CyberArguti Blog

Ho delle scorie di novello nel malleolo.

Ciò può stupire e infatti ne stupisco persino io.
Quindi é inutile che io continui a negare... sì, va bene, lo ammetto, io e il novello abbiamo periodici ed occasionali incontri a livello puramente ludico e amichevole. Ci divertiamo insieme ma con alcolico rispetto.

Spesso, però, mi tocca distoglierlo dalla sua perversa gelosia per un rosso in purezza che, da qualche mese, mi titilla le papille e si invita sfrontato nel mio bicchiere... e in quello altrui.

Il mio rapporto con il rosso è dolcemente corposo e inebriante, lui sa come prendermi, io so come berlo, è uno scambio di sapori, di odori, di ardori, di sudori è un evento di passione che m'alza la pressione e mi sdoppia la coscienza e la scienza disubbidiente a scadenza di subcoscienza la mente mi aggrinza.... ma tutto è a tempo.

Ma diciamocelo senza peli sulla lingua che se la lingua batte dove il dente duole ed il tempo non aspetta tempo... allora mi dolgo di non sapere come posso possedere il tempo.

Non sono certo padrone del passato (se lo fossi, potrei gestirlo e/o modificarlo, ma non posso) mi è impossibile impossessarmi del futuro (il quale non esiste ancora) il presente mi sfugge, sempre ammesso che il concetto di "presente" regga a più approfondite meditazioni. Viene così abolito, a far data da oggi, il concetto di tempo. Eventualmente può essere sostituito dal concetto di "rosso barricato" che sdoppiando la coscienza crea indifferenza al divenir, continuo, delle cose accidiose o delle rose armoniose o delle gazzose appiccicose che pur provocando il rutto non fermano il flutto inarrestabile del tempo.

Ma come posso abolire il concetto di tempo a partire da una data che viene ad essere cancellata dalla stessa abolizione del tempo?

A volte scorgo in me un brioso schiumoso spirito d'osservazione, che mi offre numerosi spunti di riflessione nonché di rifrazione, e per questa mia intraprendenza mi custodirò a titolo precauzionale in un luogo definito per un tempo strettamente indefinito, reso ancor più ingrunito dal fatto che tra un improbabile numero di ore un giorno non esisterà più una definizione di tempo.

Ed a proposito di tempo non mi si dica che pioverà! Ormai la sedia elettrica sul neurostar è prenotata, io resto il selvatico che sono e incrocio le efelidi appellandomi al quel famoso detto tantrico che dice: "tanto va la pioggia al cardo che ci lascia il pistolino".

Che una settimana di alcolico tempo voli via per voi.