Creato da koradgl1 il 30/03/2007

Sogno e realtà

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Sugnu sulu stancu

Post n°374 pubblicato il 11 Agosto 2008 da koradgl1
 


Teatro tra le quinte e teatralità a scena aperta, dietro ogni evento c’è una spiegazione
Ho letto tutte i romanzi che narrano le inchieste del commisario vigatese, sono entrata nella psicologia teatrale e oserei dire lirica di un personaggio al di fuori del comune, con le sue lotte contro le convenzioni, e radicato in una realtà geografica che fa da sfondo alle sue storie, con tutta la varia umanità che popola quel luogo “dell’anima” che è Vigàta, ma che è la Sicilia, e che è, per tanti aspetti, l’Italia.
“Il campo del vasaio” mi è sembrato il più compiuto e il più meditato; è come se Camilleri avesse completato un quadro pittorico con gli ultimi impercettibili, ma essenziali ritocchi che ci regalano un  Montalbano di grandissimo spessore. Tra le pieghe sempre più stanche del suo animo scopriamo un uomo meno ripiegato su se stesso come se la vecchiaia incombente lo tradisse rivelando la sua fragilità. Ed ecco un Montalbano che fa le prove di pensionamento, e va a Boccadasse addirittura due volte senza portarsi seco il cellulare.
Abbiamo già conosciuto Salvo Montalbano, come un attento lettore e qui lo ritroviamo a dispensare, spesso con ironia, citazioni letterarie in tutto il racconto, a partire dal Vangelo di Matteo, da cui prendo il titolo il romanzo, fino a all’uso di titoli di Dostoevskij nella magistrale scena tetrale di autodifesa nell’ufficio del questore per trarsi dalla “farfanteria” raccontata e che aveva suscitato la pietà del questore stesso. Ed il tradimento è il punto focale del romanzo, da qui il campo del “critaru” o del vasaio, quello in cui si impiccò Giuda dopo aver tradito, il tradimento di Mimì Augello che non si è fidato di lui al punto di confidargli le sue pene per essere stato ammaliato da Dolores la donna, talmente bella, da aver confuso anche il ligio Catarella, il tradimento che ha scatenato la vicenda, il tradimento falso della famiglia mafiosa che depista l’indagine e il tradimento personale. Quel campo che restituisce il corpo senza vita di Giovanni Alfano dilaniato in trenta pezzi è un campo che contagia i suoi miasmi. Lui resta un puparo che deve tirare i fili e portare ogni cosa al suo posto, lui deve trovare posto al paladino sbandato che porta lo scompiglio nel commissariato, lui deve rimettere ordine nella vita dell’amico di sempre anche resistendo al profumo di cannella di quella donna dalla bellezza di “lioparda” che pare uscita dai dipinti di Guttuso.
E lui anche con la sua stanchezza era riuscito a tirar fuori tutti dal campo tradimentoso, lui che si sentiva un povero puparo.

"Livia una volta gli aviva spiato polemica 'Ma tu ti credi Dio?'
Un Dio di quart'ordine, un Dio minore, aviva pinsato allura. Po' negli anni, si era fatto pirsuaso che non era manco un Dio dell'ultima fila, ma sulo un poviro puparo di 'na mischina opira di pupi. Un puparo che s'assabattava a fari funzionari la rapprisintazioni come meglio putiva e sapiva. E per ogni rappresentazioni che arrinisciva a portare a termini, la faticata si faciva ogni volta cchiù grossa, ogni volta cchiù pisanti. Fino a quanto avrebbe potuto reggiri?”

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Commenti al Post:
semprepazza
semprepazza il 11/08/08 alle 18:23 via WEB
Non ho letto questo romanzo di Camilleri e terrò presente, è un autore che amo molto, soprattutto per lo stile molto vicino al colloquiale regionale. Un saluto, buon proseguimento di giornata.
 
 
koradgl1
koradgl1 il 11/08/08 alle 20:46 via WEB
Anche a me piace moltissimo. il primo romanzo che ho letto è "L'odore della notte" sempre del commissario Montalbano, sono stata rapita dalla verve del personaggio, dal paesaggio marino sotto la veranda del commissario e dalla simpatica e sottile ironia propria di questo autore.
 
JuventinoaVita
JuventinoaVita il 11/08/08 alle 21:01 via WEB
Ciao Corinna. Ho letto tutti i romanzi di Camilleri che vede protagonista il mitico Commissario Montalbano, così come ho visto tutte le sue avventure trasmesse in TV. Quest'ultimo romanzo ancora non l'ho letto ma sarà di certo la mia prossima lettura! Comunque del Commissario Montalbano oltre ad ammirare l'Uomo e lo "Sbirro" ben interpretati da Luca Zingaretti che, tra l'altro, ho anche conosciuto l'estate scorsa in un Borgo Medioevale nei pressi di Gaiole in Chianti, mi ha sempre affascinato la sua casa con meravigliosa vista mare! Un Sogno! Felice serata.
 
 
koradgl1
koradgl1 il 11/08/08 alle 22:12 via WEB
Io avevo già letto "Il ladro di merendine" quando lo hanno dato per la prima volta in tv, ero scettica non credevo che avrei seguito la serie perché come spesso avviene non avrebbe retto il confronto con la lettura del romanzo. Poi ho visto l'interpretazione magistrale di Zingaretti, calato perfettamente nel personaggio, ma anche la bravura di chi impersonava i collaboratori e mi sono ricreduta. Certo le sfumature psicologiche, per quanto la trasposizione possa essere fedele vengono a mancare, ma nel complesso un ottima fiction. Ma Zingaretti oltre che per Montalbano per me è un mito dopo aver vestito i panni di "Perlasca", non nego che nutro un po' si sana invidia nei tuoi confronti per averlo conosciuto. Ciao buona serata a Te
 
novecento65
novecento65 il 11/08/08 alle 22:21 via WEB
ciao kora! stasera mi sento triste,magari mi piacerebbe parlare ma non ne sono convinto, non so perchè te lo scrivo,o forse è perchè sai ascoltare, ma possono due mentalita cosi diverse capirsi?! cos'è che non riesco a trovare in me stesso!? sono fuso, non so cosa pensare cosa dire....
 
 
koradgl1
koradgl1 il 11/08/08 alle 22:30 via WEB
E' uno degli scoramenti che capitano a tutti, se vuoi sono su msn non ti stavo contattando perché sei su occupato e non volevo disturbare.
 
YORNON
YORNON il 11/08/08 alle 22:42 via WEB
E' un bel libro di sicuro, anche se io amo un genere differente, ciao Cora, passa una bella continuazione di serata... a presto e ciao da Fausto.
 
 
koradgl1
koradgl1 il 11/08/08 alle 22:49 via WEB
Io non sono lettrice di gialli classici, Montalbano è sui generis. Il giallo è quasi un dettaglio rispetto alle risorse umane e psicologiche. E lo stile di Andrea Camilleri è inimitabile, è riuscito perfino a farmi parlare siculo... ogni tanto mi scappa qualche " macari a mia".
 
autentico65
autentico65 il 12/08/08 alle 09:12 via WEB
Non ho letto nulla di camilleri e non è da sottovalutare, leggo di tutto anche se ci sono i preferiti (spesso mi viene attribuito il detto che leggo anche le etichette dei cartoni).....chissa! ciao kora buona giornata
 
 
koradgl1
koradgl1 il 12/08/08 alle 09:46 via WEB
Pure a me! Un giorno sfogliavo le pagine gialle senza dover cercare alcun numero, mia sorella disse che sono pazza. Ciao buona giornata
 
bruno14to
bruno14to il 12/08/08 alle 14:43 via WEB
Ciao, alcune pagine di Camilleri sono un concentrato di grande letteratura. Splendida la recensione che hai scritto. Buon pomeriggio, un bacione. Bruno
 
 
koradgl1
koradgl1 il 12/08/08 alle 15:40 via WEB
Prima che un grandissimo scrittore, è un uomo radicato nella sua terra che ha molta attenzione al mondo circostante, sa cogliere e descrivere in un modo inimitabile ogni sfumatura della psicologia umana, della povera gente quanto del benestante sottolineando sempre la semplicità dell'umile contro l'arroganza del potente. A mio avviso è un'intelligenza fuori dall'ordinario. Grazie, buon pomeriggio ed un abbraccio a Te
 
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