penso anch’io ma la mia riflessione va oltre. So perfettamente e cerco di evitare di discutere con chi non è assolutamente in sintonia con il mio modo di pensare e sentire perché, pur rispettando le opinioni di tutti, davanti all’ottusità di molti, mi ritiro in buon ordine e termino la discussione. Mi riferisco a persone con le quali mi relaziono abitualmente, e che a un certo punto ritrovo, ho ritrovato diverse da come credevo. Non sempre puoi fare in modo che non esistano; talvolta sei costretto dalle circostanze a cercare un compromesso, una mediazione fino a che è possibile, anche perché è nel contraddittorio ragionato e ragionevole che ci si avvicina e io per natura tendo sempre a non chiudere. Ma quando non esistono più i margini per alcun tipo di argomentazione l’unica strada che rimane è quella. Un abbraccio solare cara Chiara.

Sono contenta che in fondo la pensiamo allo stesso modo. Trovare un compromesso e' a volte nella mia natura ma mi sono accorta che con persone ottuse anche il compromesso fallisce e lo sforzo e' vano, per cui di fronte a questa realta' non e' difficile per me chiudere. Chiudere poi per me ha un significato positivo secondo quel famoso proverbio "si chiude una porta e si apre un portone." Un sorriso affettuoso per dimostrare la stima in te una persona aperta e una donna meravigliosa!