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piccole pieghe e grandi magie....
 
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Ritorno alla terra...

Post n°501 pubblicato il 19 Maggio 2016 da NoRiKo564

 

La piccola utilitaria sbuffava sulla strada polverosa, in un assolato pomeriggio di luglio.
Le cicale cantavano e una leggera brezza faceva frusciare le foglie sui rami.
Presto l’avrebbe vista: il luogo magico dove aveva passato tutte le sue estati di bambina.
Ancora le pareva di vedersi, mentre sporgeva la manina dal finestrino a salutare la nonna che la stava aspettando sull’aia.
Nonna Elvira, era là, che riparandosi con il braccio dal sole infuocato di luglio, osservava la piccola cinquecento arrivare…
Oggi come ieri, tornava a percorrere quelle strade, ben sapendo che non avrebbe scorto la nonna che la stava aspettando.
La nonna non c’era più da qualche anno.
A lei era restato quel casale, sperduto tra le colline piene di vigneti e frutteti.
Qualche mese prima, stanca del lavoro monotono presso lo studio di un notaio, aveva preso una decisione improvvisa. Cambiare vita.
Lo aveva comunicato agli amici, che le avevano dato della pazza.
Il suo fidanzato aveva spalancato gli occhi e chiesto “Ma perché?”
Non parliamo del suo datore di lavoro, le aveva dato addirittura dell'irriconoscente oltre che irresponsabile.
L’unico entusiasta era  suo padre, che già si sfregava le mani all’idea di tornare alla terra: la sua passione di gioventù!
Così aveva caricato le sue valige in macchina, venduto il suo appartamento ed era tornata alla terra.
Voleva ripartire da dove la sua famiglia aveva cominciato.
Il suo fidanzato aveva fatto qualche obiezione, ma poi visto l’entusiasmo dipinto sul suo volto, le aveva detto che l’avrebbe aiutata a rimettere a posto il casale e se suo suocero glielo avesse insegnato, avrebbe anche imparato a lavorare la terra.
Ora era lì in piedi sull’aia, lo sguardo rivolto ai vigneti carichi di uva.
Si aveva preso la decisione giusta.
La terra non aveva mai tradito nessuno.

 

 
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