Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

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« 27 gennaioAbbraccio »

Lèggere

Post n°662 pubblicato il 08 Febbraio 2020 da lorifu
 

dipinto - Edward Hopper

La tendenza a leggere più libri contemporaneamente è nata pian piano, inizialmente come una consapevole scelta tesa a soddisfare l'interesse per diversi generi letterari, ma col tempo si è trasformata in un atteggiamento bulimico vero e proprio legato a sempre nuovi stimoli letterari.
Il problema sta nel gestire tutte queste letture parallele riuscendo ad orientarmi nelle varie storie senza perdere l'interesse, e soprattutto senza perdere il filo.
Ed è così che, per esempio, Harry Haller de " Il lupo della steppa" di Hesse scompare per lasciare il posto a "Stoner" di Wiliams, e alla sua vita incolore mentre i racconti de "La polvere del Messico" di Pietro Cacucci vanno a sfumare nel mondo fantastico di: "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Calvino tanto che a un certo punto questa mescolanza di intrecci riesce a dare vita a un'altra storia che elaborata con un po' di immaginazione mi permette di intravedere in un processo di astrazione, infinite altre possibilità interpretative.
Mi piace questa mescolanza di ingredienti, questo essere qua e là allo stesso tempo, godere della vista di un paesaggio luminoso come immergermi in una nebbia fitta che non si vede a un palmo.
E i personaggi, infiniti personaggi che si muovono sulla pedana della vita, ciascuno col suo bagaglio, la sua storia, le innumerevoli sfaccettature del suo vissuto. Mi c'infilo pure io perché non c'è libro in cui non mi ritrovi, in cui in un qualche passaggio non senta il profumo, la tensione, la gioia di uno qualsiasi dei personaggi descritti e da questo immergermi e riemergere tra le righe, sento di arricchirmi a ogni pagina.

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Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 09/02/20 alle 02:26 via WEB
Ci colgo un desiderio di disperdersi in mille rivoli letterari, un desiderio che non si può che ammirare.......Un bacio scintillante di stelle..........W.......
 
 
lorifu
lorifu il 23/02/20 alle 20:18 via WEB
Ho fame di conoscenza caro Wooden e non sono mai sazia. :-)
 
Vince198
Vince198 il 10/02/20 alle 17:29 via WEB
C'è stato un periodo della mia vita in cui, per motivazioni molto simili alle tue, ho iniziato più letture in un lasso di tempo (relativamente) breve. Dopo di che mi sono accorto che la diversità delle storie mi ha portato ad una scelta: leggerle fino alla fine per trarne un completo ed utile insegnamento. Si, perché interrompendone una ed entrando in un'altra e in un'altra ancora, è stato come perdere il sapore di una "primaria" lettura e ricominciare daccapo con un'altra, per perdermi in altri episodi ancora.
Cosa che non mi ha dato una giusta misura, accettabile da rendermi soddisfazione e arricchimento di mie conoscenze.
Alla fine qualche sospeso tale è rimasto e mi sono pentito di averlo fatto quando ho smarrito il piacere che ogni storia ha, un suo intimo messaggio da custodire nella propria anima. Abituato ad andare fino in fondo da quella volta..
Quando ho iniziato a leggere romanzi di Hesse, poi, ho cambiato completamente atteggiamento e da allora, qualche ... decina d'anni fa, li ho "divorati" uno alla volta.
Un pò come quando ascolto brani di musica classica: il piacere, l'ebrezza che nasce dalle note di ciascun autore che ti conduce nel suo speciale mondo, non la interrompo per passare all'ascolto di altri brani, questo al di là di qualsiasi motivazione che si possa ritenere personalmente valida.
Mi sono, alla fin fine, ritrovato in alcune tematiche di quelle letture e sono andato avanti fin quando non ho letto la parola ... "fine" e poi continuare in altre.
In questi giorni sto finendo di leggere un libro che riguarda l'attuale Papa che, per essere sincero e fino in fondo non mi piace granché: mi riporta a certi intrallazzi del Vaticano che dovrebbero far vergognare molti paladini della religione cattolica. Da cattolico credente e praticante - credo nelle scritture e nei messaggi in esse contenute ma mi fido relativamente dei così detti "ministri del culto cattolico" - mi indigna leggere di certi intrallazzi tipicamente materiali che, sempre secondo gli autori di quel libro (Vaticano massone), si riversano fuori dal seminato della fede. Questo per dirti che ho allargato da diverso tempo lo spettro di mie letture che possano darmi informazioni spesso dolorose come quelle che sto leggendo nel predetto libro.
Ciao Loretta, un abbraccio grande ^________^
 
 
lorifu
lorifu il 23/02/20 alle 20:17 via WEB
Grazie di questo esaustivo commento. Pensa Vince di come in questo spazio virtuale si possano creare interconnessioni e scambio di esperienze e interessi. Ricordo che lessi Peter Camenzind di Hesse proprio dietro tuo consiglio e mi piacque molto, segno che spesso il passaparola vale più di mille recensioni. Anche a me piace diversificare e in questo modo riesco a leggere contemporaneamente più libri, riuscendo a seguire il filo, cosa impossibile se fossero tutti dello stesso genere. Cosa che invece non mi riesce proprio é di insistere con un libro che non mi piace. Quando mi accorgo che la lettura diventa un peso lo accantono senza alcun ripensamento. Un abbraccio :-)
 
lascrivana
lascrivana il 02/07/20 alle 06:22 via WEB
Condivido questa tua sensazione. Ho iniziato parecchi libri; e nonostante passi del tempo, quando li riapro nella pagina dove ho lasciato il segni, indosso il personaggio nello stesso modo in cui cambio i vestiti.
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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