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Honoré de Balzac - La pelle di zigrino

Post n°417 pubblicato il 10 Agosto 2017 da cielostellepianeti
Foto di cielostellepianeti

Lo scrittore francese Honoré de Balzac (1799- 1850) visse in età romantica ma rinnovò completamente il romanzo, tanto da essere considerato uno dei primi autori tipici del romanzo realistico e sociale.

Sino ad allora il romanzo si era limitato a descriverne i personaggi in modo del tutto psicologico, che non mangiavano, né bevevano, né avevano casa, né conti con il sarto. Le eroine somigliavano a dipinti di acquarelli: capelli dai lunghi riccioli, veste di mussolina bianca stretta in vita da una sciarpa azzurra.
Col suo profondo istintivo senso della realtà, Balzac comprese che la vita moderna che voleva ritrarre era dominata da un grande fattore: il denaro, e nel suo romanzo " Pelle di zigrino", ebbe il coraggio di presentare un innamorato preoccupato non solamente di sapere se ha toccato il cuore di colei che ama, ma anche se avrà abbastanza quattrini per pagare la carrozza con cui accompagnarla.
Simile audacia è forse una delle più grandi che si siano osate in letteratura, e da sola basterebbe a immortalare Balzac.
Lo stupore provocato fu profondo e i puri s'indignarono di questa infrazione alle leggi del romanzo, ma tutti i giovani che andavano al ricevimento serale di qualche dama, con i guanti bianchi ripuliti con la gomma, attraversando Parigi come danzatori sulle punte dei loro scarpini paventando una goccia di fango più d'un colpo di pistola, compresero, per averle provate, le angosce di Valentin (il protagonista del romanzo) e s'interessarono vivamente a quel suo cappello che egli non può rinnovare e conservava con cure così minuziose.

La Pelle di Zigrino, trovata da Valentin, un giovane amante della bella vita, in un negozio d'antiquariato, era divenuta il suo talismano. A ogni piacere che gli procurava, la pelle tagliata a sua misura si restringeva accorciandogli nello stesso tempo la vita. Se ne accorse ormai troppo tardi, e nonostante ormai conducesse vita attenta e morigerata, senza concessioni e senza più cercare di rincorrere il successo, non riuscì a sfuggire al suo destino e sparì insieme alla pelle di zigrino.

 

 
 
 
 
 

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