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Un blog creato da alexisdg10 il 01/02/2005

Arrancame la vida!

la realtà, i sogni, la politica, l'amore, la rabbia e l'allegria: la mia vita

 
 

 

AREA PERSONALE

 

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"Sólo los besos son más placenteros que las palabras" 

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FERMIAMO LA GUERRA

per tutte le infanzie rubate

per i legami strappati

per i fiori recisi

per le andate senza ritorno

per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati

per tutte le ferite dell’abbandono

per tutto il freddo

per tutta la paura

per tutto l’odio

per tutta la fame

per tutto il non amore…

 

SOLO LIBERTÀ...E GIUSTIZIA

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ALDA MERINI

E tutti noi costretti dentro
le ombre del vino
non abbiamo parole nè potere
per invogliare altri avventori.
Siamo osti senza domande
riceviamo tutti
solo che abbiano un cuore.
Siamo poeti fatti di vesti pesanti
e intime calure di bosco,
siamo contadini che portano
la terra a Venere
siamo usurai pieni di croci
siamo conventi che non hanno sangue
siamo una fede senza profeti
ma siamo poeti.
Soli come le bestie
buttati per ogni fango
senza una casa libera
nè un sasso per sentimento

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Post N° 517

Post n°517 pubblicato il 30 Luglio 2007 da alexisdg10

Stanotte, sul volo di ritorno-un volo lungo come la notte più lunga e più nera-ho sognato mio padre. Se ne stava seduto sulla sua poltrona, come negli ultimi tempi della sua vita, con quello sguardo assente, fisso su di un punto lontano, gli occhiali sul naso come se davvero dovesse vedere qualcosa, un sorriso muto da bambino ebete stampato sul volto. Ho sognato anche che mia madre era caduta. Si trovava in casa nostra, non so per quale motivo, ed era scivolata. La sua testolina bianca si era incastrata sotto il  letto e non riusciva più a tirarsi fuori. Non si muoveva, non parlava, non emetteva un suono. Il suo corpicino scarno se ne stava disteso immobile, solo la testa candida era imprigionata sotto il letto. Era viva, respirava, muoveva le mani. Eppure io sapevo che stava morendo. C’è stato un tempo in cui, nei momenti di grande tensione, sognavo che la mia Lea si era persa, che non sapeva più tornare a casa, che qualcuno l’aveva colpita a morte a bastonate. Mi svegliavo all’improvviso sudato fradicio, gridando. Solo Davide riusciva a calmare il mio tremito con le parole e con le carezze. Stanotte devo aver svegliato la mia vicina, quella del posto 32H, la signorina biondina e lombarda che è venuta a vedere le rovine dell’impero degli Incas e che adesso legge Vanity Fair con la stessa intensità che si  dovrebbe dedicare all’Ariosto, la stessa che mi ha dato il tormento per due  ore di fila con i suoi discorsi da turista cretina che passa attraverso la vita con la stessa leggerezza con cui sfoglia la sua rivista patinata ( “ bello il paese, certo che la sistemazione alberghiera lascia a desiderare e le guide parlano un italiano pessimo, per non parlare dei mezzi di trasporto da quarto mondo….insomma, e poi questi peruviani sono dei ladri, lo sa che a una del mio gruppo hanno rubato la borsa?” ) Mi sveglio di soprassalto, dunque.“Si sente bene?” mi chiede lei, più preoccupata per se stessa che per me-questo è evidente- perché non dev’essere piacevole avere come compagno di viaggio qualcuno che suda, parla nel sonno e geme proprio accanto a lei, su questo 747 olandese che ci riporta a casa attraverso una notte lunga e nerissima, anche se è probabile che questa notte sia nera e infinita solo per me e che le signorine lombarde e biondine ( l’occhietto azzurro slavato, le scarpette di Prada, l’accento meneghino volutamente marcato che mi lede la psiche, il braccialetto luccicante con su scritto “bijoux” - me lo ha regalato il mio fidanzato, lo sa? Lavora alla Borsa di Milano, uno stress che non le dico, ma lui ci è nato per gli affari, che ci vuol fare? Del resto meglio così che se mi fossi presa un barbone no? Pensi che adesso mi tocca anche andare 15 giorni a Santa Margherita Ligure nella villa dei suoi. E meno male, da un lato, così mi riprendo un po’ da questo viaggio, che mica posso tornare in azienda stanca come una bestia, no? Ma lo sa che a Milano  si muore di caldo?- per le signorine lombarde e biondine, dicevo, forse questa notte non è per niente nera e infinita, in fondo basta accendere la lucina sopra le nostre teste e immergersi nella lettura delle pagine di Vanity Fair ( “a lei interessano le foto di moda, per caso?”) ed è fatta. Sposto lo sguardo sul buio fuori dal finestrino. A quest’ora dovremmo essere sopra l'oceano.


Ho visto gente rovistare nella spazzatura nei cortili degli alberghi dove alloggiavano i turisti. Ho visto madri con un mucchio di figli aggrappati al loro corpo come delle scimmie, figli col moccio al naso, con le guance arse dal gelo e dal sole, dall'aria rarefatta delle montagne. Ho visto bimbi urlare dalla fame. Ho visto bimbi sporchi come topi di fogne, bimbi che non avevano mai visto l’acqua, bambini che puzzavano di sudore e di piscio, bimbi con le mutande piene di merda secca che nessuno toglieva. Ho visto bimbi sniffare colla per le strade, padri che vendevano le proprie figlie ai turisti davanti ai grandi alberghi: "“prendi lei, signore, prendi lei, ti farà godere tanto, ti farà godere come non hai mai goduto in vita tua.” Ho visto donne con le mammelle secche e vizze come quelle di certe donne africane, ho visto madri battersi il petto scarno e arido con i propri pugni perché il loro bambino non aveva da mangiare.

Esco spesso con Alfredo, la sera. Alfredo fa il facchino nel posto dove ho preso una camera. Guadagna 100 dollari americani al mese Alfredo. Noto che spesso guarda gli abiti che porto. L’ultima sera glieli regalo quasi tutti e gli metto dei soldi nella tasca della giubba “Non ti faccio l’elemosina Alfredo. E’ il mio modo di dirti che ti voglio bene, lo capisci, vero?” Lui fa di sì con la testa e sorride timido. “ Lo vedi che paese di merda che è questo, Alex?” mi dice una sera che è già quasi l’alba per le strade di una Lima bruttissima, umida e oscena  “ Questo continente non ha speranze. E pensare che questo è il posto dove sono nati Simon Bolivar e il Che. Che senso ha se il nostro continente ha dato i natali a queste persone se adesso le cose vanno così? Li vedi quei palazzi laggiù, Alex? Là ci abitano i ricchi, ma quelli ricchi per davvero. Lo sai che l’economia di questo paese è in mano ad una minoranza che sì e no sfiora il 2%? Ti pare possibile, Alex?

 Ho visto bambine giocare con una bambola di pezza e bimbi tirare calci ad un pallone di stracci. Ho visto vecchie decrepite dell’età di quarant’anni. Ho visto vecchi cibarsi di rifiuti e di uccelli morti.

 Una sera Alfredo è venuto con suo padre, per farmelo conoscere. E’ un uomo senza tempo, come molti del suo paese e della sua razza. Mi sorride come un bambino felice “ Papà è un artigiano, Alex, ha imparato l’arte dell’intarsio nel suo villaggio sul Titicaca. Oggi siamo molto felici. Il negozio dell’albergo gli ha comprato due borsoni di statuette che ha scolpito la scorsa estate. Ne abbiamo ricavato 20 dollari in una botta sola. Non è male, vero?”

 Ho visto poveri disperati in processione dietro ad una Vergine cattolica e lontana che nemmeno la spianata di Fatima mi aveva messo tanta angoscia. Ho visto dei disgraziati sottrarre il cibo ai propri figli per darlo a un prete gesuita e grasso come un maiale. “ La Madonna te ne renderà centuplicato in grazie, fratello”  diceva loro il porco in nome di dio.


“Ha avuto un incubo prima, vero?” mi chiede la piccola lombarda mentre ci accinge a rinfrescarsi il trucco prima dell’atterraggio imminente “ No….” dico io “ è che pensavo a certe cose.” Lei mi guarda complice “ La capisco sa… tornare a lavorare non è piacevole per nessuno, nemmeno per me che ricopro una certa qual posizione.” Faccio finta di non aver sentito “ Torna subito a lavorare oppure ha ancora qualche giorno di ferie?” insiste la biondina longobarda. “Veramente ero in Perù per lavoro, sto tornando a casa” sorrido nonostante abbia voglia di prenderla a sberle “ E che lavoro fa, se è lecito chiedere?” Glielo dico. Lei mi guarda con un luccichio sospetto negli occhi, si sistema la bionda chioma, mi fa l’occhiolino e dice a bassa voce “ se un giorno avesse bisogno di una bella ragazza per delle foto di  moda le lascio il mio biglietto da visita col mio telefono.” Mi mette in mano un cartoncino colorato e indugia per un istante con la sua mano sulla mia “ Sono gay” le dico serio “ E che importa! Ho un sacco di amici gay nel mio giro a Milano, tutti stilisti naturalmente!”  "Naturalmente!” dico io con un sorriso.

 Ho visto i bambini gelare nell’inverno andino e gridare per la fame. Ho anche dato un’occhiata alla vetrina del negozio dell’albergo prima di partire per l’aeroporto. In bella vista c’era una serie di graziose statuette finemente intarsiate. Qualcuno aveva scritto un cartello vicino a quei piccoli capolavori. In inglese e in spagnolo  sul cartello si poteva leggere : " Autentico artigianato indigeno, interamente fatto a mano: 30 dollari ciascuna, ultimi pezzi ”

http://it.youtube.com/watch?v=IgG_N2fW49U

Commenti al Post:
axel_74
axel_74 il 30/07/07 alle 19:10 via WEB
Fa male come un calcio in pieno viso. Fa meno male a noi, fortunati, anche se spesso inconsapevoli.
 
seduzir64
seduzir64 il 30/07/07 alle 19:21 via WEB
"...Ed ho visto morire bambini nati sotto un accento sbagliato ieri mi sono incazzato ed oggi sono vero." Bentornato.Coincidenze...pensavo a questa canzone al mio rientro(imparagonabile al tuo).
 
seduzir64
seduzir64 il 30/07/07 alle 19:22 via WEB
http://www.youtube.com/watch?v=8vsIiFWCXFY
 
SIMONEM84
SIMONEM84 il 30/07/07 alle 19:28 via WEB
Splendido questo post Alex. Un Bacio
 
ascaso1974
ascaso1974 il 30/07/07 alle 19:30 via WEB
Di una cosa viene da dirti "hai fatto bene", di un'altra "che schifo", e di un'altra "non è giusto". E non ha senso nessuna di queste risposte, perchè le tue non sono domande. Chi passa da te dice che scrivi con il cuore, che leggerti è bellissimo. Lo penso anche io, ma a legger cose come questa mi sembra un pensiero stupido, il mio, perchè sta appena un passo prima di un'adulazione non richiesta e inutile, che t'urterebbe. Avessimo modo d'intervenire, Alex. Tu scuoti persone che quel rimprovero l'accettano, e fai bene a colpir forte, perchè non ci si dimentichi di quali siano gli avanzi della ricchezza. Io mi ritrovo sul filo della colpa, se penso a quello che hai visto, e del tutto incapace d'intervenire, però.
 
lubely
lubely il 30/07/07 alle 19:44 via WEB
torno a leggere con calma
 
simocuriosando
simocuriosando il 30/07/07 alle 21:10 via WEB
simpatica la biondina lombarda eh? avrei voluto esserci nella parte finale in cui ti ha messo il biglietto da visita in mano e ti ha strizzato l'occhio! ma secondo te..cosa girano a fare persone così? non è meglio che se ne stiano... a S. Margherita Ligure nella villa dei suoceri?? baci e grazie del passaggio da me!
 
come_sei_veramente
come_sei_veramente il 30/07/07 alle 22:01 via WEB
Cosa si puo' fare, Alexis per fermare tutto questo? e dov'è dio? aiutami a capire...
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 30/07/07 alle 22:49 via WEB
aiutarti io? Non ho soluzione alcuna. Manca la giustizia, ecco tutto. E dio non esiste, ce lo siamo inventati per soffrire di meno, per anestetizzare il dolore, per sperare in un domani ultraterreno che non contemplasse miseria e dolore. Avremmo fatto meglio a lavorare per questa vita anzichè fantasticarne un'altra.Troppo tardi. Le religioni non fanno altro che offuscare le menti e creare illusioni distorte
 
PrincipedelleStelle
PrincipedelleStelle il 30/07/07 alle 23:58 via WEB
...ho pensato anch'io, come paragone...è davvero prendere un calcio...in pieno viso..(come dice il primo commentatore..qui)....leggendo questo tuo scritto...*Ti lascio questo video che certamente apprezzerai...è come una sequenza fotografica...e la musica, quando cantano i bambini è bella...*Certo che colpisce....non so' se già la conoscevi..è la mitica Powaqqatsi. http://www.youtube.com/watch?v=lXpF0bImNh0&mode=related&search Un abbraccio grande e sincero per te, Alexis!
 
PrincipedelleStelle
PrincipedelleStelle il 31/07/07 alle 00:01 via WEB
http://www.youtube.com/watch?v=lXpF0bImNh0&mode=related&search
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 31/07/07 alle 00:03 via WEB
molto bella. Grazie caro
 
marcobegliocchi
marcobegliocchi il 31/07/07 alle 00:58 via WEB
questa volta la realta che hai visto tu è solo su scala nazionale, dappertutto la poverta uccide e gli altri (i cosidetti ricchi che la domenica lasciano cadere su una mano lercia, l'elemosina alla vecchietta dalla faccia rugosa, senza toccarla altrimenti potrebbero sporcarsi) la cruda realta vive intorno a noi, il nostro medio benessere la nasconde, ma quante persone non dormono la notte perche non sanno come arrivare a fine mese o come far andare i figli a scuola senza calze bucate, una volta era cosi, ora e piu importante il telefonino alla moda e lo zaino firmato, ma altre famiglie ancora soffrono per la loro miseria senza poter vedere via d'uscita, senza neppure il sogno di un terno al lotto! cmq ben rientrato a casa, forse ci starai poco, forse ti stancherai prsto delle quattro mura di casa tua, ma a me sei mancato. ps: ma vedi quella zoccola che ti da il biglietto da visita per farsi fotografare.... le dovevi rispondere che non fai servizi sulle donne di classe che fanno pompini mediocri ahahahahaha baci
 
yuridl5
yuridl5 il 31/07/07 alle 07:37 via WEB
Bentornato!Che fai adesso ti metti a rimorchiare sugli aerei?;-)Sempre laceranti, e purtroppo reali, i tuoi post,un bacio.
 
beth68
beth68 il 31/07/07 alle 08:37 via WEB
io credo che qualcosa si possa fare, anche se tutti mi dicono che vivo in un mondo tutto mio fatto di elefantini rosa e asini che volano. io CI CREDO. troviamo il COSA. certo non risolveremo tutto, ma qualcosa può cambiare. bentornato, alexis. tvb caro. :* ele
 
my_moleskine
my_moleskine il 31/07/07 alle 09:22 via WEB
...semplicemente ben ritrovato caro..
 
betulla64
betulla64 il 31/07/07 alle 09:29 via WEB
Son passati vent'anni da quando mi calai in quella stessa disperazione. Speravo (stupidamente) che qualcosa fosse cambiato. Bentornato Alex.
 
poison.dee
poison.dee il 31/07/07 alle 10:17 via WEB
è bello leggerti. anche se fa male. ma questo la biondina lombarda non lo sa. grazie.
 
okki1983verdi
okki1983verdi il 31/07/07 alle 11:51 via WEB
Si..Ecco..Appunto..Dov'è Dio? Vasco canta bene "Portateci Dio sul banco degli imputati" perchè vorrei riuscire a capire come si può, di fronte a tutto questo mondo perso, come mai esiste così tanta indifferenza..Però ha ragione Ascaso,scrivi da far stringere il cuore..e lo stomaco..
 
alceballerina
alceballerina il 31/07/07 alle 17:29 via WEB
meraviglioso! Meraviglioso è il tuo modo di scrivere.....meraviglioso è provare quella sensazione di vivere quelle situazioni perchè il modo di raccontare è coinvolgente e talmente sottile vero che ti viene la pelle d'oca ..........e lo stomaco che si contorce a tanta tristezza e povertà ma non puoi fare niente mentre per assurdità sorrido immaginando la biondina slavata milanese mentre parla con te (oddio parlare è una parola grossa).....un abbraccio!
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 31/07/07 alle 20:06 via WEB
Dovevi dirlo alla biondina lombarda che avevi un blog, dovevi incuriosirla a tal punto da spingerla a leggerti. In ogni luogo del mondo c'è la povertà più estrema e le attrazioni per turisti, ma non tutti hanno occhi per guardare. E tu dovevi costringerla a farlo...
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 31/07/07 alle 21:34 via WEB
certo cara, ma non basta guardare, bisogna vedere. E certe persone non lo vogliono fare proprio mai.
 
bettyshort
bettyshort il 31/07/07 alle 22:47 via WEB
Dagli Appennini alle Ande un grido si espande Ale Sei Grande Betty
 
alexisdg10
alexisdg10 il 01/08/07 alle 01:19 via WEB
rima baciata. Esagerata. :)
 
lubely
lubely il 01/08/07 alle 17:13 via WEB
Non so, io proporrei la pena di morte per quelli/e che dicono ho un amico gay. O più d'uno. Primo: non esistono amici gay. O etero, o bianchi o neri. Esistono amici e basta. Secondo: quell'«ho amici gay» mi sa tanto di un «sono talmente aperta di venuta che ho degli amici nonostante siano gay». Spero, un giorno, di diventare amico di Alex. Neanche quel giorno avrò amici gay. Avrò solo amici.
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 01/08/07 alle 18:02 via WEB
grazie di cuore. :)
 
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 Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
I bambini della luna fiutano e aggirano le loro capanne.
Verranno le iguane vive a mordere gli uomini che non sognano
e colui che fugge col cuore spezzato troverà alle cantonate
l'incredibile coccodrillo tranquillo sotto la tenera protesta degli astri. 
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
C'è un morto nel cimitero più lontano
che si lamenta da tre anni
perché ha un paesaggio secco nel ginocchio;
e il fanciullo che hanno seppellito stamane piangeva tanto
che fu necessario chiamare i cani per farlo tacere 
Non è sogno la vita. All'erta! All'erta! All'erta!
Precipitiamo dalle scale per mangiare la terra bagnata
o saliamo al margine della neve con il coro delle dalie morte.
Ma non c'è oblio né sonno:
carne viva. I baci legano le bocche
in un groviglio di vene recenti
e, a chi gli duole, il suo dolore gli dorrà senza tregua
e, chi teme la morte, se la porterà sulle spalle. 
 Un giorno
i cavalli vivranno nelle taverne
e le formiche infuriate
aggrediranno i cieli gialli che si rifugiano negli occhi delle vacche. 
Un altro giorno
vedremo la resurrezione delle farfalle dissecate
e andando in un paesaggio di spugne grigie e di navi mute
vedremo brillare il nostro anello e scaturire farfalle dalla nostra lingua.
All'erta! All'erta! All'erta!
Quelli macchiati ancora di fanghiglia e acquazzone,
quel ragazzo che piange perché non sa l'invenzione del ponte
o quel morto cui rimane soltanto la testa e una scarpa,
bisogna portarli al muro dove stanno in attesa iguane e serpenti,
dove aspetta la dentatura dell'orso,
dove aspetta la mano mummificata del bambino
e la pelle del cammello s'arriccia con un violento brivido azzurro. 
Non dorme nessuno nel cielo. Nessuno, nessuno.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno chiude gli occhi,
frustatelo, figli miei, frustatelo!
Permanga un panorama di occhi aperti
e amare piaghe accese.
Non dorme nessuno nel mondo. Nessuno, nessuno.
Ve l'ho detto.
Non dorme nessuno.
Ma se qualcuno nella notte ha troppo musco alle tempie,
aprite le botole affinché veda sotto la luna
i bicchieri falsi, il veleno e il teschio dei teatri.

Federico Garcia Lorca

 sul comodino ( ma anche per terra e sotto il letto)

 

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